Cronaca
Busto Arsizio (VA) | Arrestato per tentato omicidio, aggredito il fratello con il fuoco
Venerdì 1° novembre, nel tardo pomeriggio, la Polizia di Stato di Busto Arsizio ha arrestato un uomo con l’accusa di tentato omicidio ai danni del fratello. L’intervento degli agenti del Commissariato di Polizia di Stato di Busto Arsizio è stato tempestivo, dopo che una segnalazione ha indicato un’aggressione in corso in una corte di via Sciacca.
Giunti sul posto, i poliziotti hanno udito delle urla provenienti da un ballatoio al primo piano di un’abitazione, dove hanno trovato due uomini coinvolti in una situazione drammatica. Il primo, un uomo visibilmente agitato, aveva il volto e la maglia macchiati di sangue. Al suo fianco, il secondo uomo, chiaramente in gravi difficoltà, sembrava essere stato vittima di un’aggressione. Il primo individuo, tentando di nascondere la vittima, ha inizialmente dichiarato che il ferito si fosse dato fuoco autonomamente. Tuttavia, la versione è stata prontamente contestata dalla vittima, che in condizioni critiche, si è rifugiata tra gli agenti, implorando aiuto e rivelando la verità: era stato proprio il fratello ad avergli appiccato il fuoco.
Le lesioni riportate dalla vittima, con gravi ustioni sul tronco e sul viso, sono risultate essere estremamente gravi, tanto da far crollare l’uomo a terra. I poliziotti hanno immediatamente allertato i soccorsi, che hanno trasportato la vittima d’urgenza all’ospedale Niguarda, dove è stata ricoverata in pericolo di vita.
Le prime ricostruzioni degli agenti hanno chiarito che la violenza è nata da una lite tra i due fratelli, entrambi di origine extracomunitaria, di 38 e 44 anni. All’interno dell’appartamento che condividevano, il più giovane dei due ha cosparso il fratello di alcool etilico e gli ha dato fuoco. Quando la vittima ha cercato di fuggire e chiedere aiuto ai vicini, il fratello ha cercato di impedirlo, sostenendo che l’uomo fosse ubriaco e non necessitasse di soccorso.
Il tempestivo intervento della Polizia di Stato ha impedito che la violenza si protraesse ulteriormente, mettendo in sicurezza la vittima e arrestando l’aggressore. Quest’ultimo, risultato essere irregolare sul territorio nazionale, è stato accusato di tentato omicidio e condotto in carcere, a disposizione dell’autorità giudiziaria.