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Attualità

Una piazza gremita a Roma per la manifestazione sull’Europa: Serra “Siamo un popolo”

Piazza del Popolo a Roma è stata invasa da migliaia di persone per una manifestazione lanciata da Michele Serra a sostegno dell’Europa e dei suoi valori. Secondo gli organizzatori, circa 30.000 persone hanno partecipato, portando con sé bandiere dell’Unione Europea e della Pace, simboli di un’unità che trascende le differenze politiche e sociali. Il cuore della manifestazione è stato l’invocazione di un’Europa più solidale e unita, in un momento storico di incertezze e sfide internazionali.

“Siamo un popolo”, ha esordito Serra dal palco, aprendo l’evento con l’Inno alla gioia, simbolo dell’Unione Europea. Con una forte dichiarazione, il giornalista e scrittore ha sottolineato la necessità di riscoprire l’importanza dei valori europei in un contesto in cui, secondo lui, la bandiera più minacciosa è quella della “carta di credito” rappresentata dalla politica di Donald Trump. Serra ha fatto riferimento ai rifugiati che attraversano il Mediterraneo e agli ucraini impegnati nella resistenza contro l’invasione russa, ricordando che per molti l’Europa rappresenta la salvezza, non un concetto astratto.

La piazza è stata un caleidoscopio di voci e simboli. Tra i partecipanti c’erano anche migliaia di persone che hanno cantato “Bella ciao”, un inno di resistenza, e una delegazione di sindaci con la fascia tricolore, tra cui il primo cittadino di Roma, Roberto Gualtieri. La manifestazione ha visto la partecipazione di tutti i leader del centrosinistra, tranne Giuseppe Conte, ed è stata caratterizzata dallo slogan “Uniti nella diversità”, lo stesso motto del Parlamento europeo.

Elly Schlein, segretaria del Pd, ha partecipato portando con sé una bandiera dell’Europa, suscitando l’applauso dei manifestanti che le hanno dedicato incitamenti. Prima di dirigersi verso il retropalco, ha fatto un giro tra le persone che la salutavano e volevano parlarle.

La manifestazione, che ha visto la partecipazione di numerosi sindaci, associazioni, sindacati, esponenti della cultura e della musica, e tre senatori a vita – Renzo Piano, Liliana Segre ed Elena Cattaneo – è stata lanciata da Serra con l’intento di ribadire l’importanza dell’Europa e dei suoi principi fondanti come giustizia sociale, libertà, e pace. Il giornalista ha voluto evitare simboli di partito, scegliendo come unica bandiera quella dell’Europa, simbolo di unità e speranza per il futuro.

In un clima di pluralismo e di solidarietà, la manifestazione ha voluto affermare con forza l’importanza di un’Europa che sappia restare unita di fronte alle sfide globali, ponendo al centro la difesa della democrazia e dei diritti umani.

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Attualità

Incendio in una discoteca, almeno 50 morti in Macedonia del Nord

Almeno 50 persone sono morte in una discoteca di Kocani, cittadina a circa 100 chilometri da Skopje, dove ieri sera è scoppiato un incendio durante il concerto di una famosa band, come reso noto dall’agenzia statale Mia citando il ministero dell’Interno. La maggior parte dei feriti sono stati trasferiti all’ospedale generale di Kocani, dove continuano a ricevere assistenza medica. Sembra che sul luogo dell’incidente fossero presenti circa 1.500 persone che si erano date appuntamento per assistere al concerto.

Oltre 80 persone gravemente ferite nell’incendio scoppiato la scorsa notte in una discoteca di Kocani, sono state ricoverate presso le cliniche di Skopje, l’ospedale chirurgico cittadino “St. Naum Ohridski” e l’ospedale “8 settembre”. Secondo la stampa locale a far divampare l’incendio sarebbero stati dei fuochi d’artificio che erano stati piazzati nel corso dell’esibizione nel locale del duo hip-hop Dnk.

