Un importante intervento delle forze dell’ordine ha avuto luogo nella notte tra il 31 ottobre e l’1 novembre a Brancaleone (RC), quando i Carabinieri della Compagnia di Bianco hanno fermato due scafisti di nazionalità sudanese, accusati di aver facilitato l’ingresso illegale di migranti in Italia. I due individui, uno dei quali ha dichiarato di essere minorenne, sono stati arrestati con l’accusa di essere gli autori del trasporto via mare di un gruppo di migranti bengalesi, sbarcato autonomamente sulla spiaggia di Galati, frazione di Brancaleone.
L’operazione ha avuto inizio grazie alla segnalazione tempestiva da parte di alcuni residenti locali, che avevano notato l’imbarcazione in arrivo sulla costa. I Carabinieri, intervenuti prontamente, sono riusciti a fermare i due scafisti prima che potessero disperdersi tra i migranti appena sbarcati. Durante la perquisizione, sono stati rinvenuti dispositivi GPS per la navigazione e apparati di comunicazione satellitare, strumenti che hanno confermato il loro ruolo nell’organizzazione del traffico di esseri umani.
Le indagini sono ancora in corso e sono coordinate dalla Procura di Locri e dal Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria. Gli scafisti fermati sono stati tradotti in carcere, ma, come previsto dalla legge, sono da considerarsi innocenti fino alla sentenza definitiva. Questo episodio segna un altro passo importante nella lotta contro l’immigrazione irregolare e il traffico di esseri umani, un crimine che sta suscitando sempre maggiore attenzione a livello locale e nazionale.