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Cronaca

Ancona | Scoperta vasta evasione fiscale: sequestrati beni per oltre 6 milioni di euro

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La Guardia di Finanza di Ancona ha concluso un’importante indagine che ha smascherato un sofisticato sistema di evasione fiscale realizzato tramite la creazione di società fittizie in Italia e all’estero. L’operazione ha rivelato un illecito commercio di apparecchiature fotografiche, che ha portato all’evasione di oltre 24,5 milioni di euro in soli quattro anni, di cui 13,5 milioni relativi a imposte dirette, 8 milioni di IRAP e 3 milioni di IVA.

L’indagine, condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Ancona, ha messo in luce un meccanismo complesso ideato da un imprenditore della provincia di Ravenna. Il soggetto aveva creato una rete di imprese dislocate in varie regioni italiane (Marche, Emilia Romagna e Puglia), tutte intestate a prestanome ma riconducibili al medesimo individuo. Le società, costituite con l’unico scopo di operare per un periodo limitato, venivano sistematicamente utilizzate per omettere le dichiarazioni fiscali, consentendo all’imprenditore di importare e vendere prodotti a prezzi molto competitivi.

L’approvvigionamento delle apparecchiature fotografiche proveniva dall’Asia e avveniva tramite società con sede in Lussemburgo, sempre riconducibili allo stesso imprenditore. La merce veniva poi ceduta “cartolarmente” a una serie di aziende che, una volta cessato il loro periodo di attività, venivano sostituite da altre. Questo sistema permetteva di immettere i prodotti nel mercato a prezzi sottocosto, con un grave danno per la concorrenza legale.

L’attività illecita non si limitava alla produzione di documenti falsi: le apparecchiature venivano rivendute sia a grossisti del settore sia direttamente ai consumatori finali attraverso un sito web promozionato sui principali motori di ricerca.

Grazie alle indagini, il Tribunale di Ravenna ha emesso un provvedimento di sequestro preventivo di 6,5 milioni di euro, bloccando quote societarie, disponibilità finanziarie e beni immobili, formalmente intestati a prestanome ma di fatto nella disponibilità dell’imprenditore.

Questo intervento della Guardia di Finanza sottolinea l’impegno costante nel contrasto all’evasione fiscale, una delle principali minacce all’equilibrio economico del Paese. Il sommerso, infatti, mina la concorrenza e consente a chi evade le imposte di ottenere vantaggi illeciti a danno delle imprese che operano correttamente. La vicenda, come previsto dalla legge, vede gli indagati presunti innocenti fino a una eventuale sentenza di condanna definitiva.

Cronaca

Mazara del Vallo (TP) | Arrestato uomo per droga e detenzione di materiale esplosivo

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Lo scorso 25 novembre, un’operazione della Squadra Mobile e del Commissariato di Mazara del Vallo ha portato all’arresto di un uomo di 52 anni, già noto alle forze dell’ordine per precedenti legati agli stupefacenti. L’uomo è stato trovato in possesso di una significativa quantità di cocaina e crack, oltre a materiale esplosivo custodito nella sua abitazione.

L’operazione è il risultato di un’indagine approfondita, avviata dopo segnalazioni che indicavano l’uomo come figura centrale nello spaccio di droga nei quartieri popolari della città. Gli agenti, dopo un periodo di osservazione, hanno fermato il sospettato fuori dalla sua abitazione e successivamente hanno proceduto a una perquisizione domiciliare.

All’interno dell’abitazione sono stati rinvenuti circa 250 grammi di cocaina, 35 grammi di crack, strumenti per il confezionamento della droga e 2000 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività illecita. Oltre alle sostanze stupefacenti, è stato sequestrato un quantitativo significativo di materiale esplosivo, tra cui una miccia artigianale da 550 grammi e 40 petardi di tipo professionale Cobra 6.

A seguito del sequestro e in considerazione della pericolosità del materiale rinvenuto e dei precedenti penali dell’arrestato, il soggetto è stato trasferito in carcere. Il giudice per le indagini preliminari, su richiesta della Procura di Marsala, ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare.

L’intervento si inserisce in una strategia di contrasto allo spaccio di stupefacenti e alla gestione illegale di materiali pericolosi, confermando l’impegno delle autorità nel garantire la sicurezza della comunità mazarese.

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Cronaca

Arezzo | Zona Saione: sospesa per 15 giorni l’attività di un circolo privato

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Il Questore di Arezzo, Maria Luisa Di Lorenzo, ha disposto la sospensione temporanea della licenza per la somministrazione di alimenti e bevande a un circolo privato situato nella zona di Saione. La decisione, in vigore per quindici giorni, è stata adottata in seguito a un controllo congiunto svolto da diverse forze dell’ordine, che hanno riscontrato gravi irregolarità.

Durante l’operazione, condotta dalla Squadra Amministrativa e dalla Squadra Mobile della Questura, con il supporto della Guardia di Finanza e del Nucleo Cinofili, sono state rinvenute sostanze stupefacenti in possesso del presidente del circolo, nascoste sia sulla sua persona sia all’interno dei locali dell’associazione.

Il provvedimento riflette la necessità di tutelare la sicurezza e il benessere dei cittadini, poiché il circolo è stato giudicato un elemento di rischio per l’ordine pubblico. La misura, finalizzata a preservare la moralità e il buon costume, sottolinea l’impegno delle autorità nel contrastare attività che possono costituire un pericolo per la collettività.

L’intervento rappresenta un segnale chiaro contro l’uso improprio di spazi associativi e mira a ristabilire un clima di sicurezza nella zona di Saione.

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Cronaca

Bergamo | Emessi 11 DACUR per contrastare la violenza nei pressi di bar e locali pubblici

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Nel mese di novembre, la Questura di Bergamo ha intensificato le misure per arginare episodi di violenza nelle aree urbane, emettendo 11 provvedimenti di DACUR (Divieto di Accesso ai Centri Urbani), noti come “Daspo Urbano”. Queste disposizioni, volte a prevenire comportamenti pericolosi nei pressi di bar e locali pubblici, hanno coinvolto persone di età compresa tra 16 e 52 anni, responsabili di reati come minacce, risse, lesioni personali e danneggiamenti.

I provvedimenti, con una durata variabile da uno a tre anni, sono stati in alcuni casi accompagnati dall’obbligo di firma. Tra gli episodi più recenti si segnala un grave caso di aggressione compiuto da tre minorenni di Paladina, identificati come autori dell’atto violento avvenuto nelle vicinanze di un bar locale. Per due di questi ragazzi, già con precedenti per reati contro il patrimonio, è stato emesso anche un avviso orale, misura introdotta con il “Decreto Caivano” (D.L. 123/2023), che mira a rafforzare il contrasto alla criminalità minorile.

Questa operazione rappresenta un segnale di fermezza delle autorità, impegnate a garantire la sicurezza e la vivibilità nei centri urbani di Bergamo e provincia. L’obiettivo è dissuadere comportamenti antisociali e rafforzare la tutela dei cittadini frequentatori di locali pubblici.

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