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Economia

Massimo Zanetti ospite di Business Channel: Un viaggio nel cuore dell’imprenditoria italiana

Lunedì 13 dicembre alle 21:30, il programma “Protagonisti”, ospiterà Massimo Zanetti, il fondatore e AD di Segafredo Zanetti, uno dei nomi più conosciuti nel panorama dell’imprenditoria italiana e internazionale. L’intervista sarà trasmessa in tutta Italia sul canale 254 del digitale terrestre e in streaming sulla piattaforma ADN PLAY (www.adnplay.it), accessibile tramite app per dispositivi mobili e tablet. Sarà disponibile anche on demand dopo la messa in onda, per chi desiderasse seguirla in un secondo momento.

Chi è Massimo Zanetti?

Massimo Zanetti è un imprenditore che ha saputo fare della sua passione per il caffè un impero globale. Fondatore e presidente di Segafredo Zanetti, una delle aziende più rinomate nel mondo del caffè, è un visionario che ha trasformato una piccola torrefazione in un colosso. Ma il suo percorso non è stato facile: come molti grandi imprenditori, ha dovuto affrontare sfide, sacrifici e ostacoli che lo hanno spinto a perfezionare il proprio modello di business, facendolo evolvere fino a diventare un punto di riferimento nel settore.

Oggi, Massimo Zanetti è alla guida di un gruppo che comprende vari brand internazionali nel settore alimentare, fra cui Segafredo ZanettiLavazzaTazza d’OroMokarabia, e molti altri. Un successo che ha fatto di lui una delle figure più influenti dell’imprenditoria italiana, ma che, come vedremo nell’intervista, è frutto di anni di duro lavoro e sacrifici.

Le aziende di Massimo Zanetti: Un impero globale

Massimo Zanetti non è solo il fondatore di Segafredo Zanetti. La sua visione imprenditoriale ha permesso alla sua azienda di espandersi e acquisire numerosi marchi noti nel mondo del caffè e non solo. Tra le aziende che fanno capo al gruppo Zanetti, si trovano:

  • Segafredo Zanetti: il marchio di caffè più noto a livello globale, conosciuto per la qualità e l’autenticità delle sue miscele.
  • Mokarabia: una linea premium di caffè, che si rivolge ai veri intenditori.
  • Tazza d’Oro: caffè di alta qualità prodotto con i migliori chicchi provenienti da tutto il mondo.
  • Lavazza: anche se non di proprietà di Massimo Zanetti, il gruppo è stato protagonista di una storica acquisizione che lo ha portato a lavorare a stretto contatto con questo brand.

Queste aziende sono solo una parte del vasto impero che Massimo Zanetti ha costruito, estendendo il suo raggio d’azione in oltre 100 paesi, con prodotti che variano dal caffè in grani a quello solubile, dalle capsule per macchine espresso a soluzioni innovative nel settore della ristorazione e della distribuzione.

I temi trattati nell’intervista: Sacrifici, idee e sogni d’infanzia

L’intervista a Massimo Zanetti si preannuncia un’occasione unica per scoprire il lato umano e imprenditoriale del protagonista. Oltre a raccontare i risultati che ha raggiunto, l’imprenditore non nasconde i sacrifici e le sfide che ha dovuto affrontare lungo il suo cammino.

Zanetti racconta di come da giovane, con il sogno di diventare imprenditore, non avesse idea di dove sarebbe arrivato. Sin da bambino, però, nutriva una forte passione per il mondo degli affari e per il caffè, che avrebbe poi trasformato in uno dei settori più di successo al mondo. L’intervista si concentra sulle idee imprenditoriali che hanno segnato la sua carriera, quelle intuizioni che gli hanno permesso di essere sempre un passo avanti rispetto alla concorrenza.

Un altro punto saliente della conversazione riguarda gli aneddoti che hanno segnato il percorso di Zanetti, racconti che rivelano non solo la determinazione, ma anche un grande spirito di sacrificio. Dalla partenza come piccola torrefazione a Bologna fino alla conquista di mercati internazionali, la sua storia è fatta di decisioni cruciali, coraggio e resilienza.

Il tema Virtus Segafredo Bologna: la passione per lo sport

Non poteva mancare un accenno alla sua passione per lo sport, in particolare per il basket. Massimo Zanetti, infatti, è anche il presidente del Virtus Segafredo Bologna, una delle squadre di basket più storiche e importanti d’Italia. Nel corso dell’intervista, Zanetti racconta il suo legame profondo con la squadra, di come sia stato il primo grande tifoso e di come abbia deciso di investire nella Virtus per continuare a portare avanti la tradizione di una delle realtà più prestigiose dello sport italiano.

