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Cronaca

Bolzano | Arrestato latitante con numerosi precedenti penali

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Un importante arresto è stato effettuato dalla Squadra Volanti della Polizia di Stato di Bolzano. Il 32enne cittadino gambiano L.K., con numerosi e gravi precedenti penali, è stato arrestato durante un controllo di routine nelle vie cittadine. La sua presenza sospetta era stata segnalata da alcuni cittadini che hanno prontamente allertato le forze dell’ordine.

I poliziotti, durante il pattugliamento in Piazza Verdi, hanno fermato l’individuo e, tramite le indagini sulla Banca Dati del Ministero dell’Interno, hanno scoperto che L.K. era un latitante, ricercato da tempo per una condanna a circa sette anni e mezzo di reclusione per reati legati allo spaccio di sostanze stupefacenti e rapina. Inoltre, l’uomo aveva già accumulato un vasto numero di condanne precedenti, incluse accuse di maltrattamenti, violenza privata, lesioni e violenza sessuale nei confronti della sua ex compagna.

L’arresto è avvenuto in esecuzione di un Ordine di Carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Bologna, in seguito a reati commessi in diverse regioni italiane, tra cui anche l’Emilia Romagna. Dopo gli adempimenti di rito, L.K. è stato condotto al carcere di Bolzano, dove dovrà scontare la pena comminatagli.

In seguito all’arresto, il Questore della Provincia Autonoma di Bolzano, Paolo Sartori, ha firmato un Decreto di Espulsione dal Territorio Nazionale, che entrerà in vigore al termine della sua detenzione. Il Questore ha inoltre sottolineato la gravità del reato di spaccio di sostanze stupefacenti, che oltre a danneggiare direttamente i consumatori, alimenta un contesto di criminalità, degrado e minacce alla sicurezza pubblica.

La Polizia di Stato continua a dedicare grande attenzione al contrasto di questi fenomeni, con l’obiettivo di garantire la sicurezza dei cittadini e prevenire la diffusione della microcriminalità. Il lavoro delle forze dell’ordine è quindi fondamentale per tutelare la comunità e mantenere l’ordine pubblico, soprattutto in un periodo in cui il traffico di sostanze stupefacenti rappresenta una delle principali minacce alla tranquillità e al benessere collettivo.

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Cronaca

Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose

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I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.

Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.

Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.

Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.

È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.

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Cronaca

Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.

L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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