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Cronaca

Bolzano Arrestato un giovane straniero con 260 grammi di cocaina alla stazione ferroviaria

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ADN24

Nel periodo di festività e con l’afflusso di turisti attratti dai tradizionali mercatini di Natale, la Guardia di Finanza di Bolzano ha intensificato i controlli sul territorio per garantire la sicurezza pubblica e contrastare il crimine, con un focus particolare sul consumo e lo spaccio di sostanze stupefacenti.

In questo contesto, i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria hanno condotto un’operazione di monitoraggio nelle principali aree di transito, tra cui le stazioni ferroviarie e le autostazioni, luoghi frequentati da numerosi viaggiatori e cittadini. L’operazione ha avuto esito positivo quando, durante un controllo all’interno della stazione ferroviaria di Bolzano, è stato fermato un giovane straniero in attesa di salire su un treno regionale.

Al momento dell’identificazione, l’uomo ha dichiarato di non avere con sé i documenti di identità, mostrando soltanto una foto del passaporto sul suo cellulare e giustificandosi dicendo di averli dimenticati a casa, poiché si trovava in città per una commissione urgente. Tuttavia, dopo una serie di verifiche, le Fiamme Gialle hanno appurato che il giovane aveva precedenti penali per reati legati agli stupefacenti, motivo per cui è stato sottoposto a un controllo più approfondito.

Durante l’ispezione, il ventenne ha consegnato spontaneamente un involucro contenente circa 260 grammi di cocaina, che, una volta analizzato, ha confermato la presenza della sostanza stupefacente. L’uomo è stato arrestato e trasferito presso la casa circondariale di Bolzano, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Le indagini preliminari suggeriscono che la droga sequestrata fosse destinata a rifornire il mercato illecito della provincia, in particolare per soddisfare la domanda in occasione dei festeggiamenti di fine anno, quando l’attività di spaccio tende ad intensificarsi.

L’operazione è parte di un ampio dispositivo di sicurezza messo in atto dalla Guardia di Finanza per garantire la legalità e contrastare i reati legati alla criminalità organizzata, in un periodo particolarmente sensibile come quello delle festività.

Cronaca

Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose

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I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.

Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.

Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.

Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.

È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.

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Cronaca

Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.

L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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