Cronaca
Vietnam | Coppia di fidanzati trovata morta in 2 camere separate di un resort di lusso
Un tragico destino ha colpito Greta Marie Otteson, 33 anni, e Els Arno Quinton, 36 anni, una coppia di fidanzati che si preparava a iniziare una nuova vita insieme. I due, che avevano recentemente annunciato il loro fidanzamento su YouTube, sono stati trovati senza vita il 26 dicembre nella villa di vacanza Hoi An Silverbell, nella città vietnamita di Hoi An. Le circostanze della loro morte, avvenuta durante il periodo natalizio, restano avvolte nel mistero.
La Scoperta dei Corpi
I corpi di Greta e Arno sono stati rinvenuti in stanze separate dal personale del resort, che aveva fatto irruzione per le pulizie. Greta è stata trovata distesa nel letto della stanza 101, mentre Arno giaceva senza vita in una camera chiusa a chiave. La polizia locale ha confermato che non vi erano segni di lotta, né traumi fisici sui corpi. Gli effetti personali della coppia, inclusi i telefoni, erano intatti, escludendo al momento ipotesi di furto.
Un Mistero da Risolvere
Tra gli elementi analizzati dalle autorità ci sono diverse bottiglie di vino trovate vuote nella stanza, che potrebbero offrire indizi sulle cause della tragedia. Nonostante l’assenza di segni evidenti di violenza, le circostanze della loro morte sono ancora oggetto di approfondite indagini.
Una Storia Interrotta
Greta, originaria del Galles, e Arno, sudafricano, erano una coppia affiatata che viveva insieme in Vietnam dal luglio scorso. Greta era una stratega digitale e imprenditrice, mentre Arno lavorava come barista, musicista e streamer. Il loro recente video su YouTube, in cui annunciavano il fidanzamento passeggiando mano nella mano a Hoi An, trasmetteva gioia e speranza per il futuro. Quel video è ora un doloroso ricordo di un sogno infranto.
Cordoglio e Commemorazioni
Amici e conoscenti hanno espresso il loro dolore sui social media. La Red Eye Studios, che aveva prodotto il video del loro fidanzamento, ha condiviso un messaggio toccante: “Ci mancherete, grandi anime.” La comunità internazionale dei viaggiatori e creativi, di cui Greta e Arno facevano parte, è rimasta sconvolta dalla loro improvvisa e inspiegabile scomparsa.
Indagini in Corso
Le autorità vietnamite continuano a lavorare per chiarire le circostanze della tragedia. Le autopsie e le analisi tossicologiche potrebbero fornire risposte decisive, mentre gli amici e le famiglie della coppia attendono con il cuore spezzato di capire cosa abbia spezzato così bruscamente le vite di Greta e Arno.
Cronaca
Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose
I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.
Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.
Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.
Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.
È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.
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Cronaca
Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale
Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.
L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.
La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.
Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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Cronaca
Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale
Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.
L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.
La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.
Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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