Cronaca

Arezzo | Sequestrati 363 kg di fuochi d’artificio pericolosi, denunciato un commerciante

Published

on

ADN24

Con l’avvicinarsi delle festività natalizie, la Guardia di Finanza di Arezzo ha intensificato i controlli sul territorio per contrastare la vendita abusiva di fuochi d’artificio e giochi pirotecnici non sicuri. Un’attività particolarmente delicata, in quanto l’uso non regolamentato di questi articoli può rappresentare un serio pericolo per la sicurezza pubblica.

Nei giorni scorsi, i militari del Gruppo di Arezzo hanno effettuato un controllo in un esercizio commerciale, scoprendo una notevole quantità di materiale pirotecnico stoccato in modo non conforme alle normative di sicurezza. Tra i prodotti sequestrati, figuravano anche fuochi d’artificio appartenenti alla categoria F4, destinati esclusivamente a professionisti con adeguata esperienza. Questi articoli, se non gestiti correttamente, possono risultare estremamente pericolosi, con il rischio di provocare gravi danni a persone, edifici e abitazioni circostanti in caso di innesco accidentale.

In totale, sono stati sequestrati 363 kg di fuochi d’artificio. Il titolare dell’attività, un uomo di origine cinese, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Arezzo per il reato di commercio abusivo di materie esplodenti, in violazione dell’articolo 678 del Codice Penale. Questo reato prevede severe sanzioni per chi traffica con articoli pericolosi senza le necessarie autorizzazioni e garanzie di sicurezza.

L’operazione, che si inserisce in un ampio piano di monitoraggio per garantire la sicurezza dei cittadini durante le festività, testimonia l’impegno della Guardia di Finanza nella lotta contro il commercio illecito e nel tutelare la salute pubblica. Le forze dell’ordine, infatti, sono sempre più attive nella prevenzione di incidenti legati alla vendita di materiali esplosivi non conformi, con l’obiettivo di evitare gravi tragedie, soprattutto in un periodo dell’anno caratterizzato da un uso massiccio di articoli pirotecnici.

Il procedimento penale nei confronti dell’indagato è ancora nelle fasi preliminari, e come previsto dalla legge, l’uomo deve considerarsi innocente fino a una sentenza definitiva.

Le più Lette

Exit mobile version