Attualità
In Arabia Saudita al via i colloqui Ucraina-Usa per la pace
Hanno preso il via oggi in Arabia Saudita i colloqui di Gedda, nei quali l’Ucraina ha proposto agli Stati Uniti un piano per un cessate il fuoco parziale con la Russia, un’iniziativa tramite la quale Kiev spera possa riconquistare la Casa Bianca, che chiede concessioni per porre fine alla guerra che dura da tre anni.
I colloqui in Arabia Saudita saranno l’incontro più significativo dopo lo scontro alla Casa Bianca del 28 febbraio. Zelensky, che nel frattempo ha inviato una lettera di scuse a Trump, si è recato nella città di Gedda sul Mar Rosso per incontrare il principe ereditario saudita, ma ha lasciato i colloqui con gli americani a tre dei suoi principali collaboratori. Il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman ha ricevuto ieri sera il presidente ucraino Zelensky presso la corte reale del palazzo Al-Salam a Gedda.
L’agenzia di stampa saudita (SPA) ha affermato che il principe Mohammed bin Salman e Zelensky hanno tenuto una sessione di discussione ufficiale, durante la quale hanno esaminato aspetti delle relazioni bilaterali tra i due paesi e discusso gli ultimi sviluppi e le evoluzioni della crisi ucraina. Il principe ereditario saudita ha sottolineato l’impegno e il sostegno del Regno a tutti gli sforzi e le iniziative internazionali volti a risolvere la crisi e a raggiungere la pace.
A sua volta, il presidente ucraino ha espresso la sua gratitudine all’Arabia Saudita per i suoi sforzi e il ruolo fondamentale nella regione e nel mondo. Il presidente Zelensky ha inoltre espresso la sua gratitudine per il sostegno al principe ereditario saudita e per gli sforzi dell’Arabia Saudita volti a raggiungere la pace in Ucraina.
Il Segretario di Stato americano Marco Rubio è arrivato a capo di una delegazione statunitense per tenere colloqui con l’Ucraina sulla pace. Il Dipartimento di Stato americano aveva precedentemente affermato che Rubio avrebbe incontrato i funzionari sauditi durante la sua permanenza a Gedda, tra il 10 e il 12 marzo, e avrebbe avuto colloqui con la parte ucraina, prima della prevista visita del presidente americano Donald Trump in Arabia Saudita tra qualche settimana.
Il Segretario di Stato americano, che ai colloqui sarà affiancato dal consigliere per la sicurezza nazionale di Trump, Mike Walz, ha affermato che la sospensione degli aiuti all’Ucraina è “qualcosa che spero potremo risolvere” nei colloqui di martedì. “Ci auguriamo che l’incontro sia proficuo e che ci siano buone notizie da comunicare”, ha aggiunto il segretario degli Stati Uniti.
– Foto Ipa Agency –
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Attualità
Ucraina, accordo Usa-Kiev per una tregua immediata di 30 giorni
L’Ucraina ha accolto la proposta di “un cessate il fuoco di 30 giorni”. E’ quanto afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo i colloqui in Arabia Saudita. “La consideriamo positiva – ha sottolineato – siamo pronti a fare questo passo e gli Stati Uniti devono convincere la Russia a farlo. Questo è quello che accettiamo, e, se i russi accettano, il cessate il fuoco sarà effettivo in qualsiasi momento”.
Le parole di Zelensky
“Ho ricevuto un rapporto dalla nostra delegazione sul loro incontro con il team americano in Arabia Saudita. La discussione è durata quasi tutto il giorno ed è stata positiva e costruttiva: i nostri team hanno potuto discutere di molti dettagli importanti. La nostra posizione rimane assolutamente chiara: l’Ucraina ha cercato la pace sin dal primo secondo di questa guerra e vogliamo fare tutto il possibile per ottenerla il prima possibile e in modo affidabile, in modo che la guerra non torni”. Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “In questo incontro con gli americani – aggiunge -, l’Ucraina ha proposto tre punti chiave: silenzio nei cieli, fermando attacchi missilistici, bombe e attacchi con droni a lungo raggio; silenzio in mare; vere misure di rafforzamento della fiducia in tutta questa situazione, in cui la diplomazia è in corso, il che significa principalmente il rilascio di prigionieri di guerra e detenuti, sia militari che civili, e il ritorno dei bambini ucraini che sono stati trasferiti forzatamente in Russia. La parte americana comprende le nostre argomentazioni e considera le nostre proposte”.
E ancora: “Sono grato al presidente Trump per la conversazione costruttiva tra i nostri team. Durante i colloqui di oggi, la parte statunitense ha proposto di fare un primo passo ancora più grande: un cessate il fuoco provvisorio completo di 30 giorni, non solo fermando gli attacchi missilistici, dei droni e delle bombe, non solo nel Mar Nero, ma anche lungo l’intera linea del fronte. L’Ucraina è pronta ad accettare questa proposta: la vediamo come un passo positivo e siamo pronti a intraprenderlo. Ora, spetta agli Stati Uniti convincere la Russia a fare lo stesso. Se la Russia accetta, il cessate il fuoco entrerà in vigore immediatamente”.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
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Critical Medicines Act della Commissione UE, proposta di regolamento in chiave anti-carenze
Riforma degli appalti, nuove regole su aiuti di Stato e misure finanziarie dedicate ai progetti strategici per la produzione di farmaci critici in UE, solidarietà sulle riserve strategiche di medicinali: questi gli ingredienti principali della ricetta stilata dalla Commissione UE nella proposta di Critical Medicines Act adottata rispettando l’impegno formulato da Ursula von der Leyen di un intervento in materia nei primi cento giorni del suo secondo mandato.
