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Cronaca

Bergamo | Maxi-operazione europea contro il contrabbando di sigarette

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ADN24

Un’operazione su scala europea, coordinata da Eurojust ed Europol, ha portato a una serie di arresti, perquisizioni e sequestri mirati a colpire un’organizzazione criminale dedita alla produzione e al traffico di sigarette di contrabbando. Il gruppo, composto da individui originari di Ucraina, Moldavia e Romania, aveva esteso le sue attività in diversi Paesi europei, operando attraverso una rete ben organizzata.

Le indagini sono state condotte da una Squadra Investigativa Comune (JIT) formata dalle autorità di Francia, Italia e Polonia, con il supporto operativo di un team speciale istituito presso Europol. Le operazioni hanno coinvolto le forze di polizia di ben 11 Paesi, tra cui Germania, Grecia, Belgio, Lituania, Lettonia e Paesi Bassi, dimostrando la portata transnazionale delle attività criminali.

In Italia, le attività investigative sono state guidate dalla Guardia di Finanza e dai Carabinieri di Bergamo, sotto il coordinamento della Procura locale. Grazie a oltre un anno di indagini e diverse riunioni operative tenutesi presso la sede di Eurojust a L’Aja, è stato possibile mappare le rotte del contrabbando e individuare le fabbriche clandestine utilizzate dall’organizzazione in Europa.

L’organizzazione sfruttava canali di distribuzione ben strutturati per trasportare tabacco grezzo e sigarette in Europa, utilizzando autoarticolati per trasferirli verso stabilimenti clandestini disseminati nel continente. La capacità della rete di operare in più Paesi ha reso necessario l’impiego di mandati di arresto europei emessi dalle autorità francesi e polacche nei confronti dei principali sospettati, spesso in movimento tra diverse nazioni.

Le autorità sottolineano che le indagini sono ancora in corso e che le persone coinvolte sono da considerarsi innocenti fino a un’eventuale sentenza definitiva. Maggiori dettagli sull’operazione, inclusi i risultati definitivi e i beni sequestrati, saranno resi noti al termine delle attività nelle varie province italiane ed europee.

Questa operazione rappresenta un duro colpo per il mercato illegale del tabacco, un settore che genera ingenti profitti per le organizzazioni criminali a scapito delle economie locali e della salute pubblica. La collaborazione tra le forze dell’ordine di numerosi Paesi europei dimostra l’efficacia del coordinamento internazionale nella lotta contro il crimine organizzato.

Cronaca

Narni (TR) | Arrestato giovane per detenzione di droga e spaccio

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I Carabinieri delle Stazioni di Narni e Narni Scalo hanno arrestato un 25enne italiano, incensurato e residente a Spoleto, con l’accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’arresto è avvenuto durante un controllo su strada lungo la Via Flaminia Ternana, quando il giovane, alla guida della sua auto, è stato fermato per una perquisizione.

Durante il controllo, i militari hanno trovato all’interno di una borsa che il giovane aveva con sé oltre 446 grammi di hashish, confezionati in involucri sottovuoto, e una somma in contante superiore ai 3.000 euro, somma che si ritiene fosse il provento di attività illecite legate allo spaccio. La droga e il denaro sono stati sequestrati.

A seguito di quanto emerso, l’uomo è stato arrestato in flagranza di reato e posto agli arresti domiciliari. Le indagini sono ancora in corso e, come da prassi, fino a una eventuale condanna definitiva, l’indagato deve considerarsi innocente.

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Cronaca

Bologna | Arrestati nella notte 3 uomini per due spaccate in centro

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Nella notte appena trascorsa, tre individui sono stati arrestati a Catania dagli agenti del Commissariato Due Torri San Francesco e della U.P.G.S.P. della Questura, dopo un tentativo di furto in una pizzeria in via Milazzo. La segnalazione del proprietario dell’attività, che aveva osservato tramite le telecamere di sorveglianza un uomo frugare nel registratore di cassa e nel frigo, ha permesso alle forze dell’ordine di intervenire prontamente e di intercettare i ladri.