La passione per la Virtus e l’impegno costante per portare il club ai massimi livelli e per promuovere i settori giovanili sono un chiaro riflesso dell’approccio di Zanetti anche nel mondo degli affari: determinazione, ambizione e un forte spirito di squadra.

Non perdere l’appuntamento!

Lunedì 13 dicembre, alle 21:30, non perdere l’opportunità di ascoltare Massimo Zanetti, un uomo che ha costruito un impero partendo da un sogno. Un’intervista realizzata da Ivan Rizzuto, uno dei 100 direttori marketing più influenti d’Italia secondo Forbes, che ti farà scoprire il lato più personale e imprenditoriale di uno dei protagonisti più influenti dell’Italia e del mondo.

Per seguirla, sintonizzati su Business Channel (canale 254 del digitale terrestre), oppure in streaming su ADN PLAY(www.adnplay.it), accessibile anche tramite app per dispositivi mobili. Dopo la messa in onda, potrai rivederla on demand.

Un incontro imperdibile con un imprenditore che ha segnato la storia del caffè e dello sport in Italia e nel mondo!

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Economia

Festival Città Impresa, si è conclusa la prima edizione a Treviso

Si è conclusa oggi a Treviso la prima edizione trevigiana del Festival Città Impresa, promosso quest’anno da Gruppo Nem (Nord Est Multimedia), Il NordEst, La Tribuna di Treviso e dal Comune di Treviso, Confindustria Veneto Est e Camera di Commercio Treviso-Belluno Dolomiti.

L’edizione 2025 del Città Impresa, che ha visto una partecipazione di migliaia di persone, tra cui moltissimi giovani e tantissimi imprenditori di vari settori, ha offerto numerosi spunti su tutti i grandi temi relativi alle trasformazioni in atto, dai dazi ai mutamenti degli scenari geopolitici ma anche su partite come innovazione, nuove tecnologie e sostenibilità, registrando per il 90% degli incontri il tutto esaurito nelle sei sedi dislocate nei palazzi storici nel centro storico di Treviso. Treviso intesa – in un festival di respiro nazionale – come dimensione esemplare delle dinamiche dell’economia italiana, alle prese con sfide autenticamente storiche.

In questi contesti si sono susseguiti gli interventi di economisti, esperti, imprenditori, politici. Tra questi, ad esempio, Dario Fabbri, analista geopolitico di grande fama, ha messo a fuoco in profondità le nuove dinamiche internazionali, mettendo in luce come le politiche di Donald Trump abbiano modificato gli equilibri mondiali, con ripercussioni sulle strategie delle imprese e di come queste si trovino a dover affrontare un panorama in continua evoluzione, con impatti diretti sulla loro strategia operativa. Altro tema di grande rilevanza è stato il futuro delle imprese e la sostenibilità dei processi industriali che ha caratterizzato l’evento di apertura: tra i protagonisti Gregorio De Felice, chief economist di Intesa Sanpaolo, Paola Carron, presidente di Confindustria Veneto Est, Mario Pozza presidente della Camera di Commercio.

Particolare rilevanza è stata data a tutti i settori produttivi più rappresentativi del tessuto imprenditoriale, tra cui l’automotive, con gli interventi di Paolo Bonometti, presidente di OMR, e Luca Businaro, amministratore delegato di Novation Tech, i quali hanno trattato le sfide e le innovazioni che caratterizzano l’industria automobilistica. Anche il settore tessile-moda è stato oggetto di dibattito, con approfondimenti e riflessioni sulle dinamiche dei distretti produttivi e sull’evoluzione dei mercati internazionali. Non è mancato il focus sulle dinamiche di Paesi e aree chiave come India, Africa, Messico, Cina, Ucraina e Germania. In particolare, Paolo Gentiloni, già commissario europeo per l’Economia, e Don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa CUAMM, hanno discusso nell’evento di chiusura delle potenzialità di crescita dell’Africa e delle necessità urgenti di sviluppare progetti che favoriscano un’economia sostenibile e inclusiva.

Lo spunto di diverse discussioni le hanno inoltre fornito libri di recente pubblicazione che hanno registrato livelli di partecipazione da tutto esaurito. Tra questi, Wolfgang Münchau, uno dei più brillanti analisti europei, che ha presentato Kaput. La fine del miracolo tedesco, offrendo una riflessione sul futuro dell’economia tedesca e sull’evoluzione delle politiche europee. Tommaso Ebhardt, con Prada. Storia di una grande famiglia ha raccontato la storia di uno dei marchi più iconici al mondo, esplorando la sua crescita e il suo impatto nel panorama internazionale del lusso. Ampia partecipazione di pubblico hanno fatto registrare anche due importanti appuntamenti con i giornalisti Paolo Mieli e Paolo Rumiz, centrati sulle grandi scelte che l’Europa deve affrontare in questa fase, densa di insidie e insieme di nuove prospettive.

