Cronaca
Operazione contro il contrabbando: smantellate due organizzazioni criminali, sequestrati beni per oltre 1 milione di euro
Questa mattina, la Guardia di Finanza di Palermo ha eseguito un’importante operazione internazionale contro il contrabbando di sigarette, con il supporto della Procura Europea (EPPO). Sono state emesse 14 custodie cautelari in carcere e 2 arresti domiciliari, insieme al sequestro di beni per oltre 1 milione di euro. L’operazione ha visto l’esecuzione di perquisizioni in diversi luoghi in Sicilia e a Napoli, dove si indaga su un gruppo criminale accusato di contrabbando transnazionale.
Le indagini, durate circa due anni, hanno permesso di identificare due distinte organizzazioni criminali che operavano in stretta collaborazione. La prima, attiva nella zona di Marsala, Mazara del Vallo e Petrosino, era gestita da un tunisino e si occupava di introdurre sigarette di contrabbando dalla Tunisia, utilizzando imbarcazioni da pesca per eludere i controlli. La seconda organizzazione, capeggiata da un palermitano e con agganci nella zona napoletana, acquistava sigarette provenienti dal Nord Africa e dall’Est Europa, stoccandole in magazzini nelle aree ad alta densità criminale, per poi distribuirle sul mercato italiano.
L’operazione ha portato al sequestro di circa 22 tonnellate di sigarette, dei marchi più noti come Marlboro, Wiston e Philip Morris, pronte per essere distribuite sul mercato illecito. Se immesse, avrebbero fruttato circa 4 milioni di euro ai criminali, danneggiando anche gli interessi finanziari dell’Unione Europea per circa 850.000 euro in dazi doganali non riscossi.
Il lavoro investigativo è stato facilitato dalla cooperazione internazionale con le autorità di Germania, Slovenia, Bulgaria, Croazia e Romania. Le indagini hanno anche rivelato una sproporzione evidente tra i beni posseduti dagli indagati e la loro capacità reddituale, motivo per cui sono stati sequestrati immobili e beni mobili per un valore complessivo di oltre un milione di euro.
L’operazione odierna conferma l’impegno continuo della Guardia di Finanza nel contrastare il contrabbando di sigarette, smantellando le reti di distribuzione e mirando anche ai patrimoni illeciti accumulati dai membri delle organizzazioni criminali. Inoltre, evidenzia l’importanza della cooperazione tra le forze dell’ordine internazionali e la Procura Europea per la lotta al crimine transnazionale.
Tuttavia, in attesa di un giudizio definitivo, per tutti gli indagati vale la presunzione di innocenza, principio fondamentale del sistema giudiziario.
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Cronaca
Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose
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I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.
Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.
Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.
Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.
È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.
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Cronaca
Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale
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Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.
L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.
La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.
Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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Cronaca
Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale
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Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.
L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.
La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.
Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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