Cronaca
Lamezia Terme (CZ) Sconvolta: Comunità in Lutto per la tragica morte sul Lavoro di Francesco Stella
La comunità di Lamezia Terme è profondamente scossa dalla tragica morte di Francesco Stella, l’operaio 38enne deceduto nella zona industriale di San Pietro Lametino dopo una caduta da un’impalcatura. L’incidente, avvenuto all’interno di un’azienda di profilati, rappresenta il primo episodio mortale sul lavoro del 2025 in Calabria e in Italia, gettando un’ombra sull’inizio del nuovo anno.
Francesco si trovava a circa sei metri di altezza quando, per ragioni ancora da chiarire, ha perso l’equilibrio precipitando e sbattendo la testa. Nonostante il rapido intervento del personale sanitario del 118, per l’uomo non c’è stato nulla da fare. Sul luogo dell’incidente sono giunti gli agenti di polizia, il medico legale e il magistrato di turno, che ha immediatamente disposto accertamenti per chiarire le cause della tragedia.
Dolore e Domande in Città
La notizia della morte di Francesco Stella ha sconvolto la comunità locale, lasciando familiari, amici e colleghi nella disperazione. I messaggi di cordoglio si moltiplicano, mentre in molti chiedono maggiore sicurezza sui luoghi di lavoro per evitare ulteriori tragedie.
La Procura della Repubblica di Lamezia ha aperto un fascicolo sull’incidente, ipotizzando possibili violazioni delle norme di sicurezza. Gli ispettori dell’Ispesl, intervenuti sul posto, stanno esaminando attentamente le condizioni dell’impianto e delle attrezzature utilizzate al momento dell’incidente.
Inchiesta in Corso
Tra i prossimi passi dell’indagine potrebbe esserci l’esecuzione di un’autopsia sul corpo della vittima, per confermare le cause esatte del decesso. Cruciale sarà anche la relazione tecnica degli ispettori, che potrebbe far luce su eventuali carenze legate al Servizio di prevenzione e sicurezza sul lavoro.
Un Richiamo alla Sicurezza
La tragedia di Francesco Stella è un duro monito sull’importanza di rispettare e migliorare le misure di sicurezza nei luoghi di lavoro. A Lamezia Terme, come nel resto del Paese, è evidente la necessità di un impegno maggiore per garantire la tutela dei lavoratori e prevenire simili drammi.
La comunità, unita nel dolore, attende ora che le autorità facciano piena luce sull’accaduto, affinché la morte di Francesco non sia vana e possa portare a una riflessione concreta sul tema della sicurezza lavorativa.
Cronaca
Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose
I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.
Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.
Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.
Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.
È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.
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Cronaca
Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale
Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.
L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.
La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.
Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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Cronaca
Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale
Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.
L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.
La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.
Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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