Attualità
CDP rinnova l’alleanza con Regioni e Finanziarie per i territori
Promuovere la crescita dei territori attraverso la definizione di un percorso condiviso e l’individuazione di nuove iniziative e strumenti a beneficio di tutto il Paese. Questi i temi che hanno guidato “Oggi, per l’Italia del futuro: 3° Incontro Annuale per lo sviluppo sostenibile delle Regioni”, la nuova edizione dell’appuntamento organizzato da Cassa Depositi e Prestiti (CDP) insieme alla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e all’Associazione Nazionale delle Finanziarie Regionali (ANFIR).
L’evento nasce per rafforzare il dialogo tra CDP e gli attori istituzionali creando sinergie tra le amministrazioni e il mondo finanziario e quest’anno ha visto la partecipazione di oltre 100 rappresentanti del sistema regionale intervenuti ai quattro tavoli di confronto organizzati presso la sede di Cassa Depositi e Prestiti. Il dialogo si è concentrato sulle soluzioni per ottimizzare la capacità di spesa degli enti, migliorare l’accesso al credito per le PMI locali e favorire la realizzazione di infrastrutture sociali con impatti positivi sul tessuto urbano e sull’ambiente.
La giornata ha visto la partecipazione del Presidente di Cassa Depositi e Prestiti, Giovanni Gorno Tempini, dell’Amministratore Delegato di CDP, Dario Scannapieco, del Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Massimiliano Fedriga, e del Presidente dell’ANFIR, Michele Vietti. L’incontro è stato l’occasione, oltre che per rinnovare l’alleanza tra le parti, anche per fare il punto sui risultati della collaborazione tra Cassa Depositi e Prestiti, Istituzioni locali e forze economiche del territorio. Guardando al triennio 2022-2024, CDP ha mobilitato 1,5 miliardi a favore di Regioni, Province Autonome, Società partecipate dalle Regioni e programmi dedicati alle imprese sviluppati in collaborazione con le Finanziarie regionali. In particolare, più di mezzo miliardo è stato destinato al settore delle infrastrutture con focus sulle reti di trasporto, sulla mobilità sostenibile e sulle energie rinnovabili. Alle risorse destinate ai nuovi investimenti, si aggiungono le operazioni di rifinanziamento di debiti pregressi delle Regioni con il Ministero dell’Economia e delle Finanze che, tra il 2022 e il 2024, hanno raggiunto un ammontare complessivo pari a 2,5 miliardi, generando risparmi per circa 400 milioni.
In sinergia con le Finanziarie regionali CDP ha inoltre proseguito il lavoro di promozione di strumenti di finanza innovativa, come i Basket Bond, volti a facilitare l’accesso al credito delle Piccole e medie imprese locali: negli ultimi tre anni i Basket Bond Regionali, che beneficiano di garanzia pubblica, hanno attivato in totale risorse per oltre 142 milioni e finanziato 55 PMI. La vicinanza al territorio attraverso il rafforzamento dell’attività di gestione dei fondi a disposizione delle Regioni, il potenziamento delle rete di professionisti presenti a livello locale e la creazione di Hub macroregionali con una forte focalizzazione sui servizi di advisory è anche al centro del Piano Strategico 2025-2027 di CDP.
Il Presidente di Cassa Depositi e Prestiti, Giovanni Gorno Tempini, ha dichiarato: “Le Regioni e le Province autonome sono un pilastro dell’architettura istituzionale italiana e insieme alle Finanziarie regionali rappresentano uno dei principali riferimenti sul territorio sia per intercettare le esigenze delle comunità locali sia per costruire solidi percorsi di crescita. Lo scenario attuale è caratterizzato da trasformazioni epocali che rendono ancora più strategico il ruolo delle Amministrazioni regionali nel garantire servizi pubblici essenziali e infrastrutture adeguate. Per queste ragioni la collaborazione con le istituzioni del territorio assume oggi una nuova centralità per CDP”.
