Cronaca
Bari | Contestato danno erariale di 81.000 euro a due dipendenti pubblici
Un’inchiesta della Guardia di Finanza di Bari ha portato all’emissione di un invito a dedurre nei confronti di un dirigente e di un funzionario della Regione Puglia, accusati di aver causato un danno erariale di circa 81.000 euro. Il caso riguarda lavori di messa in sicurezza delle aree esterne della sede regionale, in particolare la realizzazione di un parcheggio. L’appalto per i lavori, aggiudicato nel 2017 per un importo di oltre 727.000 euro, ha visto l’emissione di una perizia di variante che ha incrementato la spesa di circa 200.000 euro. Tuttavia, questa perizia non è stata rinvenuta nella documentazione ufficiale, sollevando dubbi sulla corretta gestione delle procedure.
Secondo le normative previste dal Codice dei contratti pubblici, la documentazione relativa agli appalti deve essere custodita e giustificare tutte le decisioni prese in ogni fase della procedura. In questo caso, però, sono emerse gravi lacune, come la mancanza di motivazioni e la carenza di documentazione giustificativa riguardante l’urgenza dei lavori aggiuntivi e l’assenza di relazioni preliminari che potessero supportare l’incremento dei costi.
I lavori extra, che dovevano essere complementari al progetto iniziale, sono stati affidati alla stessa impresa già incaricata dell’appalto principale, ma una revisione della documentazione tecnica ha rivelato discrepanze importanti tra quanto previsto e quanto effettivamente eseguito, con importi superiori e lavorazioni non giustificate.
In particolare, l’indagine ha portato alla configurazione di un danno erariale che ha comportato un incremento non giustificato dei costi, pari a quasi 200.000 euro. Tuttavia, alcuni pagamenti effettuati nel 2019 sono stati considerati prescritti dalla Procura Regionale, che ha escluso la possibilità di recupero del danno derivante da questi.
I responsabili del danno erariale hanno ora l’opportunità di esaminare le prove a carico e presentare le proprie deduzioni o richiedere di essere ascoltati dall’Autorità Giudiziaria contabile. L’inchiesta dimostra un monitoraggio continuo e un impegno a garantire che i fondi pubblici vengano gestiti in modo corretto e trasparente.