Cronaca
Bari | Associazione per delinquere, truffa aggravata, falso, corruzione e autoriciclaggio: carcere per 9 soggetti
Un’operazione di vasta portata condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Bari e dalla Guardia di Finanza di Bari ha portato all’arresto di nove persone coinvolte in un sofisticato schema di frode legata al rilascio di titoli di studio falsi. Il provvedimento cautelare è stato emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Trani, su richiesta della Procura della Repubblica di Trani.
Le indagini hanno rivelato l’esistenza di un’organizzazione criminosa che operava su scala nazionale, ingannando numerosi cittadini con la promessa di titoli di studio e professionali falsi. L’operazione ha svelato che il gruppo aveva messo in piedi un network di falsificazione di diplomi e certificati attraverso una rete di enti fittizi e società estere apparentemente abilitate al rilascio di titoli riconosciuti, ma in realtà inesistenti.
Il modus operandi del gruppo includeva l’uso di siti web e social media per pubblicizzare i corsi e attrarre clienti. I documenti falsi venivano prodotti con loghi e certificazioni contraffatte, e alcuni certificati di equipollenza erano fraudolentemente emessi da istituzioni italiane. Inoltre, l’organizzazione aveva creato una piattaforma online per gestire le “lezioni” e distribuire i titoli falsi a coloro che avevano pagato una somma significativa, spesso intorno agli 8.000 euro, per accedere a concorsi pubblici o per ottenere lavori nel settore dell’istruzione.
Le indagini hanno portato anche alla scoperta che gli ingenti profitti illeciti, stimati in circa 10 milioni di euro, erano stati reinvestiti nell’attività criminosa e nell’acquisto di beni di lusso e immobili, mascherati da intestazioni a società. Sono state sequestrate quote sociali di otto imprese e sono in corso perquisizioni in tutta Italia.
Questo intervento sottolinea l’impegno delle autorità nel contrastare i crimini contro la pubblica fede e garantire la legalità nel settore educativo e professionale. Le indagini sono ancora in fase preliminare e le persone coinvolte devono essere considerate innocenti fino a eventuale condanna definitiva.