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Cronaca

Borgo Mezzanone (FG) | Fugge dopo aver travolto due migranti, uno è morto, l’altro ferito

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Un tragico incidente si è verificato nelle campagne di Borgo Mezzanone, in provincia di Foggia, dove un bracciante ha perso la vita e un altro è rimasto gravemente ferito. Entrambi, originari del Mali, sono stati investiti da un’auto il cui conducente, dopo l’impatto, non si è fermato a prestare soccorso ed è fuggito, lasciando il veicolo abbandonato poco distante sul ciglio della strada.

L’incidente è avvenuto nelle prime ore della mattinata. Secondo una prima ricostruzione, i due braccianti erano in sella a uno scooter, molto probabilmente diretti verso il lavoro nei campi, quando sono stati travolti dall’automobile. L’impatto è stato fatale per uno dei due uomini, mentre l’altro è stato soccorso dagli operatori sanitari del 118 e trasportato d’urgenza al policlinico di Foggia, dove si trova in condizioni critiche.

Le forze dell’ordine sono immediatamente intervenute sul posto per avviare le indagini, cercando di ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente e individuare il responsabile dell’investimento. Al momento, gli agenti stanno analizzando il veicolo abbandonato per trovare elementi utili a identificare il conducente e far luce su quanto accaduto.

Questo episodio ha riacceso le polemiche sulle condizioni di vita e di lavoro dei braccianti stranieri che operano nella zona, spesso impiegati in attività agricole e costretti a muoversi su strade pericolose e poco illuminate. Inoltre, il mancato soccorso da parte del conducente dell’auto ha sollevato un’ondata di indignazione, mettendo in luce ancora una volta il tema della sicurezza stradale e dell’importanza del rispetto delle leggi in caso di incidenti.

La comunità locale, già profondamente toccata da altre tragedie simili negli anni passati, attende sviluppi dalle indagini e si stringe attorno alle famiglie delle vittime, mentre le autorità proseguono le ricerche del fuggitivo.

Cronaca

Confermato l’ergastolo per Antonio De Pace: omicidio di Lorena Quaranta

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È stato confermato l’ergastolo a Antonio De Pace, l’infermiere che il 21 marzo 2020 ha ucciso la sua fidanzata, Lorena Quaranta, una giovane studentessa di Medicina di Furci Siculo (Messina). La sentenza di ergastolo era stata inizialmente annullata dalla Cassazione con rinvio, perché si era ritenuto che i giudici di secondo grado non avessero preso in considerazione lo stato di stress dell’imputato, che avrebbe attribuito la sua condotta alla pressione psicologica derivante dalla pandemia di Covid-19.

Nel nuovo processo, però, la pena dell’ergastolo è stata confermata, con la motivazione che non vi erano elementi sufficienti per attenuare la responsabilità di De Pace. Le motivazioni complete della sentenza saranno depositate entro 90 giorni e, solo dopo tale deposito, si valuterà se ci sarà un ulteriore ricorso in Cassazione.

I genitori di Lorena, Vincenzo Quaranta e Cinzia Nina, hanno commentato la sentenza con parole di conforto, pur riconoscendo che “questa sentenza non ci restituisce Lorena, ma quantomeno offre il conforto che la giustizia ha dato la risposta che ci aspettavamo”.

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Cronaca

Renzo Cristofori ucciso a coltellate: indagini sul vicino di casa

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Tragedia a Caprarola, in provincia di Viterbo, dove Renzo Cristofori, netturbino di 68 anni, è stato accoltellato a morte a pochi passi dalla casa che condivideva con la madre anziana. La vittima è stata colpita almeno cinque volte all’addome.

Le indagini puntano su Ian Patrick Sardo, un vicino di casa 31enne, che però si dichiara estraneo ai fatti. “Ero uscito per prendere sigarette da un amico. Non c’entro con la morte di quell’uomo”, ha dichiarato, ma la sua versione è al vaglio degli inquirenti.

Restano diversi punti oscuri, a partire dall’arma del delitto, che non è stata ancora ritrovata. Le forze dell’ordine continuano a raccogliere elementi per chiarire il movente e verificare le responsabilità.

L’intera comunità è sotto shock per l’efferatezza dell’omicidio, avvenuto in un contesto di apparente normalità. Nel frattempo, gli inquirenti lavorano senza sosta per ricostruire con esattezza la dinamica dei fatti e fare luce su questa drammatica vicenda.

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Cronaca

Incendio in un B&B a Napoli: muore una ragazza di 28 anni

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ADN24

Tragedia nella notte a Napoli, dove un incendio è scoppiato al settimo piano di un palazzo in piazza Municipio, causando la morte di una giovane di 28 anni originaria di Maglie, in provincia di Lecce. Il rogo, divampato in un bed and breakfast, ha richiesto l’intervento tempestivo dei vigili del fuoco, che hanno spento le fiamme e messo in sicurezza l’area.

Secondo le prime informazioni, il corpo della vittima è stato trovato privo di vita nell’appartamento. Le autorità ipotizzano che il decesso possa essere avvenuto per asfissia, ma solo l’autopsia chiarirà con certezza la causa. Tra le possibili origini dell’incendio, si valutano un corto circuito o il malfunzionamento di un elettrodomestico, anche se tutte le piste restano aperte.

La polizia scientifica è al lavoro per effettuare i rilievi e ricostruire la dinamica dei fatti, mentre cresce la commozione per una tragedia che ha scosso la città. Lo stabile, situato in una zona centralissima, è stato evacuato per precauzione durante l’intervento. Le indagini proseguono per accertare eventuali responsabilità.

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