L’Amministratore Delegato di CDP, Dario Scannapieco, ha commentato: “Il dialogo con le istituzioni e gli attori del sistema regionale è tra gli obiettivi principali di CDP sul territorio e gli incontri che annualmente si organizzano con la Conferenza delle Regioni e l’ANFIR sono un’occasione preziosa per consolidare progetti e valutare nuove opportunità. Cassa Depositi e Prestiti in qualità di banca promozionale per lo sviluppo ha nella sua mission l’impegno per la piena valorizzazione delle potenzialità che contraddistinguono le comunità locali. Con il nuovo Piano Strategico ci impegniamo ad arricchire ulteriormente il nostro sostegno per rispondere al meglio alle sfide dei territori e del Paese”.
Il Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Massimiliano Fedriga, ha evidenziato: “Il Piano strategico realizzato da Cassa Depositi e Prestiti rappresenta una leva importante per le Regioni e le Province autonome in quanto incentiva lo sviluppo delle infrastrutture, delle reti di trasporto, della mobilità sostenibile e delle energie rinnovabili. Ma, soprattutto favorisce l’accesso al credito per le tante piccole e medie imprese che rappresentano le unicità e il tessuto economico principale dei nostri territori. Il dialogo costante con Cassa Depositi e Prestiti l’Associazione Nazionale delle Finanziarie Regionali (ANFIR), consente alle Regioni di pianificare misure di sviluppo che guardano alle sfide del futuro”.
Il Presidente dell’ANFIR, Michele Vietti, ha detto: “Le Finanziarie regionali sono un elemento chiave per il supporto alle imprese e per la crescita economica dei territori. Oggi, la collaborazione con Cassa Depositi e Prestiti e con la Conferenza delle Regioni assume un ruolo fondamentale per rafforzare le sinergie tra pubblico e privato, e per ottimizzare l’impiego delle risorse disponibili a favore delle comunità locali. L’alleanza con CDP ha permesso di attivare progetti di grande impatto, come i Basket Bond, che hanno favorito l’accesso al credito per le PMI locali. L’obiettivo è ora continuare su questa strada, innovando gli strumenti finanziari e promuovendo una riforma dello status giuridico delle Finanziarie regionali, che consenta a queste ultime di operare con maggiore efficienza, rispondendo meglio alle esigenze del mercato e alle sfide di sviluppo del Paese”.
-foto ufficio stampa Cdp –
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Attualità
Carceri italiane al collasso: sovraffollamento al 132%
Le carceri italiane sono sempre più sovraffollate, con numeri allarmanti che evidenziano una situazione critica. Secondo i dati del Garante, l’istituto penitenziario con il più alto indice di sovraffollamento è Milano San Vittore (218,09%), seguito da Foggia (208,36%), Brescia Canton Mombello (202,75%) e Taranto (198,55%).
A livello regionale, le condizioni peggiori si registrano in Puglia (169,17%), Molise (153,20%), Lombardia (152,42%), Veneto (150,46%), Friuli Venezia Giulia (148,42%) e Lazio (141,42%). Il Garante sottolinea come questi dati siano determinati dal divario tra il numero di detenuti presenti e i posti effettivamente disponibili.
L’aumento dell’indice di affollamento ha avuto un picco nel 2023 e continua a crescere nel 2024 e nel 2025. La situazione richiama alla memoria la condanna inflitta all’Italia dalla Corte europea dei diritti dell’uomo nel 2013, quando il sovraffollamento era al 139,67%. Nonostante le riforme che avevano abbassato l’indice al 131%, oggi il problema si è ripresentato con una popolazione carceraria salita a 62.130 detenuti e un tasso di sovraffollamento pari al 132,50%.
L’emergenza nelle carceri italiane è ormai un problema strutturale che richiede interventi urgenti per garantire condizioni di detenzione dignitose e conformi ai diritti umani.
