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Cronaca

Busto Arsizio (VA) | Due interventi della Polizia contrastano i furti in città

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Nella notte del 20 novembre, gli agenti della Polizia di Stato di Busto Arsizio hanno portato a termine due operazioni significative, confermando l’impegno costante contro il fenomeno dei furti in appartamento.

Il primo intervento è scattato grazie alla segnalazione dei residenti di un condominio nel centro cittadino. Preoccupati da rumori sospetti provenienti dai garage, gli abitanti hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Giunti sul posto, gli agenti hanno individuato un uomo che cercava di allontanarsi dalla zona con intenzioni poco chiare. I successivi accertamenti hanno confermato che il soggetto, un trentaquattrenne residente in città, aveva tentato di sottrarre una bicicletta e danneggiato una quindicina di garage nella stessa serata. Fermato in flagranza, l’uomo è stato arrestato e sottoposto agli arresti domiciliari.

La stessa notte, un secondo episodio ha visto protagonista un altro intervento della Polizia. Durante un controllo, è stato fermato un veicolo sospetto guidato da un cinquantaseienne della provincia di Como, già noto per numerosi precedenti penali. L’ispezione del mezzo ha portato al ritrovamento di vari strumenti utilizzati per lo scasso, tra cui grimaldelli e attrezzi atti a forzare serrature. L’uomo è stato denunciato per possesso ingiustificato di strumenti da scasso e per guida senza patente, revocata in passato. Inoltre, è stata avviata la procedura per l’eventuale applicazione di misure di prevenzione da parte del Questore di Varese.

Questi interventi sottolineano l’efficacia delle segnalazioni tempestive da parte dei cittadini e il rapido intervento delle forze dell’ordine, fondamentali per arginare i reati contro il patrimonio e garantire maggiore sicurezza nella comunità.

Cronaca

Porto Empedocle (AG) | Due arresti per spaccio di droga durante il controllo del territorio

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Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Stazione di Porto Empedocle hanno arrestato due uomini, rispettivamente di 24 e 31 anni, per il reato di traffico illecito di sostanze stupefacenti. L’intervento dei militari è avvenuto durante un servizio di controllo del territorio finalizzato alla repressione del traffico di droga.

I due soggetti sono stati fermati all’interno della villa comunale Luca Crescente, dove il giovane di 24 anni è stato trovato in possesso di 19 spinelli già confezionati, pronti per essere distribuiti. Le indagini successive hanno portato a una perquisizione domiciliare che ha consentito di rinvenire un ingente quantitativo di droga: ben 13 panetti di hashish per un peso complessivo di 1,280 kg. Inoltre, durante il controllo, sono stati sequestrati anche 270 euro in contante, probabile provento dell’attività di spaccio.

Gli arrestati sono stati sottoposti a fermo e, su disposizione della Procura della Repubblica di Agrigento, sono stati posti agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida. Le indagini proseguiranno per accertare ulteriori dettagli sulla rete di spaccio a cui potrebbero essere legati i due uomini.

L’operazione sottolinea l’impegno dei Carabinieri nel contrasto allo spaccio di stupefacenti e nella tutela della sicurezza pubblica, soprattutto in aree sensibili come quella di Porto Empedocle.

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Cronaca

Catania | Intervento della Polizia contro violenza domestica

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Nel pomeriggio di ieri, un intervento tempestivo della Polizia di Stato ha messo fine a un episodio di violenza domestica che si è verificato nel centro cittadino. La vittima, una giovane donna, ha chiesto aiuto alle forze dell’ordine, raccontando di essere stata aggredita dal compagno convivente, un 31enne di Catania, che da tempo la maltrattava sia fisicamente che verbalmente.

La donna ha raccontato agli agenti di aver subito continui abusi da parte dell’uomo, il quale, spinto dalla gelosia, aveva progressivamente isolato la compagna da ogni relazione sociale, costringendola a interrompere i legami con amici e familiari. L’episodio che ha scatenato l’ultima violenza è stato un’immagine contenuta nel cellulare della vittima, che la ritraeva in un momento di serenità. Il convivente, infuriato, le ha strappato il telefono e l’ha picchiata, danneggiando anche i suoi occhiali da vista.

Grazie all’immediato intervento della Polizia, la violenza è stata interrotta, evitando che la situazione peggiorasse ulteriormente. L’arresto è avvenuto in una data simbolica, il 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Questo giorno, riconosciuto a livello globale, rappresenta un’opportunità per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della violenza di genere e per rinnovare l’impegno delle istituzioni nel prevenire e contrastare ogni forma di abuso.

La Polizia di Stato continua a lavorare a fianco delle vittime, offrendo loro la possibilità di denunciare in modo sicuro e confidenziale, così come di conoscere i servizi di supporto e protezione disponibili. La giornata del 25 novembre è un momento importante anche per sensibilizzare la cittadinanza, che attraverso incontri nelle piazze italiane, viene informata sugli strumenti legali e di aiuto per uscire dalla spirale di violenza.

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Cronaca

Udine | Smascherata frode fiscale da milioni di euro

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Un’importante operazione della Guardia di Finanza di San Giorgio di Nogaro ha portato alla scoperta di una vasta frode fiscale e all’individuazione di proventi non dichiarati al fisco. L’indagine, che si è concentrata su un imprenditore friulano con attività sia in Italia che all’estero, ha rivelato l’emissione di fatture false per oltre un milione di euro, coinvolgendo anche amministratori di diverse società.

L’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica, ha portato alla denuncia di cinque amministratori di aziende con sedi in Veneto e Campania, accusati di aver emesso e utilizzato documenti falsi per operazioni inesistenti. Al centro della frode c’era un imprenditore della provincia di Udine che, per ottenere vantaggi fiscali indebiti, aveva fittiziamente trasferito la sede legale di una sua impresa all’estero, pur continuando a gestirla interamente in Italia.

Grazie all’analisi delle prove raccolte, la Guardia di Finanza è riuscita a ricostruire l’effettivo volume d’affari della società “estero-vestita” e a segnalare alle autorità competenti l’omessa dichiarazione di ricavi per oltre 5 milioni di euro, con un IVA non versata pari a 1,3 milioni di euro. Questo schema fraudolento, che includeva pratiche di “estero-vestizione” societaria, ha danneggiato l’economia e ostacolato la concorrenza tra le imprese, poiché consentiva agli autori della frode di offrire prezzi più bassi, grazie al “risparmio” derivante dall’evasione fiscale.

Il fenomeno delle false fatturazioni e della creazione di società fittizie all’estero è un problema crescente che incide negativamente sulla competitività leale tra le imprese. La Guardia di Finanza ha ribadito il proprio impegno nel combattere l’evasione fiscale, un crimine che non solo danneggia l’economia ma mina anche la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e nel sistema fiscale.

L’operazione, che prosegue con ulteriori indagini, conferma l’importanza del contrasto all’evasione fiscale per garantire un sistema fiscale giusto e equo per tutti. Gli indagati sono presunti innocenti fino a sentenza definitiva, come previsto dalla legge.

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