Cronaca
Arezzo | Sequestro di fuochi d’artificio, droga e prodotti contraffatti
Nel periodo che precede le festività natalizie, la Guardia di Finanza di Arezzo ha intensificato le operazioni di controllo sul territorio, mirate a contrastare fenomeni illeciti legati alla vendita abusiva di fuochi d’artificio, prodotti pericolosi e sostanze stupefacenti. Questi interventi fanno parte delle attività ordinarie a tutela della legalità e della sicurezza, in collaborazione con le altre forze di polizia e in coordinamento con la Prefettura di Arezzo.
Nel corso di un’operazione condotta dai militari della Compagnia di San Giovanni Valdarno, è stato individuato un cittadino italiano residente nel Comune di Cavriglia, sorpreso con 111 kg di fuochi d’artificio illegali, tra cui materiale di categoria F4, destinato a essere utilizzato solo da esperti. I fuochi, non solo illegali ma anche pericolosissimi, erano pronti per essere venduti attraverso canali non autorizzati, con un potenziale esplosivo che avrebbe potuto causare danni devastanti in caso di incidente. Accanto al materiale esplodente, sono stati trovati anche 22 dosi di cocaina e una somma di 13.340 euro in contante. L’uomo è stato denunciato per detenzione e commercio di fuochi d’artificio e per lo spaccio di droga.
In aggiunta a questo sequestro, i militari del Gruppo di Arezzo e della Compagnia di San Giovanni Valdarno hanno proseguito con una serie di controlli sul territorio, che hanno portato all’identificazione di 65 persone e al controllo di 35 veicoli. Durante queste operazioni, sono stati sequestrati 119 grammi di sostanze stupefacenti e 1.400 euro in contante, e altre due persone sono state denunciate per spaccio. Particolare attenzione è stata dedicata anche ai controlli sugli ambulanti, con il sequestro di prodotti contraffatti, tra cui oltre 500 flaconi di profumo contenenti sostanze vietate, come il Lilial, una sostanza chimica pericolosa per la salute. Il venditore è stato denunciato e il materiale sequestrato.
In un altro intervento, a Bibbiena, la Tenenza di Poppi ha sanzionato un commerciante che aveva venduto a un minorenne liquidi per sigarette elettroniche, contravvenendo alle normative che vietano la vendita di tali prodotti ai minori di 18 anni. Per questo, l’esercente è stato segnalato per la sospensione della licenza commerciale.
Questi interventi, che rientrano nelle politiche di controllo e prevenzione della Guardia di Finanza, sono stati attuati con l’obiettivo di proteggere i cittadini e garantire la sicurezza nelle festività, prevenendo danni derivanti da prodotti non conformi, traffico di droga e altre attività illecite. Tutti gli indagati sono presunti innocenti fino a sentenza definitiva.
Cronaca
Firenze. Intossicazione nella Rsa: due indagati
Sono due gli indagati per la morte di Giovanni Pietro Samuelli (88 anni) , Carla Ferretti (80 anni) e Daria Tanzini (89 anni) e l’intossicazione alimentare di alcuni ospiti delle Rsa, nel fiorentino. La procura di Firenze ha iscritto sul registro degli indagati due persone: si tratta dell’amministratore delegato dell’azienda e la responsabile della residenza dove sono stati cucinati i pasti. L’indagine condotta dai Nas di Firenze ha fatto si che dentro le strutture venissero prelevati campioni di cibo nella cucina dove era stata preparata la cena incriminata.
I reati ipotizzati sono adulterazione o commercio colposo di sostanze alimentari, omicidio plurimo colposo e lesioni colpose. Tre sono i pazienti deceduti a seguito del focolaio di gastroenterite che si è diffuso lo scorso 9 febbraio tra i degenti di quattro Rsa di Firenze e provincia facenti capo alla società Sereni Orizzonti domenica 9 febbraio.
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Cronaca
RAGUSA Evasione fiscale sequestro da 396 mila euro a ditta modicana
RAGUSA – Un’operazione della Guardia di Finanza di Ragusa, coordinata dalla Procura della Repubblica, ha portato al sequestro preventivo di beni per un valore di 396.964,21 euro nei confronti di una ditta individuale di Modica operante nel settore della raccolta dei metalli ferrosi. Il provvedimento è stato emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari (G.I.P.) su richiesta del Pubblico Ministero titolare dell’indagine.
L’attività investigativa ha preso avvio da una verifica fiscale condotta nell’ottobre 2024 dai militari della Compagnia di Modica, i quali, attraverso un’analisi documentale e indagini finanziarie, hanno scoperto che l’impresa non aveva presentato le dichiarazioni fiscali per gli anni d’imposta 2017, 2018 e 2019. La ricostruzione dei redditi ha evidenziato un’evasione di circa 3 milioni di euro nel periodo compreso tra il 2017 e il 2022.
A seguito delle risultanze emerse, il titolare dell’impresa è stato denunciato per omessa dichiarazione ai fini delle imposte dirette e dell’IVA. Il G.I.P. del Tribunale di Ragusa ha quindi disposto il sequestro preventivo del profitto derivante dal presunto reato tributario, colpendo i beni direttamente riconducibili all’indagato fino alla somma complessiva di 396.964,21 euro. In subordine, il sequestro è stato esteso anche ai beni personali nella disponibilità dell’indagato.
Durante l’esecuzione del provvedimento, i finanzieri hanno sequestrato denaro contante per un totale di 106.400 euro, nascosto sia nei locali aziendali che nell’abitazione del soggetto. L’operazione è stata supportata dall’unità cinofila “cashdog” della Guardia di Finanza di Siracusa, specializzata nel ritrovamento di valuta. Inoltre, sono stati bloccati fondi su conti correnti bancari per oltre 70.000 euro e sequestrati tre veicoli: una Mercedes GLC 220d, una Mini Cooper Countryman e una Vespa Piaggio 150, per un valore complessivo di circa 80.000 euro.
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Cronaca
LATINA Maxi sequestro scoperta frode da oltre 10 milioni di euro sui crediti d’imposta
LATINA – Nella mattinata di oggi, i Finanzieri del Comando Provinciale di Latina hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare reale, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Cassino. L’operazione, frutto di un’indagine condotta dal Gruppo di Formia e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cassino, ha portato al sequestro di falsi crediti d’imposta per oltre 10 milioni di euro.
L’indagine ha coinvolto nove soggetti ed è scaturita dall’analisi di rischio sui cosiddetti “monetizzatori”, condotta nell’ambito della cabina di regia nazionale per il contrasto alle frodi sui crediti d’imposta. Gli approfondimenti investigativi hanno svelato un complesso sistema fraudolento, volto alla creazione di fittizi crediti legati al Sismabonus e alla loro illecita monetizzazione.
Le indagini hanno permesso di ricostruire il passaggio dei crediti tra vari soggetti, spesso nullatenenti, irreperibili o con precedenti penali, nonché imprese edilizie dalle dimensioni incoerenti con i lavori formalmente eseguiti. Gli accertamenti presso alcuni condomìni, anche a Roma, hanno confermato l’inesistenza dei cantieri, come dichiarato dagli stessi amministratori di condominio.
Dalle indagini è emerso che i crediti fittizi erano stati originati da un soggetto detenuto in carcere e successivamente trasferiti a più riprese. La monetizzazione avveniva anche tramite cessioni a terzi inconsapevoli. Un caso emblematico riguarda un soggetto residente a Minturno, che tra novembre e dicembre 2021 ha trasferito in Cina circa 2,3 milioni di euro, liquidità proveniente dalla vendita di crediti d’imposta inesistenti.
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