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Cronaca

Brutta caduta di Gino Caviezel nel SuperG di Bormio: gara interrotta e soccorsi in elicottero

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ADN24

Il SuperG di Coppa del Mondo di Bormio è stato interrotto a causa di una brutta caduta del primo atleta a partire, lo svizzero Gino Caviezel. L’incidente è avvenuto poco dopo l’inizio della gara, quando Caviezel ha urtato violentemente contro il muro di San Pietro, sbattendo contro un palo. L’impatto ha causato l’apertura dell’airbag e lo sciatore è poi scivolato per decine di metri lungo la discesa.

Subito soccorso, Caviezel ha riportato apparentemente dei problemi a una gamba. L’intervento dei soccorritori è stato tempestivo, e un elicottero è intervenuto per recuperarlo e trasportarlo in ospedale. La gara è ripresa successivamente, dopo che gli organizzatori hanno effettuato un controllo della pista.

Questo incidente si aggiunge a un altro grave infortunio avvenuto qualche giorno prima sulla stessa pista. Venerdì scorso, il francese Cipryen Sarrazin aveva subito una caduta rovinosa durante la seconda prova cronometrata in vista della discesa libera, che si è poi svolta ieri. Sarrazin è stato operato d’urgenza per un ematoma intracranico causato dall’impatto con la neve.

Cronaca

Lamezia Terme (CZ) | Giovane perde dita della mano per l’esplosione di un petardo

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Un inizio d’anno tragico a Lamezia Terme, dove un ragazzo di 24 anni, residente a San Pietro Lametino, è rimasto gravemente ferito nella notte di Capodanno a causa dell’esplosione di un petardo. Il giovane ha perso tre dita di una mano e due dell’altra ed è stato immediatamente trasportato al Pronto soccorso, dove ha subito un intervento chirurgico d’urgenza.

Le condizioni del giovane

Il ragazzo si trova ricoverato in ospedale e le sue condizioni, pur stabili, restano critiche. L’episodio sottolinea ancora una volta i rischi gravissimi legati all’uso di fuochi d’artificio potenti e non regolamentati, spesso maneggiati senza le dovute precauzioni.

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Cronaca

Rimini | Egiziano accoltella 4 persone: ucciso dai carabinieri durante l’intervento

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Un drammatico episodio si è verificato martedì sera a Villa Verucchio, nel Riminese, dove un cittadino egiziano è stato ucciso da un carabiniere dopo aver accoltellato quattro persone in strada. I fatti sono accaduti intorno alle 22:30, durante i festeggiamenti per il Capodanno, in un contesto che ha seminato panico tra i presenti.

Le aggressioni: quattro feriti, tra cui un 18enne

La prima vittima dell’aggressione è stata un 18enne che stava acquistando sigarette presso un distributore automatico. L’uomo lo ha colpito alle spalle con un coltello. Subito dopo, il ragazzo è stato raggiunto da alcuni amici che lo hanno soccorso, ma l’aggressore ha continuato a inseguirli, ferendo altri due giovani: uno alla pancia e un altro al fianco.

Successivamente, l’uomo è tornato sui suoi passi e ha aggredito una coppia di anziani e una ragazza. Le persone colpite sono state portate in ospedale, ma fortunatamente nessuno risulta in pericolo di vita.

L’intervento dei carabinieri e lo scontro fatale

All’arrivo della pattuglia dei carabinieri, l’uomo si è mostrato minaccioso e ha tentato di accoltellare uno dei militari. Dopo un colpo di avvertimento sparato in aria, il carabiniere ha esploso un colpo fatale per fermare l’aggressore, che continuava ad avanzare brandendo il coltello.

Le testimonianze: “Non ci mollava più”

Nicola, 18 anni, ha raccontato i momenti di terrore vissuti:

“Ci seguiva con il coltello in mano, ha colpito un mio amico alla pancia e un altro al fianco. Scappavamo, ma lui continuava a inseguirci. Abbiamo cercato di allontanarlo dalla folla per evitare un disastro.”

Secondo i testimoni, prima di accoltellare il 18enne, l’aggressore avrebbe tentato di colpire un uomo presso un bancomat, ma senza riuscirci.

Indagini in corso

La magistratura ha avviato un’indagine per ricostruire con precisione la dinamica dei fatti e accertare le motivazioni dell’aggressore, al momento ignote. L’episodio ha scosso profondamente la comunità locale, in una serata che avrebbe dovuto essere di festa e che si è trasformata in tragedia.

Le autorità hanno espresso vicinanza ai feriti e stanno lavorando per fare piena luce sull’accaduto.

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Cronaca

Andria | Tragedia a Capodanno: bimbo di sei anni perde un dito con una pistola a salve

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Ad Andria, la notte di Capodanno si è trasformata in dramma per una famiglia quando un bambino di sei anni ha perso un dito a causa dell’esplosione di una pistola a salve. L’arma gli era stata consegnata dal padre per festeggiare l’arrivo del nuovo anno.

Il piccolo, gravemente ferito alle mani, è stato portato inizialmente al pronto soccorso dell’ospedale Bonomo di Andria. Successivamente, vista la gravità delle lesioni, è stato trasferito al Policlinico di Bari, dove si trova ricoverato. I medici hanno confermato la perdita irreversibile del pollice.

L’episodio solleva nuovamente l’attenzione sulla pericolosità di gesti irresponsabili durante i festeggiamenti, soprattutto quando coinvolgono bambini e materiali esplosivi o potenzialmente pericolosi. Le autorità stanno indagando sull’accaduto.

Un altro caso che richiama l’importanza della prevenzione e della responsabilità per evitare che una notte di festa si trasformi in una tragedia familiare.

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