Secondo quanto reso noto dal ministro dell’Interno della Macedonia del Nord, Pance Toshkovski, è di 51 persone morte e più di 100 ferite il bilancio dell’incendio divampato ieri sera in una discoteca di Kocani. Intanto a causa della tragedia verificatasi, l’Sdsm ha rinviato le elezioni interne al partito per il suo presidente. Le organizzazioni comunali del partito saranno impegnate ad aiutare le persone colpite dall’incendio. L’ospedale Acibadem Sistina ha annunciato che metterà a disposizione tutte le sue risorse per il trasporto e l’accoglienza dei feriti del tragico incidente di Kocani.

– foto IPA Agency –

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Attualità

Ucraina, Zelensky “Inizi cammino pace, bisogna esercitare forti pressioni su Mosca”

“Ho parlato all’incontro dei leader europei affermando che il cammino verso la pace deve iniziare incondizionatamente. E se la Russia non lo vuole, allora bisogna esercitare forti pressioni finché non lo vuole. Mosca capisce una sola lingua”. Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Bisogna parlare “con l’America, con il Presidente Trump, per aiutare a portare la pace più velocemente. Questo può accadere attraverso sanzioni complete, forti pressioni e costringendo la Russia a fare la pace”, ha aggiunto Zelensky.

-Foto Ipa/Agency-

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Attualità

Usa, Trump “Ripristineremo la bilancia della giustizia in America”

“Hanno spiato la mia campagna elettorale e lanciato una bufala dopo l’altra, hanno infranto la legge e io, la mia famiglia, il mio staff e i miei sostenitori siamo stati perseguitati su vasta scala. Hanno perquisito la mia residenza a Mar-a-lago e hanno fatto tutto ciò che era in loro potere per impedirmi di diventare presidente degli Stati Uniti”. Queste le parole del presidente Donald Trump nel corso del suo intervento al Dipartimento di Giustizia.

Nel corso del suo lungo intervento il magnate ha parlato dei suoi problemi con la giustizia, legati, secondo lui, all’amministrazione Biden, accusata di aver fatto di tutto per ostacolare il ritorno di Trump alla Casa Bianca: “Hanno cercato di trasformare l’America in un paese corrotto e del terzo mondo – ha affermato Trump -. Ma alla fine i delinquenti hanno fallito grazie alla libertà, alla giustizia, alla democrazia e al popolo americano. Non potrebbe esserci tradimento più atroce dei valori americani che utilizzare la legge per terrorizzare gli innocenti e premiare i malvagi ed è quello che stavano facendo a un livello mai visto prima”.

Secondo Trump l’ex presidente Joe Biden nel corso della sua amministrazione ha “importato omicidi di immigrati clandestini, spacciatori di droga e predatori di bambini da tutto il mondo, che sono entrati nel nostro paese e intanto loro mettevano sotto processo gli attivisti pro-vita, finiti in prigione per aver cantato inni e preghiere – ha dichiarato Trump – I nostri predecessori hanno trasformato questo Dipartimento di Giustizia nel Dipartimento di Ingiustizia, ma oggi sono qui davanti a voi per annunciare che quei giorni sono finiti e non torneranno mai più”.

Successivamente Trump si è concentrato sulle prossime azioni volte a “rivoluzionare il Dipartimento della Giustizia”: “Insisterò per una piena e completa responsabilità per i torti e gli abusi che si sono verificati – ha aggiunto Trump -. Il popolo americano ci ha dato un mandato in un modo in cui poche persone pensavano fosse possibile, abbiamo vinto in ogni singolo Stato indeciso e abbiamo trionfato con il voto popolare di milioni e milioni di persone. Abbiamo espulso le forze corrotte del nostro governo ed esporremo i loro crimini eclatanti, sarà leggendario. Ripristineremo la bilancia della Giustizia in America e faremo in modo che tali abusi non accadano più nel nostro Paese. È per questo che nel primo giorno di questa nuova amministrazione ho firmato un ordine esecutivo, vietando ogni censura governativa, ordinando la rimozione di un burocrate che ha cospirato per attaccare la libertà di parola e tanti altri valori dell’America”.

Trump ha inoltre ribadito la volontà di schierare per le strade un maggior numero di forze dell’ordine: “Abbiamo creato una nuova task force del Dipartimento di Giustizia e sotto la direzione del direttore dell’FBI Kash Patel stiamo facendo uscire gli agenti dal quartier generale di Washington e li stiamo schierando sulle strade alla ricerca di pericoli e criminali”.

– foto xp6/Italpress –

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