Secondo la ricostruzione, dopo aver forzato la porta d’ingresso, uno dei malviventi è entrato nel locale mentre altri due facevano da palo all’esterno. Il proprietario, in contatto con la Polizia, ha notato i complici allontanarsi verso i Giardini Fava e ha prontamente avvisato le forze dell’ordine. Le pattuglie sono state posizionate per bloccare le vie di fuga, riuscendo a fermare uno dei sospetti, un giovane italiano di 20 anni, nei pressi dei giardini. L’uomo è stato trovato in possesso di alcuni oggetti, tra cui bottiglie di alcolici, merendine e un coltellino.

Nel frattempo, gli altri due complici sono stati rintracciati dietro un’aiuola. Un cittadino polacco di 30 anni, con numerosi precedenti, aveva con sé un piede di porco, un cacciavite e quattro cavalletti in acciaio, mentre l’italiano di 40 anni, noto alle forze dell’ordine per reati simili, era in possesso di un altro piede di porco. L’analisi dei precedenti e delle misure cautelari ha rivelato che il più anziano dei fermati era sottoposto a un obbligo di presentazione quotidiana alla polizia, misura che non rispettava.

Gli agenti, dopo aver arrestato i tre uomini, hanno esteso i controlli ad altre attività commerciali della zona, scoprendo che poco prima, un distributore automatico di una tabaccheria in via Marconi era stato forzato e svuotato. Le immagini di videosorveglianza hanno confermato che uno dei fermati aveva utilizzato il piede di porco per scassinare la macchina.

I tre sono stati arrestati per furto pluriaggravato in concorso e sono stati trasferiti in tribunale per il processo per direttissima. L’operazione rientra in un’ampia serie di controlli volti a garantire la sicurezza in una zona segnalata da tempo dai residenti e dai commercianti per il degrado e il fenomeno del bivacco, che nelle ultime settimane è stato al centro dell’attività di sorveglianza intensificata da parte delle forze dell’ordine, specialmente durante le ore notturne.

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Cronaca

Taranto | Contrasto alla contraffazione, sequestrati oltre 215.000 prodotti pericolosi

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Negli ultimi giorni, la Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Taranto ha svolto una serie di controlli mirati per contrastare la vendita di prodotti contraffatti e potenzialmente dannosi per la salute pubblica. Gli interventi, che hanno coinvolto diverse località come Taranto, Grottaglie, San Giorgio Ionico, Ginosa, Sava e Manduria, hanno portato al sequestro di oltre 215.000 articoli di vario tipo, tra cui capi di abbigliamento falsificati, luci natalizie contraffatte e articoli per la casa privi delle necessarie informazioni di legge.

Le operazioni sono state realizzate dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria e dai reparti locali, tra cui la Compagnia di Manduria e la Tenenza di Castellaneta. Durante i controlli, sono stati rinvenuti numerosi prodotti non conformi agli standard previsti dalla normativa italiana, come ad esempio articoli di cancelleria e dispositivi per la casa privi delle informazioni obbligatorie relative alla provenienza, alle sostanze potenzialmente pericolose e ai materiali utilizzati, come imposto dal “Codice del Consumo”.

Particolare attenzione è stata dedicata a circa 600 piatti in plastica, sui quali era indebitamente riportato il logo “MOCA” (Materiali e Oggetti destinati al Contatto con gli Alimenti), senza che questi prodotti avessero il certificato di conformità richiesto per legge. Questo tipo di irregolarità rappresenta un grave rischio per la salute pubblica, poiché i prodotti non certificati possono contenere sostanze dannose per i consumatori.

Al termine dei controlli, i titolari di sei esercizi commerciali sono stati segnalati alle autorità competenti per le necessarie verifiche e sanzioni. La Guardia di Finanza ha inoltre avviato indagini per smantellare la rete di distribuzione di tali prodotti, con l’obiettivo di interrompere le filiere produttive illegali e recuperare i proventi derivanti da tali attività illecite.

La contraffazione, oltre a danneggiare la salute dei consumatori, sottrae anche opportunità e competitività alle imprese che operano nel rispetto delle normative, danneggiando l’intero tessuto economico. Le azioni delle forze dell’ordine si inseriscono in un ampio contrasto alla commercializzazione di prodotti falsificati, una problematica che interessa non solo l’Italia, ma anche altri paesi europei, con l’obiettivo di tutelare la sicurezza dei consumatori e la lealtà del mercato.

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