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Attualità

JTI Italia è Top Employer per il quindicesimo anno consecutivo

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MILANO (ITALPRESS) – JTI Italia, realtà di riferimento nel mercato del tabacco, si conferma per il 15esimo anno consecutivo tra le aziende Top Employers Italia, ottenendo il prestigioso riconoscimento anche nel 2025. Il premio, assegnato alle aziende che si distinguono per le eccellenti strategie e politiche HR, evidenzia l’attenzione della società verso il benessere e la felicità dei propri dipendenti, da sempre considerati al centro della cultura aziendale di JTI. La certificazione è stata ottenuta anche a livello europeo e globale, sottolineando l’impegno dell’azienda, in Italia e nel resto del mondo, nel garantire un ambiente di lavoro sicuro, inclusivo e rispettoso per tutte le sue risorse.
JTI Italia, infatti, si legge in una nota, “si distingue da sempre per l’impegno costante nel creare un ambiente di lavoro equo e inclusivo. L’azienda, ad esempio, pone grande attenzione al tema della gender equality, attuando iniziative come il congedo parentale paritario retribuito al cento per cento per tutti i neogenitori e la messa a punto di svariati programmi mirati all’empowerment femminile. Politiche che hanno portato JTI a ottenere, nel tempo, una piena parità retributiva tra uomini e donne e una percentuale femminile in ruoli dirigenziali di circa il doppio rispetto alla media italiana nel settore del commercio all’ingrosso”.
L’azienda, inoltre, si adopera per fornire ogni forma di sostegno utile al wellbeing delle proprie persone. Esempi concreti includono le iniziative di volontariato aziendale, il servizio di supporto psicologico gratuito e il welfare aziendale.
“Per JTI, mettere al centro le proprie persone è da sempre una priorità ed è per questo motivo che siamo estremamente orgogliosi di essere ancora una volta, e per il quindicesimo anno consecutivo, tra le aziende certificate come Top Employers. Questo riconoscimento rappresenta il frutto di un percorso lungo e articolato, e di una cultura aziendale che nasce e si sviluppa come people oriented. Vedere che i nostri sforzi si traducono in riconoscimenti di tale caratura è quindi un’incredibile soddisfazione per tutti noi, della quale non potremmo essere più fieri – ha commentato Toni Gunn, People & Culture Director di JTI Italia -. Siamo convinti che il successo di un’azienda si fondi anche sulla capacità di garantire il benessere e la soddisfazione delle proprie persone e questa certificazione testimonia e premia il nostro impegno nel valorizzare ogni individuo all’interno dell’organizzazione. Abbiamo dedicato tempo ed energie a implementare politiche concrete capaci di creare un ambiente di lavoro più salubre e trasparente. Sappiamo che il successo aziendale è il risultato diretto del talento e delle capacità delle persone che ne fanno parte, ed è per questo motivo che abbiamo investito risorse per supportare il loro sviluppo personale e professionale”. “Questo riconoscimento – ha aggiunto – rafforza la nostra determinazione a proseguire su questa strada, continuando a costruire un ambiente inclusivo e stimolante per tutti”.
La Certificazione Top Employers è il riconoscimento ufficiale delle eccellenze aziendali nelle politiche e strategie HR e della loro attuazione per contribuire al benessere delle persone, migliorare l’ambiente di lavoro e il mondo del lavoro.
La Certificazione Top Employers viene rilasciata alle aziende che raggiungono e soddisfano gli elevati standard richiesti dalla HR Best Practices Survey. La Survey ricopre 6 macro aree in ambito HR, esamina e analizza in profondità 20 diversi topic e rispettive Best Practice tra cui People Strategy, Work Environment, Talent Acquisition, Learning, Diversity, Equity & Inclusion, Wellbeing e molti altri.
David Plink, CEO di Top Employers Institute, ha dichiarato: “Coerenza in un mondo che fa del cambiamento la sua unica costante? Attraverso i progressi tecnologici, i mutamenti economici e l’evoluzione del panorama sociale è di grande ispirazione vedere persone e organizzazioni mettersi alla prova. Quest’anno, il Programma di Certificazione Top Employers mette in risalto la dedizione dei nostri Top Employers, che continuano a definire standard elevati, grazie a strategie e pratiche HR di livello mondiale, promuovendo la crescita e il benessere, migliorando al contempo il mondo del lavoro. E’ con grande orgoglio che celebriamo questi leader e team capaci di mettere le persone al centro: i Top Employers 2025!”.

– foto ufficio stampa JTI Italia –
(ITALPRESS).

