Cronaca
Arrestato l’Attentatore Incendiario che Aveva Tenuto Col Fiato Sospeso Marina di Gioiosa Ionica
Si chiude il cerchio su una serie di attentati incendiari che, negli ultimi tre mesi, avevano seminato panico e preoccupazione a Marina di Gioiosa Ionica, nella provincia di Reggio Calabria. I Carabinieri della Stazione di Marina di Gioiosa Ionica, coordinati dalla Procura della Repubblica di Locri guidata dal dott. Giuseppe Casciaro, hanno individuato e arrestato il presunto autore, un uomo di 60 anni del posto, grazie a un’indagine meticolosa e complessa.
Una Spirale di Terrore
A partire dal 14 ottobre 2024, il territorio era stato teatro di undici episodi incendiari documentati dagli inquirenti. Le vittime includevano cittadini comuni e noti professionisti della zona, con episodi che spesso avevano messo in pericolo anche gli abitanti delle case vicine. Le fiamme non si limitavano a distruggere beni materiali, ma avevano creato una vera e propria atmosfera di paura.
Un Metodo Sofisticato
L’uomo agiva di notte, utilizzando travestimenti accurati per evitare l’identificazione. In alcuni casi, si era avvalso di un ombrello aperto per coprire la sua sagoma dalle telecamere di sorveglianza. Nonostante le precauzioni, il lavoro degli investigatori ha permesso di raccogliere prove schiaccianti contro di lui e altri due complici.
L’Arresto di un Complice in Flagrante
Dieci giorni prima dell’arresto del presunto autore principale, un complice di 21 anni era stato fermato in flagranza di reato a Grotteria Mare. Il giovane, completamente travisato, portava con sé un ordigno incendiario artigianale, pronto per essere usato. L’intervento tempestivo dei Carabinieri aveva evitato un altro potenziale disastro, dato che l’attacco pianificato avrebbe messo in pericolo anche le abitazioni vicine.
Indagini in Corso e Precauzioni Legali
Gli arresti, avvenuti in sede di indagini preliminari, non rappresentano una condanna definitiva. Tutti gli indagati restano presunti innocenti fino a un’eventuale sentenza definitiva. L’operazione, tuttavia, rappresenta una svolta fondamentale per restituire serenità ai cittadini di Marina di Gioiosa Ionica.
Un Messaggio di Sicurezza per la Comunità
L’arresto del 60enne e dei suoi complici segna un punto di svolta nella lotta contro la criminalità locale. Le autorità hanno ribadito il loro impegno a garantire sicurezza e giustizia, rassicurando i residenti che il territorio sarà costantemente monitorato per prevenire ulteriori atti del genere.
La vicenda dimostra ancora una volta l’importanza della collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine per preservare la sicurezza delle comunità.
Cronaca
Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose
I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.
Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.
Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.
Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.
È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.
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Cronaca
Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale
Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.
L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.
La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.
Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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Cronaca
Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale
Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.
L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.
La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.
Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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