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Cronaca

Padova: Operazione contro lo spaccio di stupefacenti, 4 arresti e denunce

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Nei primi giorni del nuovo anno, la Polizia di Stato di Padova ha intensificato i controlli nelle aree della città maggiormente colpite dal fenomeno dello spaccio di droga, portando a termine un’importante operazione con l’arresto di 4 spacciatori e la denuncia di un altro, sequestrando una varietà di stupefacenti tra cui cocaina, eroina, hashish e marijuana.

Il primo arresto è stato effettuato dalla Squadra Mobile in via Del Plebiscito, dove un tunisino del 2006 è stato sorpreso a nascondere circa 50 grammi di hashish in un albero. Dopo una breve fuga, l’uomo è stato bloccato e trovato in possesso di 250 euro. È stato arrestato e dovrà affrontare il processo per detenzione ai fini di spaccio.

Nel secondo episodio, in via Altichieri da Zevio, un altro tunisino del 2003 è stato arrestato dopo aver ceduto cocaina a un acquirente. L’intervento tempestivo della polizia ha portato al sequestro di altre dosi di cocaina, hashish, bilancini di precisione e una somma di 4500 euro. Il giovane è stato condannato a un anno di reclusione e 2000 euro di multa, seguito dall’espulsione dal territorio nazionale.

Un altro arresto è avvenuto in via Di Nanni, dove un 60enne tunisino, con precedenti in materia di droga, è stato trovato in possesso di 150 grammi di eroina. Nonostante il tentativo di distruggere la droga, gli agenti hanno recuperato la sostanza e arrestato l’uomo. Dopo la convalida dell’arresto, è stato sottoposto a misura cautelare in attesa del processo.

Infine, in via Melloni, un 26enne del Gambia è stato arrestato per aver ceduto 6 grammi di hashish. Durante la perquisizione dell’appartamento di un suo connazionale, 28enne, sono stati trovati oltre 50 grammi di hashish e materiale per il confezionamento. Il primo è stato denunciato, mentre il secondo è stato arrestato e sottoposto a obbligo di presentazione alla polizia.

L’operazione ha avuto un impatto significativo sulla lotta contro lo spaccio di sostanze stupefacenti nella città, con l’ulteriore sequestro di grandi quantità di droga e la segnalazione degli acquirenti alle autorità competenti.

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Cronaca

Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose

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I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.

Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.

Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.

Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.

È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.

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Cronaca

Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.

L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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