Cronaca
Borghetto Santo Spirito: Arrestato un giovane per spaccio di droga, trovata sostanza stupefacente e materiale per confezionamento
I Carabinieri della Stazione di Borghetto Santo Spirito hanno arrestato un ventiseienne residente nel ponente ligure, accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione è avvenuta nel tardo pomeriggio del 28 febbraio, durante uno dei frequenti servizi di controllo del territorio che i militari svolgono per garantire la sicurezza.
Il giovane, a bordo di una vettura di colore argento, è stato fermato in Via Marexiano. All’apertura del finestrino, i Carabinieri hanno subito avvertito un forte odore di stupefacente e notato il nervosismo dell’individuo, sospettando che stesse trasportando sostanze illegali. Per questo motivo, è stato deciso di procedere con una perquisizione approfondita.
Durante il controllo, sono stati rinvenuti circa 88 grammi di hashish e 105 grammi di marijuana, nascosti all’interno di una busta in cellophane posizionata sul sedile anteriore lato passeggero. Inoltre, gli investigatori hanno trovato 60 euro, probabilmente derivanti dall’attività di spaccio, un coltello a serramanico, una pistola giocattolo priva del tappo rosso, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento della droga.
Il giovane è stato arrestato in flagranza di reato e portato in caserma, dove sono proseguite le indagini. L’operazione dimostra l’efficacia dei controlli sul territorio da parte dei Carabinieri, sempre attenti nel contrastare il traffico di stupefacenti e garantire la sicurezza della comunità.
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Cronaca
Dramma a Bari: crolla palazzina, in corso le ricerche di un’anziana signora. Video
Crollo di una palazzina a Bari: vigili del fuoco in azione per salvare un’anziana dispersa
Bari, un drammatico crollo ha interessato una palazzina di 5 piani in via De Amici. L’incidente è avvenuto intorno alle 19.00, e da quel momento i vigili del fuoco sono stati mobilitati per gestire la situazione.
Un team specializzato, composto da USAR, unità cinofile e droni, è attualmente al lavoro per cercare di rintracciare un’anziana signora segnalata come possibile dispersa. Le operazioni di ricerca sono complesse e richiedono grande attenzione, poiché i soccorritori stanno setacciando le macerie con cautela.
Il focus dell’intervento è proprio sulla ricerca di questa signora, che potrebbe trovarsi sotto i detriti. I vigili del fuoco stanno facendo tutto il possibile per garantire la sua sicurezza e il suo recupero.
Aggiornamento delle 21.13 – La palazzina, dalle prime informazioni raccolte, sarebbe stata evacuata da tempo e perciò disabitata. Evacuate e portate al sicuro le persone bloccate negli edifici limitrofi, l’impegno dei vigili del fuoco è concentrato nell’operazione di ricerca.
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Cronaca
Scandalo a Milano: arresti e sequestri per droghe, prostituzione e riciclaggio al centro di una gintoneria
Un’inchiesta che ha preso avvio dalle analisi di fonti aperte, tra cui l’account social New_bullshitginto della Gintoneria di via Napo Torriani a Milano, ha portato all’arresto di tre persone: Davide Lacerenza, Stefania Nobile e Davide Ariganello, detto “Righello”. Le indagini hanno rivelato prove di consumo di droga e la presenza di escort all’interno del locale. Tuttavia, i dettagli emersi hanno scosso ben oltre l’ambito del semplice consumo di sostanze stupefacenti, portando a un quadro di illeciti ben più ampio.
Le indagini hanno svelato un giro di affari che ha incluso 80 milioni di euro portati in Albania con una Lamborghini e una rete di poliziotti che scambiavano informazioni con prostitute in cambio di favori sessuali. Tra gli altri elementi emersi, sono state individuate anche escort minorenni. Stefania Nobile, figlia della celebre Wanna Marchi, aveva il compito di gestire i conti del locale, coordinando alcol, prostituzione e cocaina, ma non è accusata direttamente di spaccio. È però indagata per autoriciclaggio in relazione a un viaggio in Albania con la madre.