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Scuola, Valditara “Guardare indietro per costruire un futuro solido”

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MILANO (ITALPRESS) – “Il segreto è guardare indietro per andare verso il futuro: e se non abbiamo la consapevolezza di chi siamo, da dove veniamo, quali sono i valori elaborati dalla civiltà occidentale non potremo costruirci un futuro solido, rischiamo il porto delle nebbie. Noi abbiamo investito risorse importanti nella digitalizzazione, nell’intelligenza artificiale, nel 2023 abbiamo approvato le nuove linee guida sulle materie Stem. Ma in una società dove l’intelligenza artificiale sta diventando così centrale, se non si ha la consapevolezza dei grandi valori dell’umanesimo rischiamo l’anonimizzazione: non sarà certo il robot a ispirare le grandi scelte strategiche e la convivenza tra le persone”. Così il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ai microfoni di Radio Libertà, parlando delle recenti indicazioni sui programmi scolastici.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Morto a 78 anni David Lynch, regista visionario

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ROMA (ITALPRESS) – E’ morto all’età di 78 anni il regista e sceneggiatore David Lynch. La notizia è riportata dalla rivista Variety che cita un post Facebook della famiglia: “”C’è un grande buco nel mondo ora che non è più con noi. Ma, come diceva lui, ‘Tieni d’occhio la ciambella e non il bucò”. Lynch rivelò nel 2024 che gli era stato diagnosticato un enfisema dopo una vita passata a fumare, e che probabilmente non sarebbe più stato in grado di uscire di casa per dirigere.
Nato a Missoula, nel Montana, il 20 gennaio del 1946, David Keith Lynch è stato uno dei registi tra i più acclamati, importanti e influenti del suo tempo. Con il suo stile visionario, Lynch aveva rivoluzionato il linguaggio del cinema e della televisione. Nei suoi lavori si fondono elementi di horror, film noir, giallo e surrealismo tessendo racconti non dissimili da quelli di Luis Buñuel, che procedevano con una logica impenetrabile. Nato come pittore, le sue opere sono esposte in musei e gallerie d’arte come il Museum of Modern Art di New York e la Pennsylvania Academy of the Fine Arts di Filadelfia. Successivamente entra nel mondo del cinema divenendo regista, sceneggiatore e produttore, spesso anche nel ruolo di montatore, scenografo, progettista del suono e attore nei suoi stessi film. Tra le pellicole più famose “The Elephant Man”, “Velluto blu” e “Mulholland Drive”, per le quali ricevette la nomination al Premio Oscar per la regia, e “Cuore selvaggio”. Lynch ha anche ricevutio il Leone d’oro alla carriera durante la 63ma Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, per “Inland Empire – L’impero della mente” nella sezione fuori concorso. Nei primi anni Novanta fu la principale mente creativa della serie “I segreti di Twin Peaks”, divenuto un fenomeno culturale dall’enorme impatto mediatico. Nell’ottobre del 2019 venne premiato con l’Oscar alla carriera. Lynch è stato sposato quattro volte: con Peggy Lentz, da cui ha avuto una figlia, con Mary Fisk, dalla quale ha avuto un figlio, con Mary Sweeney, anche con lei ha avuto un figlio, e con Emily Stofle con la quale ha avuto una figlia.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-

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Sicurezza, Piantedosi “Preoccupa aggressività dei manifestanti”

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ROMA (ITALPRESS) – “La preoccupazione dev’essere uno dei principali fondamenti del lavoro che faccio. Devo dire che si fonda anche, non solo adesso, su questa vicenda della tragedia che ha riguardato il giovane Ramy, ma anche tutte le altre rivendicazioni che avevano preceduto un pò le manifestazioni di piazza degli scorsi mesi, dove al variare delle motivazioni si era registrato comunque una tendenza dei manifestanti a essere molto aggressivi soprattutto nei confronti delle forze di polizia. Quindi questo è sicuramente un elemento di preoccupazione”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ospite di “Dritto e Rovescio” su Retequattro.
I 273 agenti feriti nelle manifestazioni del 2024, per il ministro “sono numeri di un certo significato, soprattutto se messi in relazione al numero che riguarda la crescita complessiva di circa il 10% delle manifestazioni che si sono svolte nel 2024. Mi piace e mi consente di sottolineare che questo è un dato che contraddice anche alcune cose che si erano dette in passato, che questo Governo fosse in qualche modo portato a comprimere la libertà di manifestazione del pensiero. Noi segnaliamo invece una decrescita del numero in percentuale delle manifestazioni che fanno rilevare una certa criticità – ha concluso Piantedosi – Quindi vuol dire che a minore criticità si è registrato un aumento in percentuale di casi in cui si è visto le forze dell’ordine come obiettivo prioritario dei manifestanti”.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-

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