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Tecnologia

NVIDIA GeForce RTX 5090: La rivoluzione dell’Intelligenza Artificiale nel gaming e nelle performance GPU

La NVIDIA RTX 5090 è la nuova punta di diamante delle schede video, una vera e propria rivoluzione nel mondo dell’hardware, dove l’intelligenza artificiale sta ormai guidando il progresso. La RTX 5090, grazie alla sua architettura Blackwell e alla sua potenza, ha dimostrato notevoli miglioramenti rispetto alla sua predecessora, la RTX 4090, con un incremento delle prestazioni del 31% in modalità raster, e aumenti ancora più significativi quando si attivano tecnologie come DLSS 4 e Multi Frame Generation.

La nuova scheda è stata progettata per affrontare le sfide sempre più complesse del gaming moderno, come il Ray Tracing e il Path Tracing. Grazie all’integrazione dei Tensor Core di quinta generazione, la RTX 5090 offre prestazioni mai viste prima, raggiungendo risultati che prima erano inimmaginabili. La capacità di gestire giochi come Cyberpunk 2077 in 4K con Ray Tracing attivo, raggiungendo i 156 fps (contro i 118 fps della RTX 4090), è solo uno degli esempi di come questa scheda possa dominare.

La potenza è resa ancora più evidente con l’inclusione di tecnologie come i Neural Shaders, che ottimizzano l’efficienza grafica, e il DLSS 4 che utilizza il modello Transformer, una grande innovazione rispetto ai precedenti modelli di IA. Questa nuova generazione di DLSS migliora la qualità dell’immagine, riducendo artefatti e migliorando dettagli come riflessi e illuminazione globale, ma offre anche aumenti spettacolari nel frame rate grazie al Multi Frame Generation.

La RTX 5090 non è solo potente, ma anche più compatta, grazie a un design che ottimizza il raffreddamento e riduce le dimensioni, rendendola compatibile anche con case più piccoli, senza compromettere la dissipazione del calore. Nonostante il maggiore assorbimento energetico rispetto alla 4090, con valori di picco che arrivano fino a 568W, le prestazioni sono eccezionali, anche nei test professionali come con Blender o nella generazione di immagini in ambito IA.

In sintesi, la RTX 5090 si propone come la scelta ideale per chi non si accontenta delle prestazioni attuali e vuole un’esperienza di gioco e lavoro professionale al massimo livello. Il suo prezzo, di 2389 euro, la rende una scheda destinata a un pubblico di appassionati e professionisti, più che a un pubblico di gamer casuali. Se siete alla ricerca della migliore GPU attualmente disponibile per gaming avanzato, lavori con grafica e AI, la RTX 5090 è senza dubbio la scelta da fare.

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Accordo Agid-CDP per progetti di Intelligenza Artificiale per la Pubblica Amministrazione

Favorire i programmi di investimento in infrastrutture sociali e sostenibili abilitati dall’utilizzo dell‘Intelligenza Artificiale (IA) da parte della Pubblica Amministrazione. Questo l’obiettivo del protocollo d’intesa firmato dall‘Agenzia per l’Italia Digitale e da Cassa Depositi e Prestiti. L’accordo, che si inserisce all’interno degli obiettivi previsti dal Piano Triennale per l’informatica nella PA 2024-2026, si è completato con la realizzazione di un questionario indirizzato ai Responsabili per la Transizione al Digitale delle amministrazioni centrali e ai responsabili delle società private di carattere nazionale che gestiscono servizi pubblici.

Il censimento, che ha permesso di raccogliere informazioni sulle soluzioni e progetti di IA e sulle banche dati strategiche per lo sviluppo di un piano di investimenti, con particolare attenzione a quelli che avranno impatti diretti sui cittadini e sui territori, è stato realizzato grazie al servizio di consulenza garantito da CDP con le risorse messe a disposizione dall’Unione Europea, nell’ambito del Programma InvestEU, e dalla stessa Cassa Depositi e Prestiti. In sintesi, la ricognizione, compiuta da AgID con il supporto di CDP nel suo ruolo di Advisory Partner della Commissione Europea, ha evidenziato come l’Intelligenza Artificiale abbia un potenziale rilevante in termini di impatto sia sui processi interni sia sui servizi verso l’esterno, con un rilevante effetto positivo sulle infrastrutture sociali e sostenibili.

Tuttavia, nonostante le Amministrazioni intervistate abbiano mostrato impegno nell’effettiva applicazione di questa tecnologia emergente, si evince la necessità di accompagnarle in un percorso di adozione più efficace e a lungo termine che consenta di ottenere effetti tangibili e positivi sul territorio e sui cittadini. L’esito della ricognizione effettuata, infine, è risultato utile a comprendere lo stato dell’arte, identificare casi virtuosi e sostenere azioni di indirizzo di successivi investimenti.