“Abbiamo voluto offrire alla città, al Nordest e al Paese l’occasione di ascoltare voci autorevoli su aspetti cruciali del nostro presente – afferma Paolo Possamai, direttore editoriale di Gruppo Nem -. E gli obiettivi sono stati confermati nei fatti, con un foltissimo seguito di pubblico al di là delle attese”. Per Marco Panara, editorialista Gruppo NEM Nord Est Multimedia e direttore Festival Città Impresa, “abbiamo ascoltato molte analisi, testimonianze, esperienze. É stata una occasione di confronto straordinaria per livello e partecipazione nella bellissima cornice di Treviso, che ha accolto questo evento con un pubblico numeroso, attento e curioso”.

Mario Conte, sindaco di Treviso: “Treviso Città Impresa è stata una vera opportunità per conoscere, approfondire e fotografare il presente e il futuro attraverso voci autorevoli ed esperti. Queste sono rassegne che per prestigio e respiro internazionale arricchiscono la comunità. La città ha risposto con grande entusiasmo e attenzione partecipando alle varie serate. Ringrazio il Gruppo Nem per questo grande progetto che speriamo di poter replicare anche su altri settori di interesse”.

– foto [email protected]

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Economia

Confagricoltura, “In Europa servono fertilizzanti a prezzi equi”

Confagricoltura esprime preoccupazione circa la decisione del Consiglio europeo di introdurre dazi su prodotti agricoli e fertilizzanti provenienti da Russia e Bielorussia. Dal momento che la misura dovrebbe riguardare anche i fertilizzanti a base di azoto importati dalla Russia – oltre il 25% del totale degli approvvigionamenti dell’Unione (dati 2023) – la Confederazione sottolinea la necessità di garantire ai propri agricoltori forniture a prezzi equi. In mancanza di alternative equivalenti, il rischio è che si ripeta la crisi verificatasi nel 2022, ulteriormente aggravata dall’attuale rincaro dei costi dell’energia.

“I fertilizzanti sono uno strumento fondamentale per preservare la competitività del comparto agricolo in Europa. – evidenzia il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti – Serve un intervento governativo che garantisca la stabilità dei prezzi e scongiuri nuove crisi”. La Confederazione auspica l’introduzione di un Temporary Framework: misura che, in occasione dell’attacco russo all’Ucraina, ha aiutato a mantenere il mercato in equilibrio.

Inoltre, si auspica una revisione della Direttiva nitrati, per adeguarla alle nuove esigenze del settore, sempre a tutela del reddito degli agricoltori. La posizione del Consiglio mira a ridurre i flussi in entrata e a promuovere la produzione interna. Tuttavia, per Confagricoltura, il taglio delle forniture non può gravare sugli agricoltori, soprattutto in assenza di adeguate alternative per mantenere inalterati i livelli di produzione attuali.

– foto IPA Agency –

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Economia

In Francia approvato il nuovo Nutri-Score, critiche della ministra dell’Agricoltura

Il Nutri-Score aggiornato entrerà in vigore in Francia nonostante le critiche della ministra dell’Agricoltura. Le aziende avranno due anni per adeguare il packaging. Dal 2017, il Nutri-Score classifica gli alimenti con un sistema a cinque colori (dal verde al rosso) e lettere (A-E), valutando la loro composizione nutrizionale. La nuova versione modifica i criteri di calcolo per consentire ai consumatori un confronto più preciso sulla qualità nutrizionale dei prodotti.

Tra i principali cambiamenti, le bevande contenenti edulcoranti verranno penalizzate: i soft drink “light”, precedentemente classificati B, potranno ottenere un punteggio da C a E. Inoltre, i prodotti ricchi di fibre saranno valorizzati rispetto alle varianti raffinate. Anche il punteggio di alcuni pesci grassi e oli con grassi benefici migliorerà, mentre gli alimenti troppo zuccherati o salati verranno declassati. Un’altra modifica riguarda la carne: il pollame otterrà una valutazione migliore rispetto alla carne rossa, il cui consumo eccessivo è stato associato a un aumento del rischio di alcuni tipi di cancro secondo l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC).

Nonostante le resistenze politiche, il decreto è stato firmato dai ministeri competenti. La ministra dell’Agricoltura, inizialmente contraria per la penalizzazione di formaggi e salumi tradizionali, ha infine dato il suo consenso. Secondo Pauline Ducrot, esperta di salute pubblica, il 30-40% dei prodotti sarà interessato da questi cambiamenti.

– foto IPA Agency –

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