Cronaca
Abbandono illecito di rifiuti: arresti e denunce a Terni grazie ai controlli del Nucleo Carabinieri Forestale
Continua a destare preoccupazione a Terni il fenomeno dell’abbandono illecito di rifiuti, un comportamento che sta compromettendo la salute dell’ambiente e l’estetica della città. Nonostante i numerosi sforzi per sensibilizzare la cittadinanza e le imprese, le operazioni di smaltimento scorretto dei rifiuti continuano a verificarsi. Recentemente, grazie a mirati servizi di pattugliamento e investigazione, il Nucleo Carabinieri Forestale di Terni ha identificato e denunciato i responsabili di diversi casi di abbandono illecito di rifiuti, tra cui materiali pericolosi e di difficile smaltimento.
In uno dei casi più rilevanti, in località La Forca, nei pressi del Parco Villalago, è stato scoperto un cumulo di rifiuti speciali, circa due metri cubi, derivanti da attività edilizia, lasciati in un terreno da un artigiano edile. Il responsabile, un uomo che ha cercato di evitare i costi dello smaltimento corretto, è stato denunciato per violazione delle normative ambientali.
Un altro episodio significativo è avvenuto a Canale di Piediluco, dove sono stati rinvenuti circa dieci metri cubi di rifiuti speciali, tra cui frammenti di eternit e rifiuti indifferenziati. Le indagini hanno portato all’identificazione di un titolare di una ditta di traslochi che, dopo aver svuotato alcuni appartamenti, ha abbandonato il materiale su un terreno. Per cercare di coprire la sua attività illegale, aveva persino fornito ai proprietari un falso documento di trasporto dei rifiuti.
Ulteriori accertamenti hanno portato alla denuncia di altri due responsabili, uno dei quali aveva abbandonato circa tre metri cubi di rifiuti in località Maratta, tra cui documenti e materiali vari, mentre l’altro, titolare di un’officina per la riparazione di biciclette a Larviano, è stato sorpreso a gettare pneumatici e camere d’aria fuori uso in un’area boschiva.
La legge italiana prevede sanzioni severe per chi abbandona rifiuti, sia privati che aziende. Le pene variano da ammende che vanno da mille a diecimila euro, che possono arrivare al doppio nel caso di rifiuti pericolosi, fino a una condanna penale che prevede l’arresto da sei mesi a un anno e sanzioni comprese tra 2.600 e 26.000 euro, se l’abbandono è commesso da un’impresa. Inoltre, chi è ritenuto responsabile di abbandono illecito è obbligato a rimuovere i rifiuti e a smaltirli correttamente, sostenendo anche una sanzione amministrativa.
Questi interventi dei Carabinieri Forestali sono fondamentali per prevenire il degrado ambientale e garantire che la legge venga applicata con fermezza. Il Comune di Terni è stato prontamente coinvolto nelle operazioni, con le dovute segnalazioni per l’emissione delle ordinanze di rimozione. Il fenomeno dell’abbandono di rifiuti rappresenta non solo una violazione delle normative, ma anche un pericolo per la salute pubblica, e le autorità sono determinate a combatterlo con ogni mezzo a disposizione.
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