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Cronaca

Somma Lombardo (VA) | Spaccio di droga: tre arresti e ingente sequestro da parte della Polizia di Stato

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ADN24

Nei giorni scorsi, la Polizia di Stato di Busto Arsizio ha messo a segno un’importante operazione contro il traffico di stupefacenti, con il sequestro di oltre 5 chili di droga e l’arresto di tre persone, tra cui un latitante ricercato.

L’operazione ha preso avvio dopo che gli investigatori del Commissariato di Busto Arsizio, grazie a precise informazioni ricevute, hanno individuato un’abitazione a Somma Lombardo, sospettata di essere utilizzata come base per lo spaccio di sostanze stupefacenti. Gli agenti hanno avviato un periodo di osservazione, durante il quale hanno notato una donna e due uomini che si muovevano in modo sospetto, cercando di non attirare l’attenzione.

Il controllo è stato avviato quando i tre si sono imbarcati a bordo di un’autovettura. Gli agenti hanno deciso di seguire il veicolo, fermandolo poco dopo e procedendo al controllo. Durante l’operazione, il conducente del veicolo, un 27enne di origine marocchina, ha tentato di fuggire ma è stato prontamente bloccato. L’uomo, che si è rivelato essere un latitante, aveva un ordine di carcerazione a suo carico per una condanna a 8 anni di reclusione legata a reati di spaccio di droga. Non ha opposto resistenza, né lo ha fatto la donna, una 28enne italiana residente nel novarese.

Il veicolo è stato perquisito, e gli agenti hanno rinvenuto oltre 11.000 euro in contante, nascosti addosso al latitante, oltre a quasi 2 chilogrammi di cocaina, 1,5 chili tra eroina e hashish, e un ulteriore sequestro di denaro. Il controllo è stato esteso all’abitazione utilizzata dai tre, dove sono stati trovati altri 1.100 euro e circa 3 chilogrammi di droga, tra cui eroina, cocaina e hashish.

A seguito di questi ritrovamenti, i tre sono stati arrestati in flagranza di reato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Il latitante 42enne, oltre a essere arrestato per il traffico di droga, ha ricevuto la notifica di due provvedimenti restrittivi per i reati di cui era accusato. Gli altri due arrestati sono stati trasferiti nelle carceri di Busto Arsizio e Como.

L’operazione ha permesso di sequestrare un totale di oltre 12.000 euro in contante, quasi 3 chilogrammi di hashish, 1,2 chili di eroina e 2,3 chili di cocaina, un duro colpo al traffico di stupefacenti nella zona.

Cronaca

Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose

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I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.

Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.

Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.

Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.

È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.

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Cronaca

Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.

L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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