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Attualità
Rara malattia oculare: due fratelli operati con un intervento all’avanguardia a Torino
Due Fratelli Operati con Successo per una Rara Malattia Oculare: Un Intervento Innovativo al Molinette di Torino
Due fratelli, di 17 e 24 anni, affetti da una rara malattia genetica che causava l’assenza dell’iride e gravi problemi visivi, sono stati sottoposti con successo a un delicatissimo intervento chirurgico nella stessa giornata, presso l’ospedale Molinette della Città della Salute e della Scienza di Torino. La loro condizione, che coinvolge anche la madre e altri familiari, ha causato la perdita dell’iride, la cataratta giovanile e un glaucoma progressivo che metteva a rischio irreversibile la loro vista. Per prevenire il peggioramento, il professor Michele Reibaldi, Direttore della Clinica Universitaria di Oculistica, insieme alla sua équipe, ha deciso di operare entrambi i fratelli nello stesso giorno, trattando entrambi gli occhi di ciascuno.
Un Intervento Multidisciplinare e Innovativo
L’intervento è stato un’operazione complessa e all’avanguardia, che ha affrontato tre patologie oculari. Il glaucoma, che nonostante la terapia medica stava progredendo, è stato trattato con l’impianto di un dispositivo mininvasivo in grado di ridurre la pressione oculare e fermare la perdita di visione. Inoltre, è stata rimossa la cataratta giovanile e impiantato un cristallino artificiale. Infine, è stata inserita un’iride artificiale di ultima generazione, permettendo ai fratelli di scegliere per la prima volta il colore dei propri occhi. Il fratello ha optato per una tonalità verde, mentre la sorella ha scelto il marrone scuro.


Nuovi Occhi, Nuova Vita
L’intervento non solo ha migliorato sensibilmente la loro vista, ma ha anche dato loro una nuova opportunità di vita, con la possibilità di preservare la vista nel lungo periodo. I due fratelli possono ora guardare il mondo con occhi nuovi, in un cambiamento che va ben oltre l’aspetto fisico.
Le Parole delle Autorità
“Un intervento all’avanguardia che dimostra ancora una volta l’eccellenza delle professionalità e delle tecnologie della Città della Salute e della Scienza. La nostra Azienda è un DEA di terzo livello e compete con le migliori realtà sanitarie europee,” ha dichiarato il Commissario Thomas Schael.”Un plauso ai professionisti della Città della Salute e della Scienza per un intervento così complesso e rischioso. Auguro ai due fratelli di vedere la vita e il mondo con occhi nuovi,” ha commentato l’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Federico Riboldi.
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Attualità
Sciopero dei trasporti pubblici: il 1° aprile stop di 24 ore
Dopo lo sciopero dell’8 marzo che ha coinvolto treni e aerei, il prossimo martedì 1° aprile il trasporto pubblico locale subirà un nuovo blocco di 24 ore. Le principali organizzazioni sindacali di settore, tra cui Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna, hanno annunciato l’astensione dal lavoro in seguito all’esito negativo della trattativa ministeriale sul rinnovo del contratto nazionale.
I sindacati sottolineano la necessità di garantire ai lavoratori del trasporto pubblico locale il rinnovo del contratto, denunciando il mancato rispetto delle intese già sottoscritte. “Le lavoratrici e i lavoratori del settore meritano il rinnovo del contratto nazionale”, affermano in un comunicato unitario.
Le organizzazioni sindacali lamentano l’assenza di risposte concrete da parte delle aziende e delle istituzioni, sottolineando che gli accordi devono essere rispettati senza ulteriori rinvii o condizioni. “Continuiamo a rivendicare la piena validità e operatività degli accordi già siglati”, dichiarano i rappresentanti dei lavoratori, aggiungendo che il mancato adempimento degli impegni alimenta una fase di mobilitazione destinata a proseguire fino a quando non arriveranno soluzioni concrete.
Lo sciopero potrebbe causare disagi significativi alla mobilità cittadina, con possibili ripercussioni per pendolari e studenti che quotidianamente utilizzano i mezzi pubblici per gli spostamenti.
Nei prossimi giorni saranno rese note le eventuali fasce di garanzia e i servizi minimi essenziali che verranno garantiti durante la giornata di protesta.
Resta alta l’attenzione sulla vertenza, che potrebbe portare a ulteriori azioni di protesta qualora non si registrassero avanzamenti concreti nel rinnovo del contratto collettivo.
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