Musica
“Becoming Led Zeppelin”: il docufilm ufficiale sulla band leggendaria arriva nei cinema italiani
Dal 27 febbraio al 5 marzo, i cinema italiani ospiteranno l’evento speciale Becoming Led Zeppelin, il primo docufilm ufficiale sulla leggendaria rock band britannica. Un’opportunità unica per immergersi nella storia dei Led Zeppelin, esplorando le origini e l’evoluzione di uno dei gruppi più influenti della musica rock.
Il film, diretto dal pluripremiato Bernard MacMahon (American Epic), è una cronaca affascinante che racconta la formazione dei Led Zeppelin attraverso interviste, immagini rare e materiali inediti. Tra foto e video rimasterizzati mai visti prima, Becoming Led Zeppelin offre uno sguardo intimo e autentico sul percorso che ha portato alla creazione di una delle band più iconiche di tutti i tempi.
Abbiamo avuto la possibilità di visionare in anteprima il docufilm e possiamo affermare con certezza che sarà un ottimo punto di partenza per chiunque voglia avvicinarsi alla musica e al mito dei Led Zeppelin. Non solo i fan di vecchia data, ma anche chi è curioso di scoprire l’origine di una delle formazioni rock più amate al mondo, troverà nel film una panoramica avvincente e ricca di emozioni.
Becoming Led Zeppelin è scritto da Bernard MacMahon insieme alla produttrice Allison McGourty, nominata ai BAFTA®, ed è prodotto da McGourty e Paradise Pictures in associazione con Big Beach. La pellicola vanta un montaggio curato da Dan Gitlin e una supervisione del suono di Nick Bergh. Il restauro del suono è stato affidato a Peter Henderson, vincitore del Grammy® Award, con ricerche d’archivio a cura di Kate Griffiths e Rich Remsberg.
Un’occasione imperdibile per tutti gli appassionati di musica e per chi vuole scoprire le radici della leggendaria band che ha cambiato il panorama musicale mondiale.
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Musica
Mogol critica Giorgia “Le offro un corso gratuito”. Malgioglio e Scanu in difesa della cantante
Durante un’intervista radiofonica, Mogol ha espresso il suo punto di vista sul Festival di Sanremo 2025: “Non mi piace giudicare le canzoni degli altri. Io sono autore, non critico. Non voglio esprimermi, non mi piace dire una cosa e far del male a qualcuno. Non è il mio mestiere”. Tuttavia, poco dopo ha rivolto un commento critico a Giorgia, classificatasi sesta: “A lei offrirei volentieri, gratuitamente, un corso da noi. Ha una voce fantastica, ma canta come si cantava trent’anni fa, usa troppo la voce. Che, per carità, è bellissima, ma la usa come si faceva in passato. La voce deve essere credibile per quello che dice, è la credibilità che riesce a emozionare”.
Mogol e il Festival di Sanremo
Quando gli è stato chiesto se gli sarebbe piaciuto ricoprire il ruolo di direttore artistico del Festival di Sanremo, Mogol ha risposto categoricamente: “No, no, non me lo hanno chiesto. Io faccio l’autore e non voglio dirigere nessuno. Non mi interessa, a me interessa scrivere canzoni belle, testi che parlano della vita”. Inoltre, ha rivelato di non aver seguito la kermesse: “Ho visto la partita della Juve. Però ho sentito una canzone molto bella, quella di Cristicchi. Toccante. So chi ha vinto, uno molto giovane, ma non ho avuto occasione di sentire il brano”.
La reazione di Cristiano Malgioglio
Le parole di Mogol hanno suscitato l’immediata reazione di Cristiano Malgioglio, che è intervenuto telefonicamente a “Storie Italiane” per difendere Giorgia: “Oggi sono molto nervoso per quello che ha detto Mogol su Giorgia. Il signor Mogol dovrebbe andare a scuola da lei, perché non ha una voce, ha uno strumento. È la più grande cantante della sua generazione, oggi non c’è una voce come la sua”. Ha poi aggiunto: “A seconda della canzone che uno canta, la voce cambia completamente. Quei virtuosismi che riesce a fare sono un’emozione enorme, ce ne fossero di voci così. Dire che Giorgia è antica? Non ci sto. Guai a chi mi tocca lei e i miei cantanti preferiti. Non è giusto e non capisco perché abbia detto questo”.
L’affondo di Valerio Scanu
Anche Valerio Scanu ha voluto commentare le parole di Mogol, ospite in un programma televisivo: “Nel 2025 saper cantare è una colpa. Sicuramente i manager di Mogol dovrebbero consigliargli meglio. Se dici una castroneria del genere poi diventi poco credibile. Come si fa a dire che Giorgia canta come cantava trent’anni fa? Canta bene come cantava trent’anni fa. Non mi sembra una voce antica. E poi vuole offrirle un corso nella sua scuola? Ma dai”.
La polemica sulle dichiarazioni di Mogol continua a infiammare il dibattito nel mondo della musica, con molti che si schierano a difesa di Giorgia, ritenendola una delle più grandi voci italiane contemporanee.
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Musica
Sanremo, Conti “Con Amadeus ci sentiamo, non c’è competizione”
Con Amadeus “siamo in ottimi rapporti, ci siamo sentiti come facevo io quando faceva lui il Festival, ci siamo fatti un in bocca al lupo” e “non c’è competizione tra noi”. Lo ha detto Carlo Conti a “Cinque minuti” in onda su Raiuno. Sulla vittoria di Olly, ammette: “Sono rimasto sorpreso dalle prime cinque posizioni, era tanto tempo che non c’erano tre cantautori. E’ un bel verdetto” ed “è stato un bel Festival, una bella sorpresa per tutti”. Conti è stato definito il ‘normalizzatorè. “La normalità forse dà fastidio”, magari “è la vera rivoluzione. Non credo di aver normalizzato niente, credo di aver fatto un Festival di Sanremo con delle buone canzoni. Spero che il tempo lo ce lo dirà”, ha aggiunto. E sulle posizioni più basse in classifica dei veterani come Massimo Ranieri e Marcella Bella: “Cambiano i tempi, le mode e le curiosità, credo che faccia parte dell’evoluzione del Festival”.
Dopo le polemiche per il mancato piazzamento di Giorgia e Achille Lauro nei primi cinque classificati al Festival di Sanremo, il prossimo anno confermerà lo stesso criterio tra le diverse componenti della giuria? “Penso di sì, le polemiche sulle giurie e sulle votazioni” sono sempre esistite “perchè è Sanremo che fa discutere, sarà il tempo che ci dirà quali sono le canzoni” che resteranno. E’ difficile che possano togliere Sanremo alla Rai con questi risultati? “Non dipende da quello, dipende da altro ma credo che sia impensabile per tutti un Sanremo non in RAI”, ma “nella vita mai dire mai”.
– Foto IPA Agency –
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Musica
Damiano David torna con il nuovo singolo “Next Summer”
Damiano David annuncia “Next Summer”, nuovo singolo in uscita il 28 febbraio.
“A un primo ascolto – afferma il cantante – la canzone parla di un amore giovanile, una storia d’amore estiva non corrisposta. Ma a un livello più profondo, rivela una riflessione molto più ampia. E’ una metafora della vita: come a volte possiamo essere prigionieri di noi stessi, delle nostre paure, delle nostre insicurezze, della nostra incapacità di cambiare. La nostra incapacità di vedere il mondo e la vita da una prospettiva diversa nei momenti cruciali e determinanti dell’esistenza”.
-foto ufficio stampa Damiano David –
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