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Cronaca

Caltanissetta | Smascherati 90 falsi beneficiari del Reddito di Cittadinanza

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Le forze della Guardia di Finanza di Caltanissetta hanno compiuto un’importante operazione a tutela delle risorse pubbliche, scoprendo irregolarità nell’erogazione del reddito di cittadinanza. Attraverso un’accurata indagine, i finanzieri hanno identificato 90 persone, italiane ed estere, che avevano indebitamente percepito il sussidio per un totale di circa 600.000 euro.

L’operazione, condotta dai reparti della Guardia di Finanza di Caltanissetta, Gela e Mussomeli, ha preso avvio con una minuziosa analisi delle richieste di accesso al beneficio, seguita da riscontri incrociati con le banche dati disponibili. Gli accertamenti hanno rivelato che diversi richiedenti avevano falsificato le informazioni necessarie per ottenere il reddito di cittadinanza, tra cui la residenza o la composizione del nucleo familiare. In alcuni casi, sono emerse posizioni lavorative o redditi non dichiarati, fattori che hanno portato alla revoca del beneficio.

Queste irregolarità sono state identificate grazie al lavoro meticoloso delle Fiamme Gialle, che hanno anche avviato le procedure per la restituzione delle somme indebitamente percepite, in collaborazione con l’INPS. L’intervento si inserisce nel più ampio impegno delle forze dell’ordine contro gli abusi legati alla spesa pubblica, con l’obiettivo di garantire una corretta distribuzione delle risorse destinate a chi è realmente in difficoltà economiche.

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Catania | Operazione “Villa Glori”: smantellato gruppo criminale

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Nelle prime ore del mattino, i Carabinieri del Comando Provinciale di Catania, con il supporto di reparti specializzati, hanno dato esecuzione a una vasta operazione coordinata dalla Procura Distrettuale della Repubblica. L’intervento ha portato all’emissione di misure cautelari nei confronti di 12 persone, sei delle quali sono state condotte in carcere, mentre altre sei sono state sottoposte all’obbligo di dimora. Parallelamente, sono state effettuate perquisizioni domiciliari e notifiche di informazioni di garanzia a ulteriori otto indagati.

L’inchiesta, denominata “Villa Glori”, si è concentrata su un’organizzazione criminale con base operativa nel quartiere Picanello di Catania. Il gruppo era attivo in diverse attività illecite, tra cui furti aggravati di veicoli, estorsioni, traffico di sostanze stupefacenti e detenzione illegale di armi. I membri della banda si sarebbero serviti di strumenti tecnologici avanzati per portare a termine numerosi furti di automobili, chiedendo poi ai proprietari somme di denaro ingenti, tramite il metodo del “cavallo di ritorno”, per la restituzione dei mezzi. In alternativa, i veicoli venivano smontati e i pezzi immessi nel mercato nero.

Le indagini hanno inoltre permesso di accertare che il gruppo era coinvolto nel traffico e nella detenzione di sostanze stupefacenti, tra cui marijuana, hashish e droghe sintetiche. Durante l’operazione sono stati sequestrati elementi ritenuti utili a confermare il presunto coinvolgimento degli indagati nelle attività criminali contestate.

L’azione delle forze dell’ordine rappresenta un passo significativo nel contrasto alla criminalità organizzata locale, colpendo un sistema radicato e pericoloso per la comunità. Le indagini proseguiranno per consolidare il quadro accusatorio e fare luce su tutte le responsabilità degli indagati.

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Cronaca

Crotone | Operazione della Polizia di Stato: sequestrati 300 kg di materiale pirotecnico illegale

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Un’importante operazione è stata portata a termine dalla Polizia di Stato di Crotone, con il supporto tecnico degli artificieri della Questura di Catanzaro e degli operatori del Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica. Durante un controllo mirato in un esercizio commerciale situato nel centro cittadino, sono stati rinvenuti circa 300 chilogrammi di materiale pirotecnico, tra cui numerosi manufatti illegali.

Tra i materiali sequestrati spiccano 244 pezzi di esplosivi denominati “COBRA 10”, non classificati e privi di etichettatura, il cui possesso e commercio sono vietati. Inoltre, sono stati individuati artifici pirotecnici di varie categorie non riconosciuti, scaduti e detenuti in condizioni non conformi alle norme di sicurezza.

Il titolare del negozio è stato posto agli arresti domiciliari con l’accusa di detenzione e vendita non autorizzata di esplosivi, ricettazione e commercio abusivo di materiale pirotecnico. Le condizioni in cui erano conservati i prodotti, stipati in un luogo angusto e senza il rispetto delle norme di sicurezza, hanno aggravato la situazione, evidenziando un grave rischio per la pubblica incolumità.

L’intervento sottolinea l’impegno costante delle forze dell’ordine nella prevenzione e repressione della vendita illegale di materiale esplodente, particolarmente in un periodo dell’anno in cui tali pratiche diventano più diffuse. L’operazione ha permesso di sottrarre dal mercato prodotti pericolosi, salvaguardando la sicurezza dei cittadini.

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Cronaca

Brindisi | Arrestato giovane per rapina, ritrovato coltello e cacciavite

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La Polizia di Stato di Brindisi ha tratto in arresto un giovane irregolare sul territorio nazionale, accusato di rapina impropria ai danni di un cittadino brindisino. L’episodio è avvenuto nel pomeriggio di ieri, nel pieno centro della città, durante i controlli intensificati disposti in vista delle festività natalizie.

La vittima, reduce da un pranzo celebrativo per la laurea della figlia, è stata avvicinata mentre stava salendo in auto. Il giovane si sarebbe presentato con la scusa di vendere oggetti di poco valore e, al rifiuto del brindisino, gli avrebbe sottratto con forza il telefono cellulare custodito nella giacca. La situazione è degenerata con uno spintone, che ha permesso al rapinatore di darsi alla fuga.

Determinante è stato l’intervento del figlio della vittima, che ha inseguito l’aggressore e allertato tempestivamente le forze dell’ordine. Le pattuglie delle Volanti, grazie alle precise indicazioni fornite, sono riuscite a individuare il giovane in un bar di Corso Umberto I, dove aveva tentato di nascondersi.

Durante la perquisizione, gli agenti hanno ritrovato non solo il cellulare appena sottratto, ma anche un coltello a serramanico e un cacciavite, strumenti potenzialmente utilizzabili per offendere.

Il giovane è stato arrestato con l’accusa di rapina impropria e denunciato per il porto abusivo di armi e oggetti atti ad offendere. Dopo le procedure di rito, è stato trasferito presso il carcere di Brindisi, mentre il telefono cellulare è stato restituito al legittimo proprietario. Gli oggetti rinvenuti, invece, sono stati sequestrati.

L’operazione conferma l’efficacia dei controlli straordinari messi in campo dalla Questura per garantire sicurezza e contrastare fenomeni di microcriminalità nel periodo delle festività natalizie.

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