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Cronaca

BOLOGNA Ketamina nascosta nei fusilli arrestati due italiani a Bologna

Bologna – La Polizia di Stato di Bologna ha arrestato due cittadini italiani che trasportavano oltre 2 kg di ketamina, occultata all’interno di alcune confezioni di pasta, nel tentativo di eludere i controlli.

L’operazione è il risultato di un’attività investigativa condotta dalla IV Sezione – Contrasto Crimine Diffuso della Squadra Mobile, finalizzata alla repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti nella zona Bolognina. Le indagini, scaturite da segnalazioni e approfondimenti sul mercato locale delle droghe sintetiche, hanno portato all’individuazione di un veicolo sospetto, monitorato e pedinato nella serata di sabato fino a Via Gobetti, dove è stato fermato dagli agenti.

A bordo dell’auto si trovavano due uomini, entrambi residenti a Bologna, nati nel 1979 e nel 1980, uno dei quali con precedenti per reati legati agli stupefacenti, al patrimonio e all’invasione di edifici. Il primo controllo non ha portato al ritrovamento immediato di sostanze illecite, ma la perquisizione approfondita ha permesso di scoprire la droga abilmente nascosta in confezioni di fusilli. Il metodo di occultamento era sofisticato: uno strato superficiale di pasta nascondeva due buste termosaldate contenenti cristalli bianchi di ketamina.

Le analisi effettuate dal Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica hanno confermato la presenza di 2008,32 grammi di ketamina e 3,19 grammi di MDMA. Nel baule dell’auto sono stati rinvenuti anche strumenti per il confezionamento della droga, mentre nella perquisizione domiciliare di uno degli arrestati sono stati sequestrati 13.000 euro in contanti.

Entrambi i soggetti sono stati arrestati per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, con l’aggravante dell’ingente quantità, e condotti presso la Casa Circondariale di Bologna in attesa dell’udienza di convalida.

La ketamina, nota anche come “Vitamina K”, è una delle droghe sintetiche più pericolose. I suoi effetti variano da euforia e rilassamento fino a stati di dissociazione mente-corpo, allucinazioni e perdita di coscienza, motivo per cui è anche considerata una possibile droga dello stupro. A Bologna il mercato di questa sostanza non è particolarmente diffuso, ma viene solitamente acquistata online con spedizioni tramite corriere, a prezzi che oscillano tra i 20 e i 55 euro al grammo.

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Cronaca

Dramma a Bari: crolla palazzina, in corso le ricerche di un’anziana signora. Video

Crollo di una palazzina a Bari: vigili del fuoco in azione per salvare un’anziana dispersa

Bari, un drammatico crollo ha interessato una palazzina di 5 piani in via De Amici. L’incidente è avvenuto intorno alle 19.00, e da quel momento i vigili del fuoco sono stati mobilitati per gestire la situazione.

Un team specializzato, composto da USAR, unità cinofile e droni, è attualmente al lavoro per cercare di rintracciare un’anziana signora segnalata come possibile dispersa. Le operazioni di ricerca sono complesse e richiedono grande attenzione, poiché i soccorritori stanno setacciando le macerie con cautela.

Il focus dell’intervento è proprio sulla ricerca di questa signora, che potrebbe trovarsi sotto i detriti. I vigili del fuoco stanno facendo tutto il possibile per garantire la sua sicurezza e il suo recupero.

Aggiornamento delle 21.13 – La palazzina, dalle prime informazioni raccolte, sarebbe stata evacuata da tempo e perciò disabitata. Evacuate e portate al sicuro le persone bloccate negli edifici limitrofi, l’impegno dei vigili del fuoco è concentrato nell’operazione di ricerca.

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Cronaca

Borghetto Santo Spirito: Arrestato un giovane per spaccio di droga, trovata sostanza stupefacente e materiale per confezionamento

I Carabinieri della Stazione di Borghetto Santo Spirito hanno arrestato un ventiseienne residente nel ponente ligure, accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione è avvenuta nel tardo pomeriggio del 28 febbraio, durante uno dei frequenti servizi di controllo del territorio che i militari svolgono per garantire la sicurezza.

