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Cronaca

Arrestato un Hacker Siciliano: Breccia nei Sistemi del Ministero della Giustizia

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Un hacker originario della Sicilia è stato arrestato dalla Polizia Postale dopo un’indagine durata anni, durante la quale è riuscito a compromettere i sistemi informatici del Ministero della Giustizia, accedendo a informazioni sensibili e documenti riservati. Il giovane, quasi 24enne, è stato fermato nell’ambito dell’“Operazione Dominio”, un’azione coordinata dalla Procura di Napoli e dalla Procura Nazionale Antimafia.

Le indagini hanno rivelato che il sospetto non si limitava solo all’accesso non autorizzato ai dati del ministero. Era coinvolto in attività criminali più ampie, compreso il controllo di mercati neri sul dark web, da cui avrebbe drenato circa 3 milioni di euro in criptovalute. Per nascondere la sua attività illecita, utilizzava sofisticati metodi di anonimizzazione, come server esteri e meccanismi di cifratura.

L’hacker si era infiltrato nei sistemi attraverso tecniche avanzate, tra cui phishing mirato e la compromissione di credenziali di accesso. Questo gli ha permesso di accedere a dati critici non solo del Ministero della Giustizia, ma anche di importanti aziende italiane. Gli investigatori hanno sequestrato terabyte di dati, alcuni dei quali coperti da segreto investigativo, dislocati anche su server all’estero.

Un aspetto interessante di questa vicenda è che le manovre dell’hacker hanno costretto gli inquirenti a tornare a metodi investigativi tradizionali, rinunciando a comunicazioni digitali per timore di intercettazioni. Al momento, oltre al principale indagato, sono sotto esame altre tre persone, e le indagini continuano per comprendere l’estensione della rete criminale e i suoi legami con altri gruppi di hacker sia italiani che internazionali.

Cronaca

Roma | Nuovo sequestro di denaro nell’inchiesta sull’ex dg di Sogei

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La Guardia di Finanza ha rinvenuto ulteriori 100 mila euro nell’abitazione di Paolino Iorio, ex direttore generale di Sogei, arrestato per corruzione. L’operazione ha seguito le indicazioni fornite dallo stesso Iorio, già sorpreso in flagranza con una tangente di 15 mila euro.

La Procura di Roma accusa il manager di aver cancellato le registrazioni delle telecamere di sorveglianza installate nella sua residenza. A seguito di questo nuovo sviluppo, è stata avanzata la richiesta di trasferire Iorio dal regime di arresti domiciliari alla detenzione in carcere.

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Cronaca

Reggio Calabria | Bagni Pubblici sul Lungomare Inaccessibili, Turisti Costretti a Cercare Soluzioni Alternative

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A Reggio Calabria si è verificata una situazione spiacevole che ha coinvolto i turisti in visita al celebre Lungomare Falcomatà. Nonostante la recente ristrutturazione dei bagni pubblici, molti visitatori sono rimasti delusi nel trovarli chiusi. I servizi igienici, che avrebbero dovuto offrire una comoda soluzione per i bisogni fisiologici di cittadini e turisti, erano invece inaccessibili.

L’episodio ha creato disagio tra chi, sperando di sfruttare un servizio pubblico, si è visto costretto a cercare alternative nei locali privati. I bar nelle vicinanze sono diventati l’unica opzione disponibile, generando malcontento tra gli esercenti e gli stessi turisti. Il problema non sembra legato a guasti tecnici, bensì a una decisione amministrativa, ma senza una comunicazione chiara da parte del Comune.

Questo disservizio alimenta ulteriormente le critiche sull’efficacia della gestione dei beni pubblici nella città. L’incidente, in una zona così frequentata e apprezzata per la sua bellezza, mette in luce la necessità di interventi risolutivi per evitare ulteriori disagi e mantenere alti gli standard di accoglienza turistica.

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Cronaca

Controlli sulla A20 Messina-Palermo: sospesi cantieri irregolari per gravi violazioni di sicurezza

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La Polizia Stradale di Messina ha intensificato le attività di monitoraggio sui cantieri presenti lungo l’autostrada A20, tra Messina e Palermo, riscontrando diverse irregolarità che hanno portato a provvedimenti immediati. Durante i recenti controlli effettuati nei pressi della galleria Porrazza e dello svincolo di Brolo, sono emerse criticità gravi legate alla sicurezza.

Nel primo caso, nella zona della galleria, la presenza di un container mal posizionato sullo spartitraffico, cumuli di detriti abbandonati e mezzi di lavoro non correttamente collocati hanno creato situazioni di pericolo per la circolazione stradale. Nel secondo sito, presso lo svincolo di Brolo, è stata riscontrata una segnaletica provvisoria non conforme, con potenziali rischi per gli automobilisti in fase di decelerazione e di ingresso sulla rampa.

A seguito delle verifiche, sono stati emessi provvedimenti di sospensione dei lavori e una sanzione amministrativa per entrambe le aziende responsabili, con l’obbligo di ripristinare immediatamente le condizioni di sicurezza. Tali azioni si inseriscono in un programma di controlli intensificati, coordinati tra Ministero dell’Interno e Ministero delle Infrastrutture, per garantire il rispetto delle normative vigenti e la tutela degli utenti autostradali.

Le autorità hanno ribadito l’importanza di assicurare la piena conformità nei cantieri stradali, soprattutto in zone ad alta densità di traffico, per prevenire incidenti e salvaguardare l’incolumità sia degli automobilisti che dei lavoratori coinvolti.

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