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Cronaca

Treviso | Emesso divieto di accesso a pubblici esercizi per un cittadino pakistano coinvolto in risse e disordini

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Nell’ambito di un’attività di prevenzione e di tutela della sicurezza pubblica, il Questore di Treviso, Alessandra Simone, ha adottato nei confronti di un uomo di origini pakistane, classe 1977, provvedimenti di avviso orale e di divieto di accesso a pubblici esercizi. Il soggetto, con numerosi precedenti penali per reati contro la persona e contro il patrimonio, è stato al centro di episodi di disturbo della quiete pubblica, culminati recentemente in un episodio di violenza.

Il provvedimento nasce dopo un controllo effettuato dalla Polizia di Stato nel mese di dicembre, quando l’uomo è stato sorpreso in evidente stato di ebbrezza alcolica, mentre litigava con un altro cittadino straniero nei pressi del bar della stazione ferroviaria di Conegliano. All’arrivo degli agenti della Polizia Ferroviaria, l’uomo ha reagito in modo aggressivo, apostrofando i poliziotti con frasi offensive e tentando di spingerli per guadagnarsi la fuga. Intercettato e bloccato prontamente, è stato identificato e denunciato per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, oltre a essere multato per ubriachezza molesta.

I disordini e il comportamento violento dell’individuo non si sono limitati a questo episodio. Pochi giorni dopo, è rimasto coinvolto e ferito in una rissa avvenuta all’esterno di un supermercato a Conegliano. A seguito di questi gravi episodi, il Questore ha deciso di intervenire con una misura di prevenzione, che gli impedirà per i prossimi tre anni di accedere al bar della stazione ferroviaria e a qualsiasi altro pubblico esercizio dove possa costituire un pericolo per l’ordine pubblico.

Il divieto di accesso a pubblici esercizi rappresenta una delle principali misure adottate dalle forze dell’ordine per garantire la sicurezza collettiva e la vivibilità nelle zone più sensibili delle città, prevenendo il perpetuarsi di disordini e atti di violenza in luoghi di pubblico incontro. Con l’emissione di questi provvedimenti, la Polizia di Stato intende arginare comportamenti che compromettano la tranquillità e il decoro delle aree urbane, tutelando così la sicurezza dei cittadini e dei viaggiatori.

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Cronaca

Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose

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I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.

Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.

Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.

Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.

È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.

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Cronaca

Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.

L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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