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Economia

Continua l’aumento dei carburanti: benzina oltre 2,3 euro al litro in autostrada

La corsa al rialzo dei carburanti non accenna a fermarsi, con i prezzi che in alcuni distributori autostradali hanno superato la soglia dei 2,3 euro al litro per la benzina in modalità servito, arrivando a picchi di 2,4 euro sulla A1. È quanto emerge dal monitoraggio effettuato dal Codacons sui listini comunicati dai gestori e pubblicati sul sito del Mimit.

Al 10 gennaio, la benzina in modalità servito ha raggiunto i 2,409 euro al litro sulla A1, con il gasolio che si attesta a 2,319 euro/litro. Prezzi simili si registrano anche sulla A21, con la benzina a 2,399 euro/litro e il gasolio a 2,299 euro/litro. Ma non è solo la A1 a far segnare aumenti elevati: sulla A4 la benzina è arrivata a 2,366 euro/litro, sulla A14 a 2,359 euro/litro, sulla A11 a 2,349 euro/litro, sulla A7 a 2,345 euro/litro, sulla A22 a 2,339 euro/litro, mentre sulle autostrade A8 e A26 i prezzi si aggirano intorno ai 2,319 euro/litro.

Per quanto riguarda la modalità self, la benzina ha superato i 2 euro al litro in vari distributori autostradali, con punte di 2,039 euro/litro sulla A14, 2,029 euro su A4 e A22, e 2,009 euro sulla A1.

Secondo il Codacons, diverse ragioni stanno influenzando l’aumento dei prezzi dei carburanti. Da un lato, i costi più elevati per i rivenditori e gestori legati all’obbligo di miscelazione annuale dei biocarburanti vengono scaricati sui consumatori finali. Dall’altro, le recenti speculazioni sul petrolio hanno spinto al rialzo le quotazioni, anche se tali aumenti non sembrano giustificare i livelli così elevati registrati sulle autostrade italiane.

Il Codacons sottolinea l’impatto che questi aumenti stanno avendo sulle tasche dei consumatori. Rispetto ai prezzi praticati nel mese scorso, un pieno di benzina oggi costa quasi 2,2 euro in più, mentre per il gasolio l’aumento arriva a 2,4 euro. Su base annua, considerando una media di due pieni al mese, la spesa aggiuntiva per i consumatori ammonta a +52 euro per la benzina e +57,6 euro per il gasolio.

In questo contesto, i consumatori si trovano a dover affrontare aumenti significativi, con un impatto diretto sui bilanci familiari e sulle spese di viaggio. Il Codacons chiede un intervento per arginare questa continua escalation dei prezzi, che rischia di gravare ulteriormente sulle finanze degli italiani.

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Economia

A febbraio inflazione accelera, cresce il carrello della spesa

A febbraio 2025, secondo le stime preliminari dell’Istat, l’inflazione accelera leggermente, portandosi all’1,7% (stesso livello di ottobre 2023) dall’1,5% di gennaio. Tale evoluzione risente principalmente della dinamica dei prezzi degli energetici, tornata positiva (+0,6% da -0,7% di gennaio) e, in particolare, di quella della componente regolamentata (+31,5% da +27,5%). Nel settore alimentare, i prezzi dei prodotti lavorati e di quelli non lavorati accelerano, così come quelli del cosiddetto “carrello della spesa” (+2,2% da +1,7%). Rallentano, invece, i prezzi di alcuni servizi, tra cui quelli ricreativi e culturali, quelli relativi ai trasporti e alle comunicazioni. A febbraio, l’inflazione di fondo resta stabile a +1,8%. (ITALPRESS).
-Foto Ipa Agency-

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Economia

Il turismo di Carnevale vale 450 milioni

Il turismo di Carnevale in Italia ha il vento in poppa. Quest’anno vale oltre 450 milioni nel periodo che comprende il fine settimana, il lunedì e il martedì grasso, insomma tra il 28 febbraio e il 4 marzo. A rilevarlo una indagine condotta dalla CNA. L’indagine si focalizza in particolare su dieci località portabandiera del turismo ‘in maschera’ italiano: Venezia, Viareggio, Fano, Ivrea, Putignano, Cento, Acireale, Sappada, Sciacca, Mamoiada. I dati non sono relativi solo ai comuni direttamente interessati da importanti manifestazioni carnascialesche ma riguardano l’intero distretto territoriale, evidenziando una ricaduta positiva a macchia d’olio. Emerge dall’indagine, inoltre, che a trainare il turismo di Carnevale, e quindi di un periodo tradizionalmente poco vivace come questo a cavallo tra febbraio e marzo, sono anche gli stranieri. Venezia è nettamente in cima al podio. Il suo Carnevale, peraltro, è quello che attira maggiormente il turismo dall’estero, grazie al fascino senza tempo della città. Alle spalle del capoluogo lagunare per movimento economico si piazza Viareggio, la località dei carri addobbati, autentica fabbrica di emozioni e divertimento per i bambini di ogni età. Al terzo posto a pari merito le due manifestazioni dalla lunga storia che si tengono a Ivrea, con la famosa battaglia delle arance, e a Fano. (ITALPRESS).
-Foto: Ipa Agency-

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Economia

A gennaio avanzo commerciale extra Ue in forte calo

A gennaio l’Istat stima, per l’interscambio commerciale con i paesi extra Ue27, una riduzione congiunturale per le esportazioni (-1,0%) e un aumento per le importazioni (+3,6%). La diminuzione su base mensile dell’export è dovuta alle minori vendite di energia (-9,4%), beni di consumo durevoli (-4,4%) e non durevoli (-4,0%); crescono, invece, le vendite di beni intermedi (+1,8%) e beni strumentali (+1,3%). Dal lato dell’import, l’incremento congiunturale è spiegato dai maggiori acquisti di beni di consumo non durevoli (+12,7%), beni intermedi (+7,6%) e beni di consumo durevoli (+7,0%) mentre si riducono le importazioni di energia (-4,7%) e beni strumentali (-1,9%). A gennaio l’export cresce su base annua del 2,7% (era +4,2% a dicembre 2024): a sostenere la crescita sono le maggiori vendite di beni intermedi (+9,2%) e beni di consumo non durevoli (+3,3%). L’import registra un forte incremento tendenziale (+17,9%), generalizzato e più ampio per beni di consumo durevoli (+42,9%) e non durevoli (+27,1%) e beni intermedi (+27,0%).L’avanzo commerciale con i paesi extra Ue27 è pari a +252 milioni (+3.031 milioni nello stesso mese del 2024). Il deficit energetico (-4.577 milioni) è di poco superiore rispetto a un anno prima (-4.410 milioni). L’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici si riduce da 7.441 milioni di gennaio 2024 a 4.829 milioni di gennaio 2025.
(ITALPRESS).
-Foto: Ipa Agency-

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