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Cronaca

Milano: sospese le licenze di tre locali pubblici dal Questore Megale

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ADN24

Nell’ambito delle operazioni di prevenzione e controllo del territorio per contrastare fenomeni di criminalità, il Questore di Milano, Bruno Megale, ha disposto la sospensione della licenza per tre esercizi commerciali milanesi: il “Bar Lucia” in via Pellegrino Rossi 81, sospeso per 7 giorni, e i locali “El Mawal” in via Broni 10 e “HAOMEN KTV” in via Ludovico di Breme 50, sospesi per 15 giorni.

Martedì scorso, gli agenti del Commissariato Comasina hanno notificato la sospensione alla titolare del “Bar Lucia” a seguito di controlli effettuati tra maggio e novembre. Il locale è risultato frequentato da individui con precedenti penali e di polizia per reati come guida senza patente, spaccio di stupefacenti e reati contro la persona e il patrimonio.

La sospensione di 15 giorni al “El Mawal”, notificata ieri dal Commissariato Scalo Romana, deriva da un episodio di rapina e aggressione avvenuto lo scorso ottobre nei pressi del locale. Due persone sono state derubate e aggredite da un gruppo di individui notati in precedenza all’interno del locale. Successivi accertamenti hanno rivelato che due addetti alla sicurezza non erano iscritti nell’elenco prefettizio, violando le normative. Il locale, inoltre, era già stato destinatario di precedenti provvedimenti di sospensione per problematiche simili, tra cui una recente sospensione di 15 giorni.

Nel caso dell’esercizio “HAOMEN KTV”, il provvedimento notificato ieri pomeriggio dal Commissariato Quarto Oggiaro si basa su un’aggressione avvenuta lo scorso novembre. Tre avventori sono stati aggrediti e colpiti con un martello da un uomo che aveva richiesto loro del denaro. Durante controlli successivi, sono stati identificati avventori con precedenti penali e sono state elevate sanzioni amministrative. Questo locale, già destinatario di cinque precedenti decreti di sospensione, era stato sanzionato l’ultima volta lo scorso gennaio per problematiche analoghe.

Il Questore di Milano ha sottolineato l’importanza delle operazioni di controllo per garantire la sicurezza pubblica e invita i cittadini a segnalare situazioni sospette per supportare le Forze dell’Ordine nel contrasto alla criminalità.

Cronaca

Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose

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I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.

Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.

Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.

Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.

È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.

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Cronaca

Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.

L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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