Cronaca
Padova | Controlli antidroga: operazioni della Polizia con arresti e denunce
Nei primi giorni del nuovo anno, la Questura di Padova ha intensificato i controlli sul territorio con particolare attenzione al contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, uno dei fenomeni che continua a caratterizzare alcune zone della città. Le pattuglie della Squadra Mobile hanno portato a termine diverse operazioni, con due arresti e due denunce nei confronti di individui coinvolti nel traffico di droga.
Il primo arresto è avvenuto in mattinata, quando un 32enne nigeriano, richiedente asilo politico e già noto alle forze dell’ordine per precedenti penali legati allo spaccio, è stato sorpreso dagli agenti mentre cedeva una dose di eroina a un 35enne di origini indiane, irregolare sul territorio. L’intervento immediato ha permesso di bloccare i due uomini e di trovare nella disponibilità del nigeriano una dose di hashish, oltre a 120 euro, frutto delle sue precedenti cessioni. Arrestato per spaccio, il nigeriano è stato successivamente espulso dall’Italia e accompagnato al Centro di Permanenza per il Rimpatrio (C.P.R.) di Palazzo San Gervasio, in attesa del rimpatrio. L’acquirente è stato invece segnalato come assuntore di droga e anche per lui è stata disposta l’espulsione dal paese.
Nel pomeriggio dello stesso giorno, un altro intervento ha portato all’arresto di un tunisino di 41 anni, anch’esso irregolare in Italia e con numerosi precedenti penali per spaccio. L’uomo è stato sorpreso mentre cedeva circa 10 grammi di eroina a una donna italiana, già conosciuta dalle forze dell’ordine per reati simili. In cambio della droga, la donna ha pagato 200 euro. Il tunisino, trovato anche in possesso di 2300 euro, è stato arrestato e processato per direttissima, ricevendo una condanna di un anno e quattro mesi di reclusione. Anche lui è stato espulso dall’Italia e trasferito al C.P.R. di Roma. Per la donna, oltre alla segnalazione alla Prefettura come assuntore di stupefacenti, è stato disposto il ritiro della patente di guida.
Infine, un altro intervento ha visto coinvolti due minori di 17 anni, entrambi tunisini, privi di documenti validi e senza precedenti penali. I due ragazzi sono stati denunciati dopo essere stati sorpresi in Galleria San Carlo mentre uno di loro cedeva una dose di hashish a un altro giovane. Durante il controllo, uno dei minorenni ha tentato di nascondere ulteriori dosi della stessa sostanza. L’altro minorenne, trovato in possesso di oltre 10 grammi di hashish, è stato denunciato e affidato a una comunità. Per l’acquirente, un 25enne del Bangladesh, è scattata la segnalazione come assuntore di stupefacenti.
L’intensificazione dei controlli da parte della Polizia di Stato continua a dimostrarsi un importante strumento per contrastare lo spaccio di droga e mantenere la sicurezza pubblica, con un impegno concreto nel fermare le attività illecite che danneggiano la comunità.
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Cronaca
Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose
I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.
Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.
Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.
Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.
È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.
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Cronaca
Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale
Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.
L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.
La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.
Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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Cronaca
Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale
Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.
L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.
La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.
Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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