Cronaca
Bianco (RC) | Sospesa la raccolta dei rifiuti, il comune in ritardo con i pagamenti
La situazione nel comune di Bianco (RC) ha raggiunto un punto critico per quanto riguarda il servizio di raccolta dei rifiuti, con la società Eco Fap Srl che ha annunciato la sospensione del servizio a causa di gravi difficoltà interne e a seguito di significativi ritardi nei pagamenti da parte dell’amministrazione comunale. L’azienda, che gestisce la raccolta porta a porta dei rifiuti urbani e differenziati, ha dichiarato che tutti i dipendenti operativi, otto su otto, sono impossibilitati a lavorare a causa di problemi di salute, aggravati dalla situazione economica.
Eco Fap ha precisato che la causa di questo disguido è principalmente il mancato pagamento delle fatture da parte del Comune di Bianco, che risale a diversi mesi fa, creando disagi anche per i dipendenti che non sono stati pagati puntualmente. A partire da luglio, la società ha fatto i conti con il ritardo nei pagamenti, e nonostante abbia sollecitato più volte il saldo delle fatture, la situazione non è migliorata. Lo scorso 6 novembre, l’azienda ha inviato una diffida ufficiale al Comune, minacciando di risolvere il contratto se la questione non fosse stata risolta rapidamente.
Oltre ai problemi finanziari, Eco Fap ha sollevato anche preoccupazioni riguardo alla gestione del servizio. La società ha affermato che la raccolta dei rifiuti non è stata svolta in modo efficace a causa di direttive confuse e incongruenti da parte del Comune, che hanno spesso costretto l’azienda a raccogliere tipi di rifiuti diversi da quelli programmati, senza rispettare le modalità di raccolta differenziata stabilite. La società ha anche lamentato che il Comune ha inviato una contestazione con richieste di penali per il mancato raggiungimento degli obiettivi di differenziata, nonostante fosse impossibile rispettare tali standard senza una supervisione adeguata.
La sospensione del servizio di raccolta dei rifiuti sta creando notevoli disagi per i cittadini di Bianco, che ora rischiano di dover fare i conti con un accumulo di rifiuti nelle strade. La situazione rimane tesa, e la risoluzione di questa crisi dipenderà dalla capacità del Comune di onorare i suoi impegni finanziari e di garantire una gestione più efficiente del servizio.
Cronaca
Sulmona (AQ) | Bambino senza pasto in asilo per debito di 9 euro, i compagni condividono il loro cibo
A Sulmona, in provincia dell’Aquila, un bambino di quattro anni si è ritrovato senza pranzo alla mensa dell’asilo a causa di un mancato pagamento da parte dei genitori per una cifra di poco meno di 9 euro. I compagni del piccolo, notando la situazione, hanno condiviso con lui il loro pasto, offrendo alcune forchettate di cibo per cercare di alleviare il disagio del momento.
L’amministrazione comunale ha dichiarato che l’accaduto è responsabilità della famiglia, sottolineando che erano stati avvisati in anticipo della necessità di regolarizzare il pagamento. Tuttavia, il padre del bambino, visibilmente turbato, ha espresso rabbia e delusione, definendo l’episodio come “umiliante” e “diseducativo.” Ha raccontato di essere stato contattato dalla scuola con la richiesta di andare a prendere il figlio perché non gli sarebbe stato servito alcun pasto. Ha inoltre evidenziato come, da quest’anno, sia stato rimosso un sistema di allerta che avvisava le famiglie dei debiti per la mensa, provocando difficoltà soprattutto ai genitori con orari di lavoro rigidi. Il padre si è chiesto cosa sarebbe successo se fosse stato impossibilitato a intervenire con rapidità, evidenziando l’impatto che una simile politica può avere sulle famiglie che non hanno la possibilità di rispondere prontamente.
L’accaduto ha suscitato una forte reazione nell’opinione pubblica, aprendo un dibattito sulla gestione della mensa scolastica e sulla rigidità delle regole che impediscono ai bambini di ricevere il pasto in caso di mancato pagamento. Sulmona non è l’unico comune a dover affrontare questo genere di problema: con l’aumento dei crediti insoluti, diverse amministrazioni stanno adottando soluzioni più rigide per garantire il pagamento delle rette mensili. Questo episodio, tuttavia, ha rinnovato il dibattito sul bilanciamento tra la necessità di rigore amministrativo e l’importanza di garantire un diritto fondamentale, come il pasto, a tutti i bambini.
Cronaca
Lamezia Terme (CZ) | Aggredito primario del pronto soccorso da un parente di una paziente
A Lamezia Terme, il primario del Pronto soccorso, Rosarino Procopio, è stato aggredito fisicamente da un familiare di una paziente che si trovava nel reparto di Osservazione breve intensiva e doveva essere dimessa. L’episodio, avvenuto nella serata di ieri, ha suscitato grande preoccupazione nell’ambiente sanitario locale, già sotto pressione per la gestione di situazioni complesse e spesso delicate.