Nel corso delle indagini, sono emerse dichiarazioni scioccanti, come quelle di Wanna Marchi, che, pur criticando le attività illecite legate alla Gintoneria, non ha mancato di vantarsi degli incassi derivanti dall’attività. “Grazie ai profitti, giravamo in Lamborghini e bevevamo champagne”, ha dichiarato, spiegando come fosse possibile permettersi un’auto da 250mila euro nonostante le precedenti condanne per truffa. Lacerenza stesso, in una telefonata intercettata, avrebbe dichiarato senza remore: “Io sono un drogato, pippo la cocaina, e tutte le pu***ne che stanno con me o sono già drogate o le faccio iniziare a pippare io”.
Secondo i pubblici ministeri, Lacerenza e “Righello” erano responsabili dell’approvvigionamento di cocaina per i clienti del locale, nascondendola direttamente all’interno della Gintoneria. Le intercettazioni hanno rivelato anche episodi drammatici, come quello in cui una delle donne coinvolte nell’attività avrebbe assunto cocaina, finendo in gravi condizioni con sanguinamento.
Martedì mattina, la Guardia di Finanza ha eseguito un blitz che ha portato al sequestro del locale, insieme alla “filiale” non ufficiale La Malmaison. Durante l’operazione, è stato trovato un piatto contenente cocaina, probabilmente residuo dell’ultima serata. Inoltre, sono stati sequestrati circa 900mila euro, ritenuti proventi di autoriciclaggio, con accuse che spaziano dal favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione alla detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. L’inchiesta, che ha messo in luce un complesso sistema di illegalità e riciclaggio, continua a suscitare grande attenzione e preoccupazione, con l’auspicio che si possano ottenere risposte definitive per fermare questi crimini.
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Cronaca
Un caso irrisolto dopo oltre quarant’anni: la strage di Ustica e la richiesta di archiviazione
La strage di Ustica, avvenuta il 27 giugno 1980, continua a rappresentare uno dei capitoli più oscuri della storia italiana. La richiesta di archiviazione avanzata dalla procura di Roma per l’inchiesta sul DC-9 Itavia, precipitato nel mar Tirreno con a bordo 81 persone, riaccende il dibattito su una tragedia che ha lasciato cicatrici profonde nelle famiglie delle vittime. Nonostante le indagini siano iniziate nel 2008, dopo le dichiarazioni dell’ex presidente Francesco Cossiga e un esposto presentato nel 2022, i risultati sono tutt’altro che soddisfacenti.
Le Indagini e le Difficoltà di Collaborazione Internazionale
Gli inquirenti hanno cercato di fare luce sulla vicenda attraverso rogatorie internazionali, coinvolgendo paesi come Francia e Stati Uniti. Tuttavia, la mancanza di trasparenza e la scarsa collaborazione da parte di questi stati hanno ostacolato il progresso delle indagini. Le testimonianze raccolte non hanno fornito elementi sufficienti per identificare i responsabili dell’abbattimento dell’aereo, e la procura ha escluso la pista della bomba a bordo, mantenendo viva l’ipotesi di una battaglia aerea. Questo scenario, purtroppo, sembra destinato a rimanere senza colpevoli.
Le Reazioni delle Famiglie e delle Istituzioni
La richiesta di archiviazione ha suscitato forti reazioni di dolore e delusione tra i familiari delle vittime. Daria Bonfietti, presidente dell’Associazione parenti delle vittime, ha espresso il suo rammarico per la mancanza di giustizia, sottolineando che la collaborazione degli stati amici e alleati è fondamentale per arrivare alla verità. Anche il senatore Walter Verini ha commentato la situazione, evidenziando che, nonostante la richiesta di archiviazione, è ormai chiaro cosa sia accaduto quella notte nel cielo di Ustica. La mancanza di un timbro ufficiale da parte dei paesi coinvolti continua a rappresentare un ostacolo insormontabile per la verità.
Un Futuro Incerto per la Verità sulla Strage di Ustica
Le famiglie delle vittime non intendono arrendersi e continueranno a lottare per ottenere giustizia. La richiesta di archiviazione, sebbene rappresenti una brutta notizia, non segna la fine della loro battaglia. La speranza è che il governo italiano possa intraprendere nuove iniziative per ottenere la collaborazione necessaria da parte degli alleati, affinché si possa finalmente fare chiarezza su una delle pagine più buie della storia italiana. La dignità nazionale e la ricerca della verità per le vittime della strage di Ustica devono rimanere una priorità per il nostro paese.
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