Cronaca
Bolzano | Arrestato cittadino gambiano per detenzione di droga e denunciato per spaccio
Ieri pomeriggio, durante un normale servizio di controllo del territorio, un equipaggio della Squadra Volanti della Polizia di Stato di Bolzano ha fermato un uomo in atteggiamento sospetto nei pressi di Piazza Verdi. Alla vista degli agenti, l’individuo ha iniziato a urlare frasi incomprensibili e a dare segni di agitazione, comportamento che ha spinto la pattuglia a richiedere l’intervento di un’altra unità per gestire la situazione.
Una volta giunti sul posto, i poliziotti hanno identificato l’uomo come S.B., un 29enne cittadino gambiano con numerosi precedenti penali, inclusi reati legati allo spaccio di sostanze stupefacenti. Dopo averlo calmato, l’uomo è stato sottoposto a perquisizione, durante la quale gli agenti hanno trovato due confezioni di hashish, pronte per essere vendute, per un peso complessivo di circa 10 grammi.
Il cittadino gambiano è stato quindi denunciato alla Procura della Repubblica per il reato di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. In aggiunta alla denuncia, il Questore di Bolzano, Paolo Sartori, ha emesso un Decreto di Espulsione nei suoi confronti, ordinandone l’allontanamento dal territorio nazionale.
Il Questore Sartori ha sottolineato che il contrasto al traffico di droga è una delle priorità della Polizia di Stato, poiché lo spaccio non solo danneggia direttamente chi consuma sostanze stupefacenti, ma alimenta anche un contesto di degrado, microcriminalità e impatti negativi sulla sicurezza pubblica. In questo scenario, la prevenzione e l’azione tempestiva delle forze dell’ordine sono fondamentali per garantire un ambiente sicuro per la comunità.
Cronaca
Verbania | Violenta lite familiare, una donna arrestata per lesioni personali aggravate
Un grave episodio di violenza domestica si è verificato nei giorni scorsi a Intra, Verbania, dove la Polizia di Stato è intervenuta a seguito di una segnalazione per una lite familiare. Gli agenti della Sezione Volanti, giunti rapidamente sul posto, hanno trovato una scena drammatica all’interno di un appartamento, con una donna gravemente ferita e l’altra intenta a immobilizzarla.
L’allarme era stato lanciato da una vicina di casa, testimone dell’aggressione. Secondo le prime ricostruzioni, una delle due sorelle coinvolte avrebbe colpito l’altra al capo con un oggetto contundente, identificato come un appendi cappello da termosifone. La vittima è stata trovata a terra in una pozza di sangue, con ferite tali da richiedere un immediato ricovero in ospedale. I medici hanno emesso una prognosi di 30 giorni.
Gli agenti, non senza difficoltà, sono riusciti a separare le due donne e a porre fine all’aggressione. L’oggetto utilizzato come arma è stato sequestrato, mentre l’aggressora è stata arrestata per tentato omicidio. Le prime indagini suggeriscono che il conflitto sia scaturito da problemi di alcolismo della vittima e da ripetute richieste di denaro per l’acquisto di bevande alcoliche.
L’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’arresto, riformulando l’accusa in lesioni personali aggravate e disponendo per la donna la misura cautelare degli arresti domiciliari.
Il caso evidenzia ancora una volta la complessità e la drammaticità delle dinamiche familiari che possono sfociare in episodi di violenza estrema, richiamando l’importanza di interventi tempestivi e di supporto per affrontare le problematiche sottostanti.
Cronaca
Bologna | Smantellata rete di spaccio, 22 arresti e ingenti sequestri di droga
La Polizia di Stato di Bologna ha portato a termine un’importante operazione antidroga culminata nell’esecuzione di 22 misure cautelari in carcere. L’indagine, avviata nel maggio 2021, ha svelato una complessa rete di spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti che operava principalmente nel quartiere Pilastro della città.
L’operazione ha permesso di individuare un’organizzazione criminale composta da spacciatori italiani che rifornivano clienti di origine araba. A loro volta, questi ultimi distribuivano la droga acquistata nelle principali piazze di spaccio. Il sodalizio utilizzava diverse basi operative per stoccare la droga e metodi di comunicazione sofisticati per eludere le intercettazioni.
Le indagini hanno portato alla scoperta di un gruppo albanese che fungeva da fornitore principale, con consegne regolari di oltre 3 kg di cocaina ogni due settimane. Complessivamente, sono stati sequestrati 800 grammi di cocaina, 150 grammi di eroina e 1 kg di marijuana, oltre a una pistola semiautomatica detenuta illegalmente da uno degli indagati.
Nel corso dell’inchiesta, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna, sono state arrestate in flagranza di reato altre sette persone. Le accuse spaziano dalla detenzione e spaccio di stupefacenti al porto illegale di armi.
L’operazione rappresenta un colpo significativo al traffico di droga nella città, evidenziando ancora una volta l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare il crimine organizzato e la diffusione di sostanze stupefacenti.
Cronaca
Ginosa (TA) | Arrestato un 27enne per violazione del divieto di avvicinamento
I Carabinieri di Ginosa hanno arrestato un 27enne di origine romena per aver violato il divieto di avvicinamento alla casa familiare e alla sua compagna, misura cautelare già disposta nei suoi confronti a seguito di un precedente arresto per maltrattamenti.
La vicenda si è svolta durante un intervento dei militari, recatisi presso l’abitazione della vittima per una notifica. Con sorpresa, hanno trovato il giovane all’interno dell’abitazione, in chiara violazione del provvedimento restrittivo che gli era stato imposto. Di fronte a tale situazione, gli agenti hanno proceduto all’arresto in flagranza di reato, applicando le disposizioni previste dal “codice rosso” che regolano le misure di tutela per le vittime di violenza di genere.
Il 27enne è stato trasferito alla casa circondariale di Taranto, dove rimarrà in attesa del giudizio di convalida. Le autorità hanno sottolineato l’importanza delle normative introdotte negli ultimi anni, che consentono di agire con maggiore rapidità per proteggere le vittime e prevenire ulteriori episodi di violenza.
In attesa dell’esito del procedimento giudiziario, viene ribadito che l’indagato gode della presunzione di innocenza fino a una sentenza definitiva. Questo episodio rappresenta un ulteriore esempio dell’impegno costante delle forze dell’ordine nella lotta contro la violenza di genere e nella tutela delle persone vulnerabili.
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