– foto IPA Agency –

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Tecnologia

Mase, insediato tavolo Ecodesign per valorizzare innovazione

Si è insediato oggi presso il Mase il Tavolo Ecodesign, istituito nell’ambito della Strategia nazionale per l’economia circolare per rafforzare le politiche di progettazione sostenibile.

Un passaggio chiave per l’Italia, che punta a orientare in modo proattivo le scelte comunitarie e a valorizzare le innovazioni già avviate nel sistema industriale nazionale, senza penalizzare le filiere produttive e della ricerca.

Il Tavolo, che riunisce istituzioni, enti di ricerca e associazioni industriali, supporterà l’attuazione del Regolamento (UE) 2024/1781 che introduce regole per rendere i prodotti più ecologici e ridurre il loro impatto ambientale. Tra le novità, il passaporto digitale di prodotto, che non sarà solo un sistema di controllo, ma anche un modo per rendere i prodotti europei piu’ competitivi. “Questo strumento potrà avere un impatto positivo in molti settori, ad esempio nel settore del tessile e della moda, aiutando a contrastare il fast fashion, gli sprechi e a tutelare un settore chiave per l’Italia” ha commentato il Capo Dipartimento Sviluppo Sostenibile Laura D’Aprile.

-Foto Ipa/Agency-

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Tecnologia

Torna il Govtech Forum, a Milano gli esperti mondiali per la trasformazione digitale

Prende il via il 13 marzo a Milano il GovTech Forum 25Rethink, la seconda edizione della convention italiana dedicata ai temi sviluppo dell’ecosistema nazionale e internazionale dell’innovazione pubblica. La manifestazione, organizzata da Feel, è patrocinata da Comune di Milano, Regione Lombardia, Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Anci, Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Assemblea Parlamentare del Mediterraneo e Anitec-Assinform.

Per due giorni, negli spazi di Milano Luiss Hub, riunirà oltre 200 esperti e rappresentanti istituzionali da tutto il mondo sui temi dell’innovazione aperta e della trasformazione digitale nelle politiche pubbliche e nei servizi di pubblica utilità. Tra le voci più autorevoli: Sir Geoff Mulgan, esperto di innovazione nei servizi pubblici, ex Chief Executive di Nesta e responsabile della strategia dei governi Blair; Stephen Goldsmith, docente presso la Harvard Kennedy School e direttore del Bloomberg Center for Cities’ Data-Smart City Solutions; Talla Kebe, membro della task force sulla digitalizzazione e innovazione dell’Africa delle Nazioni Unite.

Il programma prevede nove tavoli di lavoro dedicati alle politiche pubbliche GovTech, che spaziano dal mercato unico europeo alla crescita del Mediterraneo e dei Paesi in via di sviluppo, dai servizi pubblici inclusivi e governi efficaci nell’era dell’IA all’innovazione aperta nel settore pubblico, fino agli ecosistemi digitali urbani, economie locali e alle economie locali tra turismo e made in Italy.

Obiettivo di GovTech Forum è passare dalla fase di ‘scoperta e validazione’ a macchia di leopardo del GovTech italiano ed europeo ad una adozione coordinata e massiva attraverso policy workshop, panel con esperti globali e un confronto diretto tra istituzioni, aziende ed innovatori. Questa edizione del Forum contribuirà a delineare un’agenda condivisa per una trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione aperta, interoperabile, scalabile e orientata allo sviluppo economico, sociale e ambientale dell’Europa e del Mediterraneo.

“In un contesto geopolitico ed economico in profonda e vorticosa trasformazione, in cui i tradizionali punti di riferimento si ridefiniscono, l’Europa non può limitarsi al ruolo di regolatore interno e spettatore della corsa verso l’innovazione di Stati Uniti e Cina. È necessario che assuma un ruolo maggiormente attivo e strategico nella trasformazione digitale del settore pubblico, sia come abilitatore dei singoli Stati nazionali che come market shaper a livello unitario, rafforzandosi come hub per l’innovazione aperta e lo sviluppo tecnologico – ha commentato Marcello Coppa, CEO e fondatore di Feel.