Il giovane, a bordo di una vettura di colore argento, è stato fermato in Via Marexiano. All’apertura del finestrino, i Carabinieri hanno subito avvertito un forte odore di stupefacente e notato il nervosismo dell’individuo, sospettando che stesse trasportando sostanze illegali. Per questo motivo, è stato deciso di procedere con una perquisizione approfondita.

Durante il controllo, sono stati rinvenuti circa 88 grammi di hashish e 105 grammi di marijuana, nascosti all’interno di una busta in cellophane posizionata sul sedile anteriore lato passeggero. Inoltre, gli investigatori hanno trovato 60 euro, probabilmente derivanti dall’attività di spaccio, un coltello a serramanico, una pistola giocattolo priva del tappo rosso, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento della droga.

Il giovane è stato arrestato in flagranza di reato e portato in caserma, dove sono proseguite le indagini. L’operazione dimostra l’efficacia dei controlli sul territorio da parte dei Carabinieri, sempre attenti nel contrastare il traffico di stupefacenti e garantire la sicurezza della comunità.

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Cronaca

Scandalo a Milano: arresti e sequestri per droghe, prostituzione e riciclaggio al centro di una gintoneria

Un’inchiesta che ha preso avvio dalle analisi di fonti aperte, tra cui l’account social New_bullshitginto della Gintoneria di via Napo Torriani a Milano, ha portato all’arresto di tre persone: Davide Lacerenza, Stefania Nobile e Davide Ariganello, detto “Righello”. Le indagini hanno rivelato prove di consumo di droga e la presenza di escort all’interno del locale. Tuttavia, i dettagli emersi hanno scosso ben oltre l’ambito del semplice consumo di sostanze stupefacenti, portando a un quadro di illeciti ben più ampio.

Le indagini hanno svelato un giro di affari che ha incluso 80 milioni di euro portati in Albania con una Lamborghini e una rete di poliziotti che scambiavano informazioni con prostitute in cambio di favori sessuali. Tra gli altri elementi emersi, sono state individuate anche escort minorenni. Stefania Nobile, figlia della celebre Wanna Marchi, aveva il compito di gestire i conti del locale, coordinando alcol, prostituzione e cocaina, ma non è accusata direttamente di spaccio. È però indagata per autoriciclaggio in relazione a un viaggio in Albania con la madre.

Nel corso delle indagini, sono emerse dichiarazioni scioccanti, come quelle di Wanna Marchi, che, pur criticando le attività illecite legate alla Gintoneria, non ha mancato di vantarsi degli incassi derivanti dall’attività. “Grazie ai profitti, giravamo in Lamborghini e bevevamo champagne”, ha dichiarato, spiegando come fosse possibile permettersi un’auto da 250mila euro nonostante le precedenti condanne per truffa. Lacerenza stesso, in una telefonata intercettata, avrebbe dichiarato senza remore: “Io sono un drogato, pippo la cocaina, e tutte le pu***ne che stanno con me o sono già drogate o le faccio iniziare a pippare io”.

Secondo i pubblici ministeri, Lacerenza e “Righello” erano responsabili dell’approvvigionamento di cocaina per i clienti del locale, nascondendola direttamente all’interno della Gintoneria. Le intercettazioni hanno rivelato anche episodi drammatici, come quello in cui una delle donne coinvolte nell’attività avrebbe assunto cocaina, finendo in gravi condizioni con sanguinamento.

Martedì mattina, la Guardia di Finanza ha eseguito un blitz che ha portato al sequestro del locale, insieme alla “filiale” non ufficiale La Malmaison. Durante l’operazione, è stato trovato un piatto contenente cocaina, probabilmente residuo dell’ultima serata. Inoltre, sono stati sequestrati circa 900mila euro, ritenuti proventi di autoriciclaggio, con accuse che spaziano dal favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione alla detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. L’inchiesta, che ha messo in luce un complesso sistema di illegalità e riciclaggio, continua a suscitare grande attenzione e preoccupazione, con l’auspicio che si possano ottenere risposte definitive per fermare questi crimini.

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