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Tecnologia

Made in Italy protagonista al CES 2025: Innovazioni, Start-Up e Sostenibilità in Mostra

Con l’inizio del 2025 è tornato il CES di Las Vegas, l’evento tecnologico più importante a livello mondiale, che ha attratto migliaia di visitatori e presentato innumerevoli innovazioni provenienti da tutto il globo. Ogni anno, le aziende di vari settori si sfidano per presentare il meglio della tecnologia del futuro, e anche quest’edizione non ha deluso le aspettative.

L’Italia è ancora una volta protagonista, riconfermandosi come uno dei Paesi più rilevanti in ambito tecnologico, con numerose aziende e start-up che hanno rappresentato il Made in Italy al CES. Con la supervisione dell’Agenzia ICE, che si è occupata dell’organizzazione del Padiglione Italia, il nostro Paese ha mostrato il suo lato più innovativo, mettendo in evidenza tecnologie avanzate in vari settori, tra cui l’elettronica, la biotecnologia, l’intelligenza artificiale e la mobilità sostenibile. Non solo, anche la presenza di imprese femminili e start-up ha avuto un ruolo centrale nella promozione dell’imprenditoria e della crescita in ambito tech.

Il Presidente di Agenzia ICE, Matteo Zoppas, ha sottolineato come l’Italia non sia più solo sinonimo di moda, food e design, ma stia acquisendo sempre più un ruolo di leadership in ambito tecnologico. Le esportazioni nel settore tech hanno visto una crescita significativa, raggiungendo nel 2023 i 6,7 miliardi di dollari, con un incremento del 68% nei primi otto mesi del 2024. Questi numeri, secondo Zoppas, confermano la capacità delle imprese italiane di competere nei mercati internazionali più strategici.

L’intelligenza artificiale è stata una delle protagoniste della scena, rappresentando un motore di trasformazione cruciale, capace di accelerare lo sviluppo tecnologico e di ridefinire i paradigmi produttivi. L’Agenzia ICE, infatti, ha organizzato numerosi panel e sessioni, dando spazio all’innovazione femminile e alla creazione di soluzioni avanzate in vari ambiti.

Il CES 2025 ha visto la partecipazione di 46 start-up italiane che hanno presentato le loro soluzioni più innovative. Tra queste, numerose si sono distinte per l’uso avanzato della sensoristica, della computer vision, della manutenzione predittiva e della gestione intelligente dei rifiuti. Sono stati inoltre presentati progetti ambiziosi come la costellazione italiana di picosatelliti per telecomunicazioni IoT, una soluzione innovativa nel settore dello space tech.

Anche la mobilità intelligente ha avuto una forte rappresentanza, con l’introduzione di supercondensatori solidi per veicoli elettrici e un robotaxi a guida autonoma. Inoltre, l’aspetto del clean-tech è stato ampiamente trattato, con innovazioni tecnologiche mirate alla sostenibilità ambientale, come sensori per monitorare i gas inquinanti e soluzioni IoT per ridurre i costi energetici.

Il CES ha anche dato spazio alle innovazioni dedicate alla salute, con tecnologie basate sull’AI per migliorare l’efficienza nella diagnosi medica e nei trattamenti post-operatori. Un’area particolare è stata dedicata anche all’ospitalità e alla creazione di esperienze personalizzate grazie all’intelligenza artificiale, come i “concierge virtuali” per l’accoglienza turistica.

Tra le novità più sorprendenti c’è stata anche la presentazione di Proke, un dispositivo che consente di prendere misure precise per abiti su misura in soli 180 secondi. Questa tecnologia, particolarmente utile per retailer e brand, ha suscitato grande interesse per la sua precisione e la possibilità di ridurre gli errori nella misurazione.

Un altro aspetto centrale della partecipazione italiana è stato l’attenzione all’imprenditoria femminile. Un panel dedicato ha visto l’intervento di Alfredo Coppola, fondatore di Prospera Women, e Grace Park, Ceo di NuLeep. La delegazione italiana ha visto la partecipazione di 14 start-up “women-led”, un numero che è aumentato rispetto alle passate edizioni, segno di una crescente presenza femminile nel settore tech.

Il CES 2025 ha visto anche l’Italia protagonista nella West Hall, l’area dedicata all’industria automobilistica, con la partecipazione di Maserati e il progetto AIDA (Artificial Intelligence Driving Autonomous). In questa sezione, la Maserati MC20 Cielo ha dimostrato il connubio tra design italiano e tecnologie avanzate per la guida autonoma, sviluppato in collaborazione con il Politecnico di Milano.

Uno degli elementi distintivi del Padiglione Italia è stata l’Arena Italia, uno spazio interattivo dove le start-up italiane hanno avuto l’opportunità di presentare i loro progetti e incontrare potenziali partner e investitori. L’Arena è stata anche sede di un corso di formazione, “Road to CES”, che ha preparato le start-up italiane per affrontare con successo l’esperienza al CES e sfruttare al meglio le opportunità offerte dall’evento.

Il CES 2025 si è confermato un evento fondamentale per le start-up e le aziende italiane, che hanno avuto l’opportunità di presentare le loro innovazioni a un pubblico internazionale. Le tecnologie esposte, che spaziano dall’intelligenza artificiale alla sostenibilità, confermano l’impegno dell’Italia nell’affermarsi come leader globale nell’innovazione tecnologica. L’edizione di quest’anno ha dimostrato, ancora una volta, che il Made in Italy non è solo un sinonimo di tradizione, ma è anche proiettato verso il futuro con soluzioni tecnologiche avanzate che rispondono alle sfide del nostro tempo.