Il medico stava informando i familiari della paziente che il periodo di osservazione e il percorso diagnostico erano stati completati con esito positivo, e che la signora poteva quindi fare ritorno a casa con la terapia indicata dai medici. Tuttavia, durante il colloquio, uno dei presenti ha mostrato opposizione alla dimissione e, inaspettatamente, ha iniziato a manifestare un’aggressività crescente.
Nel momento in cui il dottor Procopio si è girato per allontanarsi, è stato colpito alla schiena con un manganello, che l’aggressore aveva nascosto sotto il giubbotto. L’episodio è stato denunciato alle autorità, e le indagini sono in corso per fare chiarezza sulle motivazioni alla base dell’atto violento e per valutare eventuali provvedimenti nei confronti dell’aggressore.
L’evento ha sollevato dibattiti su una situazione ormai critica, in cui il personale sanitario è esposto a episodi di violenza crescente. Numerosi operatori e associazioni di categoria chiedono misure di sicurezza rafforzate nei pronto soccorso, per tutelare i professionisti che operano in condizioni di forte stress e sotto costante pressione.
Questo contenuto potrebbe violare le nostre politiche di utilizzo
Cronaca
Mantova | Promozione della legalità economica nelle scuole grazie alla guardia di finanza
La Guardia di Finanza di Mantova sta portando avanti una serie di incontri nelle scuole della provincia per sensibilizzare i giovani sulla legalità economica, un valore essenziale per costruire una cittadinanza attiva e responsabile. Questi appuntamenti fanno parte di un progetto di educazione economico-finanziaria nazionale, frutto di un accordo tra il Ministero dell’Istruzione e del Merito e il Comando Generale della Guardia di Finanza, adattato a livello locale in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale e il Comando Provinciale della Guardia di Finanza.
Gli incontri, rivolti principalmente agli studenti delle scuole superiori, offrono un’occasione unica per approfondire il concetto di legalità economica e capire come questo principio sia essenziale per una società giusta e moderna. Durante queste sessioni, ufficiali della Guardia di Finanza spiegano agli studenti vari aspetti del loro lavoro, tra cui il contrasto all’evasione fiscale, la lotta alla contraffazione e al lavoro nero, e le operazioni per prevenire gli sprechi di denaro pubblico. Gli studenti vengono incoraggiati a considerare la richiesta dello scontrino fiscale non solo come un diritto ma anche come un dovere civico, una pratica quotidiana che contribuisce alla legalità e alla giustizia sociale.
In uno degli incontri recenti, tenutosi all’Istituto Superiore “Bonomi Mazzolari” di Mantova, oltre cinquanta studenti hanno avuto la possibilità di confrontarsi direttamente con il Colonnello Antonello Cefalo, Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Mantova, e il Tenente Arianna Laudoni, responsabile del Nucleo Operativo territoriale. Entrambi hanno condiviso le loro esperienze, spiegando il percorso formativo e professionale necessario per entrare nel corpo della Guardia di Finanza. Questo scambio ha permesso agli studenti di apprendere direttamente dai Finanzieri e di simulare, per qualche ora, il ruolo di “guardiani” della legalità.
Le domande dei ragazzi hanno dato vita a un dialogo costruttivo e interattivo, trasformando l’aula in un laboratorio di discussione pratica sulla legalità economica. I giovani hanno dimostrato grande interesse per i temi trattati e hanno apprezzato l’opportunità di conoscere più da vicino il ruolo della Guardia di Finanza nella tutela del benessere collettivo. L’iniziativa ha l’obiettivo di accrescere la consapevolezza dei cittadini di domani sui temi della giustizia economica, del rispetto delle regole e della sicurezza finanziaria.
La Guardia di Finanza di Mantova, grazie a queste iniziative, conferma il suo impegno a promuovere la cultura della legalità economica tra i giovani, in collaborazione con le istituzioni scolastiche e il personale docente. Grazie a questo progetto, i ragazzi acquisiscono strumenti concreti per comprendere come le scelte quotidiane di ciascuno influenzino il bene comune e possano contribuire a costruire una società più equa e sicura.
-
Cronaca22 ore ago
Lucca | Intervento dei vigili del fuoco per soccorrere un operaio infortunato
-
Cronaca19 ore ago
Gorizia | Soccorso a cacciatore infortunato in zona impervia
-
Cronaca24 ore ago
Macerata | Incidente stradale tra autovettura e scuolabus
-
Cronaca24 ore ago
Trento | Scoperta evasione fiscale da oltre 330mila euro nelle giudicarie
-
Tv e Spettacolo14 ore ago
Zendaya e Robert pattinson sorprendono sul set di “the drama”
-
Cronaca23 ore ago
Scandicci (FI) | Incidente durante escursione in bicicletta, intervento dei vigili del fuoco
-
Cronaca23 ore ago
Fermo | Incidente stradale: scontro frontale tra due autovetture
-
Musica23 ore ago
Zverev, “superfici troppo simili, le palline sono un problema per la salute”