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Cronaca

Bari | Guardia di Finanza interviene in importante sequestro di fuochi d’artificio

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ADN24

Nei giorni recenti, i finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bari hanno realizzato un significativo sequestro di oltre 800 chilogrammi di fuochi d’artificio, equivalenti a circa mezzo milione di pezzi. L’operazione, mirata a contrastare la detenzione e la vendita illegale di articoli pirotecnici, ha evidenziato una grave violazione delle normative vigenti in materia di autorizzazioni per la corretta gestione e commercializzazione di tali prodotti.

L’azione è scaturita da una serie di attività investigativa condotte dai finanzieri, basate sulle informazioni raccolte durante il costante monitoraggio economico del territorio. Questo presidio è stato intensificato in vista delle festività natalizie e di fine anno, con la collaborazione della Procura della Repubblica di Bari per i reati di maggiore rilevanza penale.

In particolare, il Nucleo Operativo Metropolitano di Bari, affiancato dai colleghi della Tenenza di Putignano e sotto la direzione del I Gruppo Bari, ha effettuato perquisizioni mirate presso due magazzini privati. Durante queste operazioni sono stati scoperti oltre 100 confezionamenti di fuochi d’artificio di IV e V categoria, detenuti senza le necessarie licenze di pubblica sicurezza. Questi articoli erano pronti per essere messi in vendita, rappresentando un serio rischio per la sicurezza pubblica e la salute dei consumatori.

L’intervento tempestivo delle Fiamme Gialle ha permesso di intercettare due individui impegnati nello scarico di due furgoni carichi di materiale pirotecnico in aree private destinate a depositi civili. Le ricerche nei locali hanno portato alla scoperta di ulteriori fuochi d’artificio, anch’essi detenuti illegalmente. I soggetti fermati non hanno presentato alcuna documentazione fiscale o prova dell’origine lecita dei prodotti, configurando chiaramente una violazione delle leggi in materia.

Questa operazione rappresenta un ulteriore esempio dell’impegno costante della Guardia di Finanza di Bari nel garantire la legalità, in stretta collaborazione con la Procura della Repubblica locale. L’azione non solo protegge la sicurezza fisica dei cittadini, ma tutela anche le imprese che rispettano le normative di settore, contrastando le attività illecite che minacciano il mercato regolamentato.

Le indagini sono attualmente in corso e i procedimenti penali sono nella fase delle indagini preliminari. Le accuse contro gli indagati saranno valutate e definite nel corso del processo, nel rispetto dei principi costituzionali che presuppongono l’innocenza fino a prova contraria.

La diffusione di queste informazioni è stata autorizzata dalla Procura della Repubblica di Bari, riconoscendo l’importanza di informare il pubblico sulla sicurezza collettiva e sulla tutela della concorrenza leale nel mercato dei fuochi d’artificio.

Cronaca

Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose

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I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.

Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.

Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.

Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.

È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.

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Cronaca

Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.

L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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