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Cronaca

Scoperta evasione fiscale a Macerata per oltre 18 milioni di euro: denunciata impresa operante nel settore delle pelli e calzature

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Le indagini condotte dai militari della Compagnia di Civitanova Marche, nell’ambito di un’accurata analisi dei rischi e delle informazioni ottenute da numerose banche dati, hanno portato alla scoperta di una grave evasione fiscale. È stata infatti individuata un’impresa operante principalmente nel settore delle pelli, del cuoio e delle calzature, che risultava sconosciuta al Fisco e che ometteva di dichiarare cospicui ricavi derivanti dalla sua attività.

L’operazione, che ha coinvolto anche la Procura della Repubblica di Macerata e numerosi altri Reparti del Corpo dislocati su tutto il territorio nazionale, ha portato ad accertamenti approfonditi. La verifica fiscale, avviata successivamente, ha rivelato che l’impresa aveva omesso di dichiarare ricavi per oltre 18,5 milioni di euro nell’arco di quattro anni, oltre al mancato versamento delle imposte dovute.

Per la gravità dei reati commessi, il soggetto è stato denunciato alla Procura di Macerata per i reati di “omessa dichiarazione”, “occultamento o distruzione di documenti contabili” e “omesso versamento di imposta sul valore aggiunto”, come previsto dal Decreto Legislativo n. 74 del 10 marzo 2000, che disciplina i reati in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto.

In seguito alla denuncia, è stata anche avanzata richiesta alla Direzione Provinciale dell’Agenzia delle Entrate per la chiusura d’ufficio della partita IVA dell’impresa, che si sospetta fosse stata creata esclusivamente per realizzare frodi fiscali. Inoltre, è stato richiesto l’inserimento dell’impresa nell’elenco delle aziende escluse dal sistema VIES, per evitare operazioni di esportazione fraudolente di beni negli Stati membri dell’Unione Europea, eludendo così il pagamento dell’I.V.A.

L’indagine evidenzia la determinazione della Guardia di Finanza nel contrastare le frodi fiscali, azioni che danneggiano l’economia legale e distorcono la concorrenza, con effetti negativi sul benessere delle fasce sociali più vulnerabili. Nonostante le gravi accuse, è fondamentale ricordare che, secondo il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza dell’indagato sarà accertata solo con una sentenza definitiva.

L’intervento della Guardia di Finanza, volta a garantire l’equità e la correttezza nel sistema fiscale, ribadisce l’importanza della lotta all’evasione fiscale, un ostacolo significativo allo sviluppo economico e alla giustizia sociale.

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Cronaca

Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose

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I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.

Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.

Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.

Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.

È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.

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Cronaca

Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.

L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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