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Cronaca

Arrestato avvocato e un commerciante di Ascoli Piceno: accusati di truffa e riciclaggio per oltre 200.000 euro

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Nella mattina odierna, le forze dell’ordine hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un avvocato di Ascoli Piceno e di un commerciante locale, entrambi coinvolti in un’inchiesta su presunti reati di autoriciclaggio e riciclaggio. Le accuse riguardano una serie di truffe aggravate ai danni di diversi clienti, realizzate tramite falsificazione di atti giudiziari e documenti relativi a procedimenti civili.

Secondo quanto emerso dalle indagini, l’avvocato avrebbe falsificato accordi transattivi e provvedimenti dei Tribunali di Ascoli Piceno, Teramo e Fermo, facendo versare ai propri clienti somme ingenti che, invece di essere destinate ai creditori, venivano incassate da società fittizie create per nascondere le operazioni fraudolente. Si stima che il danno complessivo causato dalle truffe ammonti a circa 200.000 euro.

La Guardia di Finanza, in collaborazione con la Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura, ha condotto una serie di perquisizioni, sequestrando materiale informatico e documenti per approfondire ulteriormente le indagini. L’avvocato e il commerciante rischiano pesanti conseguenze legali, mentre altre quattro persone sono attualmente indagate per concorso nei reati di truffa e riciclaggio. Le indagini continuano per verificare eventuali ulteriori coinvolgimenti e crimini.

Cronaca

Padova | Rapina al Portello e tentato furto: arrestati quattro giovani

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ADN24

Nella notte tra il 20 e il 21 novembre 2024, la Polizia di Stato di Padova ha arrestato quattro giovani di origine nordafricana, accusati di rapina aggravata in concorso e tentato furto aggravato. Gli arresti sono stati eseguiti nell’ambito di un’operazione di sicurezza e controllo del territorio, finalizzata alla prevenzione dei reati e alla tutela dei residenti.

L’episodio è iniziato intorno alle 23.50 di mercoledì 20 novembre, quando tre giovani, vittime di rapina, si sono avvicinati a una pattuglia della Polizia, riferendo di essere stati minacciati con un coltello da un gruppo di ragazzi stranieri al Portello, zona di Padova. I rapinatori avevano sottratto loro i telefoni cellulari, agendo con violenza.

Grazie alla descrizione dettagliata fornita dalle vittime, gli agenti sono riusciti a individuare due dei presunti autori della rapina, un 21enne e un 26enne di origine tunisina, che si trovavano in zona e cercavano di passare inosservati. Alla loro vista, i due giovani hanno cercato di disfarsi dei cellulari rubati, nascondendoli sotto una macchina parcheggiata. I poliziotti li hanno arrestati e, durante le indagini, hanno scoperto che entrambi avevano precedenti penali per furti e rapine.

Nel corso della notte, un’altra pattuglia è intervenuta su segnalazione di un furto in atto in un esercizio pubblico in via Valeri. Qui, gli agenti hanno bloccato due uomini all’interno del bar, dopo che avevano distrutto la porta d’ingresso per entrare nel locale. Durante l’identificazione, è emerso che anche questi due giovani erano coinvolti nella rapina al Portello, in quanto corrispondevano perfettamente alla descrizione fornita dalle vittime. Si trattava di un 18enne e un 21enne marocchini, senza fissa dimora.

Oltre all’accusa di rapina, i due sono stati arrestati anche per il tentato furto aggravato nel bar. Il 18enne aveva un permesso di soggiorno scaduto e precedenti per violenza sessuale di gruppo, mentre il 21enne risultava privo di precedenti penali, ma con una richiesta di permesso di soggiorno sospesa.

Tutti e quattro i giovani sono stati arrestati e portati in carcere. Successivamente, il Giudice per le Indagini Preliminari ha convalidato gli arresti, disponendo la custodia cautelare in carcere per tutti i coinvolti.

In risposta agli arresti, il Questore di Padova, Marco Odorisio, ha adottato misure di prevenzione per i quattro arrestati, inclusi il foglio di via obbligatorio e il Daspo Willy, che vieta loro l’accesso a esercizi pubblici in tutta la provincia per i prossimi 4 anni. Inoltre, è stato avviato il procedimento per la revoca del permesso di soggiorno per i due indagati regolari.

La comunità di via Belzoni e del rione Portello ha espresso il proprio apprezzamento per l’azione della Polizia, inviando una lettera di ringraziamento al Questore per l’efficace contrasto alla criminalità e la tutela della sicurezza nella zona.

