Cronaca
Ancona | Operazione “Fedeltà”: Smantellata Associazione per Delinquere Specializzata in Frodi Fiscali e Manodopera Illegale
Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Ancona hanno portato a termine un’importante operazione di polizia giudiziaria, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona, finalizzata al contrasto delle frodi nel tessuto economico-finanziario e ai più gravi fenomeni di evasione fiscale.
I finanzieri della Tenenza di Fabriano hanno scoperto un’associazione per delinquere composta da cinque persone, tra cui un imprenditore e un consulente del lavoro, coinvolti in un complesso schema criminale volto alla commissione di reati fiscali e tributari. L’operazione, denominata “Fedeltà”, ha svelato meccanismi di frode legati a società cooperative, consorzi e società di capitali che fungevano da “serbatoi di manodopera”, attraverso la costituzione di società fittizie, utilizzando contratti di appalto falsi per somministrare illegalmente manodopera.
Il sistema, basato su cooperative “apri e chiudi” e prestanome, permetteva all’organizzazione di evitare il pagamento di imposte, contributi previdenziali e ritenute fiscali sui lavoratori, ottenendo vantaggi indebiti. Queste società, prive di reale attività, venivano utilizzate per rifatturare servizi a committenti che, grazie a questa rete fraudolenta, riuscivano a ottenere manodopera a basso costo, danneggiando la concorrenza leale sul mercato.
L’indagine ha inoltre rivelato che i proventi delle attività illegali venivano reinvestiti in altre attività economiche o distratti per scopi personali, configurando così i reati di autoriciclaggio e ricettazione.
Alla conclusione dell’indagine, 44 persone fisiche e giuridiche sono state denunciate, con oltre 230 lavoratori irregolari identificati. Le evasioni fiscali e contributive accertate superano i 12 milioni di euro, mentre le fatture false emesse ammontano a più di 16 milioni di euro. Il GIP del Tribunale di Ancona ha disposto l’arresto del principale responsabile, residente a Pisa, e il sequestro di beni e conti correnti per un valore complessivo di 11 milioni di euro.
L’operazione ha coinvolto anche gli ispettori INPS di diverse regioni e l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Perugia, con la collaborazione di reparti della Guardia di Finanza in Marche, Umbria, Toscana, Lombardia e Campania. Le indagini continuano per garantire la tutela dei lavoratori e delle imprese che operano in maniera regolare.