Cronaca
Firenze | Sequestrati oltre 55.000 prodotti contraffatti nelle operazioni contro il commercio illecito
I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Firenze hanno messo a segno due importanti operazioni che, nell’ultimo mese, hanno portato al sequestro di decine di migliaia di articoli contraffatti. Le indagini hanno coinvolto due soggetti di nazionalità cinese dediti alla commercializzazione all’ingrosso di accessori di abbigliamento di marchi noti, tra cui Ralph Lauren, Fendi e Michael Kors.
Sequestrati oltre 55.000 articoli contraffatti
Nel dettaglio, le Fiamme Gialle fiorentine hanno confiscato 36.498 articoli di pelletteria, come borse e cinture, recanti il logo contraffatto di Ralph Lauren. A questi si aggiungono 19.050 metri di tessuto con marchi falsi, tra cui il monogramma “FF” di Fendi e il logo “MK” di Michael Kors.
Le operazioni sono state condotte in località Osmannoro, nel Comune di Sesto Fiorentino, al termine di un’intensa attività di intelligence e monitoraggio che ha permesso di individuare i luoghi di stoccaggio della merce e di avviare gli interventi repressivi.
L’importanza dei marchi nel mondo della moda
La contraffazione puntava su simboli iconici del mondo della moda per ingannare i consumatori. Tra questi spicca il logo di Ralph Lauren, rappresentato dal giocatore di polo a cavallo, un simbolo inconfondibile dal 1972. Analogamente, il celebre monogramma “FF” di Fendi, noto come “Zucca invertita”, e il logo “MK” di Michael Kors sono riconosciuti a livello internazionale.
Indagini e conseguenze legali
I responsabili sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Firenze per commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione. Gli accertamenti condotti da tecnici specializzati hanno confermato la falsità della merce sequestrata.
Attualmente, i procedimenti sono nella fase preliminare delle indagini e l’effettiva responsabilità degli indagati sarà valutata nei successivi processi.
Lotta alla contraffazione: un impegno costante
Le operazioni della Guardia di Finanza sottolineano l’impegno nel contrasto al commercio di prodotti contraffatti, una pratica che non solo danneggia le aziende titolari dei marchi ma rappresenta anche un inganno per i consumatori. L’azione delle Fiamme Gialle mira a tutelare la legalità e a proteggere l’economia da attività illecite sempre più diffuse.
Cronaca
Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose
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I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.
Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.
Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.
Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.
È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.
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Cronaca
Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale
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Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.
L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.
La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.
Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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Cronaca
Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale
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Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.
L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.
La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.
Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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