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Cronaca

Ancona | Due Uomini Condannati per Estorsione

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Nelle ultime ore, la Squadra Mobile di Ancona ha arrestato due uomini italiani di quarant’anni, entrambi con precedenti penali. Gli arresti sono avvenuti in seguito a un ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio di Sorveglianza di Ancona, che ha disposto l’esecuzione delle pene da scontare. Il primo uomo deve affrontare una condanna di 6 anni e 4 mesi, mentre il secondo dovrà scontare 7 anni e 4 giorni di reclusione.

Entrambi gli arrestati erano già in regime di affidamento in prova, ma si sono resi responsabili di estorsione aggravata in concorso, reato commesso nel 2015. Le vittime delle loro azioni sono stati soggetti da cui cercavano di recuperare crediti attraverso la minaccia e l’estorsione di beni mobili.

Il primo individuo è stato trovato nel pomeriggio presso la sua abitazione in un quartiere periferico di Ancona, mentre il secondo è stato arrestato a seguito di un’operazione che ha visto coinvolti anche i Vigili del Fuoco, necessari per entrare in casa dopo che l’uomo non rispondeva agli avvisi della Polizia. I due uomini sono stati successivamente trasferiti nel carcere di Montacuto per iniziare a scontare le loro pene.

Cronaca

Viterbo | Tifoso denunciato e allontanato per insulti razzisti

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Un episodio di discriminazione ha avuto luogo lo scorso 22 settembre durante una partita di calcio allo stadio “Enrico Rocchi” di Viterbo, tra l’F.C. Viterbo e il Pomezia Calcio 1957. Un tifoso locale è stato sorpreso mentre rivolgeva insulti razzisti a un giocatore della sua squadra.

Grazie all’intervento della Polizia di Stato, in particolare della DIGOS, è stata avviata un’immediata indagine che ha portato all’identificazione del soggetto responsabile. L’individuo è stato denunciato per violazione della legge contro la discriminazione razziale, come stabilito dalla Legge n. 654 del 1975.

In aggiunta alla denuncia, il Questore di Viterbo ha emesso un provvedimento di D.A.S.P.O. (Divieto di Accedere alle Manifestazioni Sportive) che vieta al tifoso di partecipare a eventi sportivi per un periodo di cinque anni. Questo provvedimento sottolinea l’impegno delle autorità nel combattere la discriminazione e promuovere un ambiente sportivo più inclusivo.

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Cronaca

Verona | Ragazza aggredisce il personale di sicurezza e gli agenti della polizia per nascondere lo spaccio

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Nella notte di sabato, una giovane di diciannove anni è stata arrestata dalla Polizia di Stato dopo aver aggredito l’addetto alla sicurezza di un locale e aver opposto resistenza agli agenti intervenuti.

L’episodio è avvenuto intorno all’una e mezza nel locale “Clab”, dove il personale di sicurezza aveva segnalato una coppia di avventori molesti. Dopo un primo intervento, i due ragazzi, identificati come una ragazza e un ragazzo di 19 anni, sono stati invitati ad allontanarsi dal locale. Circa quaranta minuti dopo, la ragazza è tornata, mostrando un comportamento ancora più aggressivo, culminato in un attacco fisico nei confronti dell’addetto alla sicurezza, durante il quale gli ha morso un dito.

Dopo la segnalazione, gli agenti sono tornati sul posto e hanno trovato la giovane in possesso di un involucro contenente quasi 50 grammi di hashish. Nonostante gli sforzi degli agenti per calmare la situazione, la ragazza ha continuato a manifestare atteggiamenti violenti, colpendo una poliziotta e un altro agente.

A conclusione degli accertamenti, la giovane è stata arrestata per resistenza e violenza a pubblico ufficiale e detenzione di sostanze stupefacenti. È stata anche denunciata per lesioni e sanzionata per ubriachezza molesta. Il giudice ha successivamente convalidato l’arresto, sottolineando che la responsabilità penale sarà accertata solo al termine del processo.

L’incidente mette in luce la problematica della sicurezza nei locali e il rischio che gli operatori di sicurezza e le forze dell’ordine devono affrontare nel gestire situazioni di questo tipo.

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Cronaca

Verona | Uomo arrestato per violazione del divieto di avvicinamento

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Un trentanovenne di origine indiana è stato arrestato dalla Polizia di Stato per aver violato le misure di allontanamento dalla propria abitazione familiare e il divieto di avvicinamento alla moglie, che lo aveva denunciato per maltrattamenti. Nonostante le restrizioni imposte poche ore prima, l’uomo ha fatto ritorno a casa, utilizzando un mazzo di chiavi di cui era in possesso.

Dopo essere entrato nell’abitazione, ha affermato di non voler lasciare la casa. La moglie, spaventata dalla situazione, è riuscita a farlo uscire e ha immediatamente contattato le autorità. Nel giro di poco tempo, gli agenti sono intervenuti e hanno arrestato l’uomo, che è stato trovato a bussare insistentemente alla porta.

Il giudice ha convalidato l’arresto e la responsabilità penale dell’uomo sarà accertata nel corso del giudizio, che seguirà il normale iter legale. Questo episodio sottolinea l’importanza di rispettare le misure di protezione per garantire la sicurezza delle vittime di maltrattamenti.

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