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Cronaca

Pisa | Operazione antidroga: sequestrati oltre 10 kg di stupefacenti e arrestate due persone

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ADN24

Negli ultimi giorni, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Pisa hanno intensificato i controlli per contrastare i traffici illeciti e, in particolare, lo spaccio di sostanze stupefacenti. Le operazioni hanno portato al sequestro di un ingente quantitativo di droga e all’arresto di due giovani italiani, accusati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

Tutto è iniziato con il fermo di uno dei due sospetti, un ragazzo di 26 anni, che è stato intercettato mentre, in sella a uno scooter, si allontanava in modo sospetto da un’abitazione nel centro di Pisa. Durante il controllo, il giovane è stato trovato in possesso di 2.400 euro in contante, frutto di una recente cessione di stupefacente all’interno di un appartamento. Le forze dell’ordine, avvalendosi anche dell’ausilio delle unità cinofile, hanno perquisito l’abitazione, scoprendo circa 3 etti di hashish e 2 etti di marijuana, destinati alla rivendita a dosi, in particolare, all’interno del contesto universitario della città.

Le indagini hanno permesso di estendere il controllo, rinvenendo circa 9,4 kg di droga, tra cui hashish, marijuana e cocaina, 277 pasticche di ecstasy, e diverse sigarette elettroniche contenenti THC. È stato inoltre trovato materiale per il confezionamento, bilancini di precisione, smartphone, tablet, e 3.500 euro in contante, provento dello spaccio. L’operazione ha impedito che la droga, una volta immessa sul mercato, potesse fruttare circa 100.000 euro.

In un’altra operazione, la Guardia di Finanza di San Miniato ha effettuato un controllo su un’autovettura sospetta, scoprendo che si trattava di un incontro tra spacciatori. Durante la perquisizione, sono state trovate 5 dosi di cocaina, due proiettili calibro 9 e uno spinello preconfezionato. Tre cittadini di origine nordafricana sono stati denunciati per spaccio di droga e violazione delle normative sull’immigrazione. Uno di loro è stato anche denunciato per resistenza a pubblico ufficiale, poiché ha cercato di opporsi alle operazioni di controllo.

Le indagini sono ancora in corso e i provvedimenti adottati fino ad ora non implicano una responsabilità definitiva degli indagati, che sono ancora in fase di accertamento da parte delle autorità competenti.

Questi interventi dimostrano l’impegno costante della Guardia di Finanza di Pisa nel garantire la sicurezza della comunità e nel contrastare fenomeni pericolosi come il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti.

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Cronaca

San Marcellino (CE) | Sequestrata panetteria per l’uso illecito di rifiuti come combustibile

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ADN24

Un’operazione congiunta tra i Carabinieri Forestali di Marcianise e la Stazione CC di San Marcellino ha portato al sequestro di una panetteria nella quale è stato scoperto l’uso di rifiuti non idonei per la cottura degli alimenti. Durante un controllo presso l’attività di produzione di pane, i militari hanno accertato che, invece di utilizzare combustibili appropriati, erano stati impiegati pezzi di legno provenienti da pedane, alcuni dei quali ridotti in frammenti più piccoli tramite una sega a nastro presente sul posto.

Inoltre, nel piazzale esterno della panetteria, sono stati rinvenuti circa 8 metri cubi di rifiuti costituiti principalmente da pedane di legno e frammenti di polistirolo. L’ispezione ha permesso di individuare anche due contenitori metallici arrugginiti contenenti ceneri derivanti dalla combustione di questi materiali, oltre a chiodi di ferro ossidati dal calore.

L’utilizzo di materiali da scarto, tra cui legno trattato e contenente potenzialmente sostanze pericolose come metalli, ha sollevato seri dubbi sulla sicurezza e salubrità dei prodotti da forno. I Carabinieri hanno quindi disposto il sequestro dell’intera attività, inclusi i rifiuti presenti sul sito, poiché il legno impiegato nei forni destinati alla cottura degli alimenti deve essere vergine, in buono stato e tracciabile, per garantire che provenga da fonti regolari e autorizzate.

L’operazione evidenzia l’importanza dei controlli su attività alimentari e il rispetto delle normative per tutelare la salute dei consumatori, prevenendo l’uso di materiali non conformi che potrebbero compromettere la qualità e la sicurezza degli alimenti.

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