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Tecnologia

Innovazione, Barachini “Con l’intelligenza artificiale serve un approccio antropocentrico”

“L’intelligenza artificiale è uno strumento che sta cambiando le nostre vite, cambierà le nostre vite”. Lo ha detto il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’informazione e all’editoria, Alberto Barachini, a Napoli, a margine di Feuromed, il Festival Euromediterraneo dell’Economia.

“Ci saranno – ha proseguito Barachini – sviluppi positivi in moltissimi ambiti scientifici. Da un punto di vista editoriale e informativo, è sicuramente un’innovazione da regolare perché può indurre una modifica sostanziale del lavoro umano e anche, in qualche modo, una sostituzione. Quindi, bisogna cercare di far sì che questo strumento di innovazione aumenti le capacità distributive, anche le capacità di ricerca in un ambito editoriale, ma non sostituisca quella straordinaria esperienza, quella competenza, quel lavoro umano e quella responsabilità umana che deve sempre essere al centro del lavoro di chi fa informazione e giornalismo. L’uomo – ha concluso – deve essere al centro del nostro approccio di visione dell’utilizzo dell’Ai, è un approccio antropocentrico che ponga la responsabilità umana, la faccia di chi produce l’informazione e la sua responsabilità al centro del processo”.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Tecnologia

La Trasformazione Digitale degli Smart Plant: Efficienza, Sostenibilità e Competitività nell’Industria Manifatturiera

La trasformazione digitale sta rivoluzionando l’industria manifatturiera, con l’introduzione degli smart plant, impianti industriali intelligenti che, attraverso l’analisi dei dati e processi ottimizzati, permettono a macchine e operatori di prendere decisioni informate, migliorando l’efficienza e la competitività. Le fabbriche del futuro non sono più semplici luoghi di produzione, ma veri e propri ecosistemi connessi, dove l’intelligenza artificiale, l’automazione e la convergenza tra IT (Information Technology) e OT (Operational Technology) giocano un ruolo fondamentale. Questa integrazione consente un’ottimizzazione dei processi produttivi, portando vantaggi significativi anche in termini di sostenibilità ambientale e sicurezza sul lavoro.

Nonostante i vantaggi evidenti in termini di Overall Equipment Effectiveness (OEE) e flessibilità produttiva, molte aziende incontrano difficoltà nella transizione verso gli smart plant. Tra i principali ostacoli ci sono la disponibilità dei dati, l’integrazione tra IT e OT, e la gestione del cambiamento. Tuttavia, le nuove fabbriche digitali offrono un’opportunità unica per progettare l’efficienza fin dall’inizio e diffondere i benefici della smart manufacturing su scala globale. Le aziende che affrontano con successo queste sfide possono migliorare la loro competitività, ottimizzare i processi e massimizzare i risultati economici e ambientali.

Capgemini si posiziona come partner strategico per la trasformazione digitale dell’industria, fornendo soluzioni innovative che combinano processi di gestione snelli, tecnologie modulari intelligenti, analisi avanzata dei dati e automazione. Il suo approccio è altamente flessibile, adattandosi a diversi settori industriali, dalla produzione discreta all’industria di processo, garantendo vantaggi economici e operativi a lungo termine.

La trasformazione verso gli smart plant non riguarda solo il miglioramento delle performance aziendali, ma mira ad avere un impatto positivo sulla società e sull’ambiente. Le soluzioni proposte contribuiscono alla riduzione degli sprechi, all’ottimizzazione del consumo energetico e al miglioramento delle condizioni di lavoro. L’obiettivo è creare un modello di industria intelligente che coniughi efficienza, sostenibilità e benessere dei dipendenti. “La nostra offerta dedicata agli smart plant basati sui dati mira ad abilitare la totale connettività e intercomunicazione di dispositivi operativi, processi e infrastrutture,” afferma Giulio Lanza, Presales Director di Capgemini Engineering in Italia. “L’uso analitico dei dati raccolti consente a macchine e persone di prendere decisioni intelligenti, basate sui fatti, che si trasformano in attività autonome o azioni umane, aumentando l’efficienza delle prestazioni e la centralità del cliente. Creiamo valore per i nostri clienti trasformando le loro organizzazioni e implementando soluzioni che hanno un impatto positivo sull’ambiente e sulla società, assicurando al contempo benefici finanziari a lungo termine.”

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Tecnologia

L’Ue sospende i contatti con Huawei dopo l’indagine per corruzione

L’Unione Europea ha deciso di sospendere immediatamente tutti i contatti e gli incontri con Huawei, il colosso cinese delle telecomunicazioni, a seguito dell’apertura di un’indagine da parte della giustizia belga per sospetta corruzione legata alle attività di lobbying dell’azienda. La Commissione europea ha comunicato che tutti i dipartimenti dell’esecutivo e i team dei commissari saranno istruiti a non intrattenere ulteriori rapporti con Huawei fino a nuovo ordine.

La decisione arriva in un momento di crescente preoccupazione riguardo alle pratiche aziendali di Huawei e al suo coinvolgimento in attività di lobbying che potrebbero sollevare dubbi su potenziali conflitti di interesse e sulla sicurezza delle comunicazioni all’interno dell’Unione Europea. L’indagine in corso in Belgio sta gettando nuova luce sulle attività dell’azienda, che da tempo è al centro di controversie legate alla sicurezza delle infrastrutture di rete globali.

La sospensione dei contatti riflette una posizione di cautela da parte delle istituzioni europee, che continuano a monitorare attentamente la situazione e le implicazioni legali e geopolitiche che potrebbero derivarne.

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