Cronaca

Bussolengo (VR) | Scoperto un “pseudo-canile” abusivo, 40 cani in condizioni disastrose

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ADN24

Un normale controllo stradale si è trasformato in una scoperta scioccante per i Baschi Verdi del Comando Provinciale di Verona, durante un’operazione di routine avvenuta la sera del 9 dicembre. Quando la pattuglia ha fermato un furgone e ha notato la presenza di un cane emaciato all’interno del veicolo, i sospetti dei finanzieri sono subito aumentati. Il conducente, infatti, non è stato in grado di esibire i documenti relativi all’animale, dicendo che si trovavano nella sua abitazione, in periferia di Bussolengo.

Gli agenti hanno deciso di seguire l’uomo fino alla sua casa, scoprendo una situazione che ha superato ogni aspettativa. Nella proprietà sono stati trovati circa 40 cani, tra cui esemplari di razze da caccia e pitbull, nonché numerosi cuccioli. Gli animali vivevano in gabbie strette, con scarse condizioni igieniche e alimentazione inadeguata. Oltre ai cani, nel giardino sono stati trovati animali da cortile, alcuni dei quali già macellati e appesi all’aperto.

Intervenuto il veterinario dell’USLL9 di Verona, è stato disposto un fermo sanitario per gli animali. Nelle ore successive, un’operazione congiunta ha coinvolto anche le forze dell’ordine locali, i medici veterinari, la Polizia Provinciale e la Guardia Zoofile O.I.P.A. per accertare le violazioni legate al trattamento degli animali e alle autorizzazioni di caccia. È stato confermato che molti cani erano privi di microchip e vivevano in gabbie di fortuna, senza superfici adatte a evitare il contatto con il terreno, senza acqua pulita e con cibo contaminato.

Grazie a una rete di solidarietà, tutti i cani sono stati affidati a enti e privati cittadini che si sono impegnati a garantire loro un ambiente più sano. Nel frattempo, il proprietario, un cittadino italiano, è stato denunciato per maltrattamento di animali. Inoltre, gli è stato imposto il ricovero degli animali da cortile in gabbie adeguate e gli sono state contestate anche le irregolarità legate alla detenzione degli animali senza la necessaria autorizzazione.

I tecnici comunali hanno constatato l’inagibilità dell’immobile, ordinando il ripristino delle condizioni adeguate per la sicurezza e il benessere degli animali. Le indagini sono ancora in corso, e la responsabilità penale dell’indagato sarà accertata solo con una sentenza definitiva.

Questo intervento delle Fiamme Gialle testimonia l’impegno costante nella prevenzione e repressione degli illeciti, non solo in ambito economico, ma anche nella tutela degli animali e nella salvaguardia della legalità sul territorio.

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