“Le grandi città – ha sottolineato Layla Pavone, coordinatrice del Board per l’Innovazione Tecnologica e Trasformazione Digitale del Comune di Milanosono le prime interpreti delle opportunità che l’innovazione offre per uno sviluppo inclusivo e sostenibile. Strategie e strumenti di governance orientati a migliorare spazi e servizi pubblici, sono già in campo e ci spingono a sostenere iniziative come il Govtech Forum, un’opportunità unica per scambiare idee, costruire collaborazioni e partecipare a uno sforzo collettivo che, solo riunendo tutti i livelli istituzionali, il pubblico e il privato, può ancorare la tecnologia al servizio del bene comune”.

“Negli Stati Uniti, il Defense Innovation Unit (DIU) e il modello DoD (Department of Defense) hanno favorito l’adozione di tecnologie avanzate tramite procurement militare e mission-oriented policies. In parallelo, il DOGE sta promuovendo una radicale riorganizzazione e razionalizzazione dei servizi federali. L’Europa deve sviluppare un modello di innovazione pubblica proprio, che non sia una semplice replica delle strategie d’oltreoceano”,  afferma Andrea Landini, Head of Platforms e fondatore di Feel.

La manifestazione sarà aperta domani alle 14 con gli interventi di Layla Pavone e Marcello Coppa. È realizzata con il supporto di Mastercard, PagoPA e Apolitical. Negli ultimi anni l’Italia ha vissuto un’accelerazione della trasformazione digitale in una molteplicità di servizi pubblici, quelli del territorio (tipologie e modalità di servizi di trasporti, prenotazioni, fascicolo sanitario, gestione dei rifiuti e delle acque, sistemi di sicurezzaà) e quelli centrali (identità digitale, sistemi di pagamento pubblicià). È l’effetto della messa a terra degli investimenti Next Gen EU (PNRR) e non solo.

La ricerca di Feel, condotta con il supporto di Bilendi, dà indicazioni sul vissuto, le percezioni e le aspettative degli italiani. Secondo la Banca Mondiale, l’Italia ha raggiunto uno dei livelli di maturità più avanzati nel GovTech. Tuttavia, il 53% degli Italiani ritiene erroneamente che il nostro Paese abbia sviluppato infrastrutture e servizi pubblici digitali a livelli inferiori o molto inferiori agli altri Paesi occidentali. Sono più consapevoli coloro che hanno una esperienza internazionale.

“Gli Italiani devono sapere, essere informati meglio. Bisogna superare un senso di inferiorità rispetto all’innovazione del Paese. Aumentare l’immagine di innovazione del brand Italia, può essere motivo di orgoglio nazionale, avrebbe ricadute materiali a beneficio della capacità di trattenere i talenti, di attrarre investimenti ed imprese innovative”, commenta Simone De Battisti, Head of Insights e fondatore di Feel.

L’innovazione e la digitalizzazione dei servizi pubblici portano efficienza ed accessibilità dei servizi per il 77% degli italiani; mentre per il 59% comportano un senso di sorveglianza e controllo da parte dello Stato o del sistema pubblico. Il 23% degli italiani è entusiasta della trasformazione digitale dei servizi pubblici – considerano gli aspetti positivi preponderanti rispetto al rischio di sorveglianza – questa posizione è più diffusa nel nord del Paese, tra i giovani e gli adulti (fino a 39 anni), tra i più istruiti e tra coloro che vivono in zone ad alta urbanizzazione.

Di converso, il 22% è preoccupato considerano il rischio di sorveglianza superiore ai benefici – questa posizione è più diffusa nel nord est del Paese, tra i più senior (oltre 50 anni) e con livelli di istruzione medio bassi. È positiva l’aspettativa generale verso una (ulteriore) maggiore trasformazione digitale ed innovazione del sistema pubblico perché può contribuire positivamente a migliorare l’efficacia delle politiche pubbliche (61%) – in particolare nella sanità e nell’istruzione; una maggiore crescita economica per tutti (56%) – in particolare supportando la crescita delle imprese, migliorando la trasparenza ed una migliore distribuzione del valore tra lavoratori e cittadini; la democrazia (48%) – in particolare nella qualità dell’informazione e delle procedure di voto.

La seconda sfida è accompagnare al cambiamento le persone, soprattutto quelle meno istruite, capaci, in là negli anni. Il digital divide è in primis nelle capacità delle persone. Non sono le tecnologie o le sole competenze tecniche l’oggetto del problema, quanto le capacità di comprendere ed usare consapevolmente. L’indagine campionaria è composta da 800 interviste, rappresentativa della popolazione maggiorenne residente in Italia per età, genere, regione realizzata dal 4 al 7 marzo 2025 (rilevazione tramite panel web Bilendi. Margine di errore +/- 3.5%, al 95% di probabilità).

– foto IPA Agency –

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