Cronaca
Cardeto (RC) | Picchiato nel tentativo di difendere suocero, incendiata la sua auto
Ieri nel tardo pomeriggio, a Cardeto, in provincia di Reggio Calabria, un uomo sessantenne e alcuni suoi familiari sono stati aggrediti sotto casa da un gruppo di individui, seguito dall’incendio dell’auto del genero. L’episodio è avvenuto dopo una discussione precedente.
Uno dei soggetti, armato di un bastone di legno, ha minacciato il figlio e il genero del sessantenne, che ha subito lesioni multiple nel tentativo di difendere i propri familiari. Successivamente, l’auto del genero è stata incendiata mentre la famiglia si trovava in casa. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco per spegnere l’incendio e i sanitari del 118 per prestare soccorso.
Le indagini sono condotte dai carabinieri della stazione di Cardeto e dal Comando provinciale, che stanno cercando di determinare il movente dell’aggressione. La Procura della Repubblica di Reggio Calabria è stata informata dell’incidente e sta collaborando con gli investigatori. Si sospetta che l’episodio possa essere collegato a una competizione sportiva tenutasi il giorno stesso a Cardeto, ma altre ipotesi non sono escluse.
Alcuni presunti aggressori sono stati individuati e potrebbero essere convocati per ulteriori accertamenti. I carabinieri stanno anche cercando di stabilire se chi ha aggredito il sessantenne sia coinvolto nell’incendio dell’auto.
Cronaca
Brindisi | Controlli straordinari dei Carabinieri: arresti e sequestri
Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Compagnia di San Vito dei Normanni hanno intensificato i controlli sul territorio, portando a termine una serie di operazioni che hanno visto il coinvolgimento delle Stazioni di Mesagne, Carovigno e Latiano. Questi interventi sono parte delle costanti attività di contrasto alla criminalità diffusa che il Comando Provinciale di Brindisi realizza quotidianamente per garantire la sicurezza dei cittadini.
A Mesagne, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato un giovane in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Durante il controllo, il giovane è stato trovato in possesso di 27 grammi di cocaina, già suddivisa in dosi, e di una somma di denaro pari a 2.750 euro, probabilmente guadagnati tramite attività illecite. Il denaro e la droga sono stati sequestrati, segnando un altro successo nella lotta al traffico di sostanze stupefacenti.
Sempre a Mesagne, i Carabinieri hanno arrestato una coppia di giovani per furto aggravato in concorso. I due erano stati colti sul fatto mentre asportavano merce dagli scaffali di un supermercato. Il materiale rubato è stato recuperato e restituito al negozio, mentre i due sono stati arrestati e portati in caserma.
A Carovigno, invece, è stato arrestato un uomo per evasione. L’individuo, attualmente sottoposto alla detenzione domiciliare, è stato sorpreso dai Carabinieri fuori dalla propria abitazione senza la necessaria autorizzazione. L’arresto è stato eseguito in flagranza di reato, con il soggetto che è stato condotto presso la propria residenza in attesa degli sviluppi legali.
Infine, a Latiano, i Carabinieri hanno dato esecuzione a un ordine di carcerazione nei confronti di un 33enne del luogo. L’uomo era stato condannato per vari reati, tra cui spaccio di sostanze stupefacenti, ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale, commessi tra Francavilla Fontana e Latiano. Dopo le formalità di rito, è stato trasferito presso la Casa Circondariale di Brindisi per scontare la pena.
Questi interventi confermano l’impegno costante delle forze dell’ordine nel contrasto alla criminalità, con un’attenzione particolare al traffico di droga, ai furti e alle violazioni degli arresti domiciliari, fondamentali per garantire un clima di sicurezza nella provincia.
Cronaca
Padova | Rafforzata la sicurezza: l’intervento delle Volanti sotto la minaccia di intimidazioni
Il Questore della provincia di Padova, Marco Odorisio, ha espresso un apprezzamento particolare per il coraggio e la professionalità degli agenti delle Volanti che, nel pomeriggio di ieri, sono stati coinvolti in un intervento delicato in via Tommaseo. Nonostante le difficoltà incontrate, tra cui il tentativo di intimidazione e il rischio di subire aggressioni da parte di alcune persone, i poliziotti hanno gestito con fermezza la situazione, riuscendo a mantenere il controllo della scena.
Durante l’operazione, i due connazionali oggetto del controllo hanno reagito in maniera violenta, ma grazie alla prontezza degli agenti, che sono riusciti a proteggere se stessi e i coinvolti, la situazione è stata risolta senza gravi conseguenze. La determinazione e la capacità di intervento delle forze dell’ordine sono state fondamentali per scongiurare il peggio, permettendo di salvaguardare l’incolumità di tutti.
In merito all’incidente, il Questore ha ribadito che non esistono “zone franche” in città, e ha annunciato l’attivazione di procedure investigative per identificare le persone coinvolte nell’accerchiamento dei poliziotti. Sono in corso le verifiche per adottare misure preventive nei confronti di coloro che hanno cercato di ostacolare il lavoro delle forze dell’ordine.
Per garantire la sicurezza di tutti i cittadini, i dispositivi di controllo del territorio saranno intensificati non solo nelle aree limitrofe alla Stazione e a via Tommaseo, ma anche in altri quartieri sensibili della città. Questi interventi mirano a rafforzare la presenza delle forze dell’ordine e a garantire una convivenza serena.
Infine, il Questore ha espresso un augurio di pronta guarigione ai due poliziotti che hanno riportato delle contusioni durante l’operazione, esprimendo il suo riconoscimento per il loro coraggio e impegno.
Cronaca
Sequestro preventivo a Maranello per omesso versamento IVA: 550.000 euro di debiti fiscali
Il 20 novembre 2024, su delega della Procura della Repubblica di Modena, la Guardia di Finanza ha eseguito un decreto di sequestro preventivo nei confronti di una società di Maranello (MO), attiva nel settore della produzione e vendita di materiali ceramici, e del suo rappresentante legale, indagato per omesso versamento dell’IVA nelle annualità 2017 e 2020, per un importo complessivo di circa 550.000 euro.
L’operazione è scaturita da un’indagine sulla grave esposizione debitoria della società, che aveva accumulato milioni di euro di debiti verso l’Erario e gli Istituti previdenziali. Nonostante avesse richiesto la “rottamazione” del debito e ottenuto piani di rateizzazione, la società non aveva rispettato le scadenze, portando alla revoca di questi piani.
Per prevenire la dispersione dei beni durante il processo, il G.I.P. del Tribunale di Modena ha autorizzato il sequestro di circa 460.000 euro in disponibilità finanziarie e di un immobile nel comune di Camposanto (MO). Questo provvedimento segue un precedente simile, adottato nel novembre 2021 per omesso versamento di ritenute operate.
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