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Roma, arriva la ‘zona rossa’ per il Giubileo: controlli rafforzati in stazione Termini e Esquilino

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Dopo le città di Firenze, Bologna, Milano e Napoli, anche Roma si prepara ad attuare una ‘zona rossa’ in alcune delle sue aree più frequentate. La disposizione riguarderà la stazione Termini e il quartiere Esquilino, zone centrali della capitale, particolarmente affollate durante il Giubileo e il flusso turistico. La misura, che verrà attuata nei prossimi giorni, prevede l’intensificazione dei controlli e l’allontanamento di soggetti pericolosi o con precedenti penali.

La decisione è stata presa dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che lo scorso 30 dicembre ha inviato una circolare ai prefetti di tutta Italia, sollecitando l’adozione di ordinanze mirate a stabilire aree urbane dove vietare la presenza di persone con particolari precedenti penali o comportamenti pericolosi. Le ordinanze si applicano a stazioni ferroviarie, piazze di spaccio, e altre zone a elevata concentrazione di persone, come quelle della movida.

Questa misura è già stata sperimentata nelle scorse settimane nelle città di Firenze e Bologna, con risultati significativi: su 14.000 persone controllate, 105 sono state oggetto di provvedimenti di allontanamento. A Milano, invece, a partire dal 30 dicembre, sono state designate come ‘zone rosse’ le aree di Duomo, Garibaldi, Stazione Centrale, Darsena, Navigli e Rogoredo, dove, dopo i festeggiamenti di Capodanno, sono stati emessi 50 ordini di allontanamento.

Anche Napoli ha attuato il provvedimento nelle aree di Chiaia, Vomero, Decumani e la stazione Garibaldi, con l’obiettivo di contrastare comportamenti criminali e garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti.

Roma, quindi, sarà la prossima città ad adottare questo tipo di misura, particolarmente in vista delle celebrazioni del Giubileo, che attireranno un numero significativo di pellegrini e visitatori. Le autorità di Roma, spiegano dal Viminale, hanno già incrementato il dispiegamento delle forze dell’ordine nelle zone a rischio. Da inizio 2023, infatti, sono state effettuate 198 operazioni straordinarie di controllo, con l’impiego di oltre 14.000 unità delle forze di polizia, e il controllo di più di 158.000 persone. L’attività ha portato all’arresto di 504 individui e alla denuncia di altri 1.579, con numerosi sequestri di armi e il controllo di migliaia di veicoli e esercizi pubblici.

Questi interventi si inseriscono in un contesto più ampio di potenziamento delle misure di sicurezza in vista dell’aumento dei flussi di persone nelle principali città italiane.

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Scuola, Valditara “Guardare indietro per costruire un futuro solido”

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MILANO (ITALPRESS) – “Il segreto è guardare indietro per andare verso il futuro: e se non abbiamo la consapevolezza di chi siamo, da dove veniamo, quali sono i valori elaborati dalla civiltà occidentale non potremo costruirci un futuro solido, rischiamo il porto delle nebbie. Noi abbiamo investito risorse importanti nella digitalizzazione, nell’intelligenza artificiale, nel 2023 abbiamo approvato le nuove linee guida sulle materie Stem. Ma in una società dove l’intelligenza artificiale sta diventando così centrale, se non si ha la consapevolezza dei grandi valori dell’umanesimo rischiamo l’anonimizzazione: non sarà certo il robot a ispirare le grandi scelte strategiche e la convivenza tra le persone”. Così il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ai microfoni di Radio Libertà, parlando delle recenti indicazioni sui programmi scolastici.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Morto a 78 anni David Lynch, regista visionario

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ROMA (ITALPRESS) – E’ morto all’età di 78 anni il regista e sceneggiatore David Lynch. La notizia è riportata dalla rivista Variety che cita un post Facebook della famiglia: “”C’è un grande buco nel mondo ora che non è più con noi. Ma, come diceva lui, ‘Tieni d’occhio la ciambella e non il bucò”. Lynch rivelò nel 2024 che gli era stato diagnosticato un enfisema dopo una vita passata a fumare, e che probabilmente non sarebbe più stato in grado di uscire di casa per dirigere.
Nato a Missoula, nel Montana, il 20 gennaio del 1946, David Keith Lynch è stato uno dei registi tra i più acclamati, importanti e influenti del suo tempo. Con il suo stile visionario, Lynch aveva rivoluzionato il linguaggio del cinema e della televisione. Nei suoi lavori si fondono elementi di horror, film noir, giallo e surrealismo tessendo racconti non dissimili da quelli di Luis Buñuel, che procedevano con una logica impenetrabile. Nato come pittore, le sue opere sono esposte in musei e gallerie d’arte come il Museum of Modern Art di New York e la Pennsylvania Academy of the Fine Arts di Filadelfia. Successivamente entra nel mondo del cinema divenendo regista, sceneggiatore e produttore, spesso anche nel ruolo di montatore, scenografo, progettista del suono e attore nei suoi stessi film. Tra le pellicole più famose “The Elephant Man”, “Velluto blu” e “Mulholland Drive”, per le quali ricevette la nomination al Premio Oscar per la regia, e “Cuore selvaggio”. Lynch ha anche ricevutio il Leone d’oro alla carriera durante la 63ma Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, per “Inland Empire – L’impero della mente” nella sezione fuori concorso. Nei primi anni Novanta fu la principale mente creativa della serie “I segreti di Twin Peaks”, divenuto un fenomeno culturale dall’enorme impatto mediatico. Nell’ottobre del 2019 venne premiato con l’Oscar alla carriera. Lynch è stato sposato quattro volte: con Peggy Lentz, da cui ha avuto una figlia, con Mary Fisk, dalla quale ha avuto un figlio, con Mary Sweeney, anche con lei ha avuto un figlio, e con Emily Stofle con la quale ha avuto una figlia.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-

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Sicurezza, Piantedosi “Preoccupa aggressività dei manifestanti”

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ROMA (ITALPRESS) – “La preoccupazione dev’essere uno dei principali fondamenti del lavoro che faccio. Devo dire che si fonda anche, non solo adesso, su questa vicenda della tragedia che ha riguardato il giovane Ramy, ma anche tutte le altre rivendicazioni che avevano preceduto un pò le manifestazioni di piazza degli scorsi mesi, dove al variare delle motivazioni si era registrato comunque una tendenza dei manifestanti a essere molto aggressivi soprattutto nei confronti delle forze di polizia. Quindi questo è sicuramente un elemento di preoccupazione”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ospite di “Dritto e Rovescio” su Retequattro.
I 273 agenti feriti nelle manifestazioni del 2024, per il ministro “sono numeri di un certo significato, soprattutto se messi in relazione al numero che riguarda la crescita complessiva di circa il 10% delle manifestazioni che si sono svolte nel 2024. Mi piace e mi consente di sottolineare che questo è un dato che contraddice anche alcune cose che si erano dette in passato, che questo Governo fosse in qualche modo portato a comprimere la libertà di manifestazione del pensiero. Noi segnaliamo invece una decrescita del numero in percentuale delle manifestazioni che fanno rilevare una certa criticità – ha concluso Piantedosi – Quindi vuol dire che a minore criticità si è registrato un aumento in percentuale di casi in cui si è visto le forze dell’ordine come obiettivo prioritario dei manifestanti”.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-

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