Il Critical Medicines Act si aggiunge alla revisione della legislazione farmaceutica europea affrontando le cause economiche e industriali delle carenze di medicinali in linea con i recenti studi della Commissione e con il rapporto strategico della Critical Medicines Alliance, la piattaforma di consultazione partecipata da autorità nazionali, industria farmaceutica, società civile e comunità scientifica, lanciata da Hera (Health Emergency Preparedness and Response) nel 2024 per suggerire possibili strategie. In particolare il documento prevede: una vera riforma delle regole per le gare farmaci includendo i criteri MEAT (offerta economicamente più vantaggiosa) e le gare multi-aggiudicatario insieme a proposte di riforma dei mercati nazionali per far sì che la sicurezza dell’approvvigionamento sia premiata nelle politiche di prezzo e acquisto; maggiore flessibilità degli aiuti di Stato e delle norme IPCEI per supportare gli investimenti degli Stati membri nella produzione di medicinali e principi attivi farmaceutici (API).
Previsto anche un fondo UE dedicato alla produzione di medicinali critici, un collegamento con il futuro Quadro finanziario pluriennale (bilancio UE) e finanziamenti di aiuti regionali più flessibili per sostenere gli investimenti nel settore; sburocratizzazione delle autorizzazioni e dei permessi per nuovi siti di produzione e investimenti mirati; solidarietà UE sulle riserve strategiche, per garantire che in caso di carenza di medicinali. l’accesso dei pazienti ai medicinali abbia la precedenza sull’accumulo di scorte a livello nazionale; maggiori possibilità per la Commissione, in situazioni di crisi, di effettuare appalti congiunti su richiesta degli Stati membri; un riferimento alla necessità di nuove partnership internazionali con paesi terzi per la sicurezza dell’approvvigionamento di medicinali. Ciò dovrebbe essere chiarito come parte della nuova politica commerciale dell’UE che è attualmente in evoluzione a causa della situazione geopolitica.
“L’adozione di questo provvedimento rappresenta una prima risposta concreta ai problemi che hanno iniziato a manifestarsi con chiarezza durante la pandemia e che si sono andati via via sempre più aggravando – ha commentato Stefano Collatina, presidente di Egualia (l’associazione italiana dei produttori di equivalenti, biosimilari e value added medicines) alla vigilia dell’Assemblea privata annuale dell’associazione che si svolgerà domani 12 marzo a Milano con la partecipazione di Guido Bertolaso, assessore al welfare di Regione Lombardia, principale polo industriale e scientifico nazionale per il settore farmaceutico – Ci auguriamo il massimo impegno da parte del Parlamento europeo e del Consiglio nel sostenere una riforma indispensabile per la salute di tutti i cittadini europei. Il Critical Medicines Act promuove il rilancio e la ri-localizzazione della produzione farmaceutica all’interno dell’UE, così da ridurre la dipendenza extra-UE e rafforzare la sicurezza degli approvvigionamenti in tutti i Paesi assieme però, a concrete riforme sulle politiche di prezzo e acquisto dei farmaci essenziali. Ora serve fare presto e rendere operativo il piano prima che sia troppo tardi. Per questo facciamo appello al nostro Governo affinché, in linea con il non – paper firmato dall’Italia assieme altri 10 Stati europei – sostenga e migliori il piano dell’UE e dia risposta a quello che la nostra industria chiede da 5 anni: coordinamento delle politiche economiche, industriali e di salute per assicurare ai nostri pazienti tutti i farmaci critici e necessari per la salute pubblica”.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
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L’Ucraina dice sì a una tregua di 30 giorni
L’Ucraina ha accolto la proposta di “un cessate il fuoco di 30 giorni”. E’ quanto afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo i colloqui in Arabia Saudita. “La consideriamo positiva – ha sottolineato – siamo pronti a fare questo passo e gli Stati Uniti devono convincere la Russia a farlo. Questo è quello che accettiamo, e, se i russi accettano, il cessate il fuoco sarà effettivo in qualsiasi momento”.
“La proposta ucraina per questo incontro con gli americani era composta da tre elementi: cessate il fuoco nei cieli” con lo stop all’uso di missili, bombe, droni a lungo raggio “e cessate il fuoco in mare, nonchè misure per stabilire la fiducia in questo processo, prima di tutto il rilascio dei prigionieri”, ha affermato Zelensky dopo l’incontro di Gedda.
Le due parti hanno inoltre concordato di concludere un accordo sui minerali rari “il prima possibile” per espandere l’economia ucraina e garantire la sicurezza a lungo termine del Paese.
-foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
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