Cronaca

Brescia | Arrestati due cittadini serbi con 25 kg di cocaina dal valore di 800.000 euro

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ADN24

Brescia – Nella serata di martedì 24 dicembre, un’importante operazione congiunta tra la Squadra Mobile di Brescia, la Sisco, e le Squadre Mobili di Genova e Alessandria, con il supporto della Sezione Polizia Stradale di Brescia, ha portato all’arresto di due cittadini serbi trovati in possesso di circa 25 chilogrammi di cocaina. L’operazione, attivata dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga e coordinata dal Servizio Centrale Operativo, si inserisce nei controlli intensificati in occasione delle festività natalizie per contrastare reati contro il patrimonio e il traffico di stupefacenti.

La vicenda è iniziata con l’individuazione di un’autovettura sospetta, segnalata in ingresso nel territorio nazionale dalla frontiera di Ventimiglia. Il veicolo, dopo aver attraversato Liguria, Piemonte e Lombardia, è stato fermato nel territorio di Brescia.

Documenti falsi e mandato di arresto europeo

Durante un primo controllo sui due occupanti del veicolo, sono emersi elementi di discordanza sull’identità di uno di essi. Approfondimenti successivi presso la Questura di Brescia hanno rivelato che l’uomo era in possesso di documenti falsi e risultava ricercato in Belgio con un mandato di arresto europeo per traffico internazionale di stupefacenti.

Scoperto un doppio fondo con 25 kg di cocaina

A seguito di quanto emerso, gli agenti hanno proceduto a una perquisizione accurata del veicolo, che ha portato alla scoperta di un doppio fondo nascosto nella parte anteriore dell’abitacolo. All’interno, erano occultati 20 pacchetti plastificati termosaldati contenenti cocaina. Gli accertamenti hanno confermato la natura della sostanza, il cui valore sul mercato illegale è stimato intorno agli 800.000 euro.

Arresto convalidato: custodia cautelare in carcere

Il 27 dicembre, il Giudice per le Indagini Preliminari ha convalidato l’arresto dei due cittadini serbi, disponendo per entrambi la misura cautelare della custodia in carcere.

Si ricorda che i due soggetti godono della presunzione di innocenza fino a eventuale condanna definitiva, con la responsabilità penale che sarà accertata in sede dibattimentale.

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