Cronaca
Aggressione a Poliziotti a Bolzano: Arrestato un 25enne tunisino
Nel pomeriggio di ieri, alle 18.30, la Centrale Operativa della Questura riceveva una segnalazione tramite il numero di emergenza “112 NUE” riguardante un individuo molesto in Piazza Ziller, a Bolzano. Immediatamente intervenivano gli equipaggi della Squadra “Volanti” della Polizia di Stato, che, giunti sul posto, identificavano un uomo che, alla richiesta di esibire un documento di riconoscimento, reagiva con un atteggiamento aggressivo.
Il 25enne, cittadino tunisino titolare dello status di rifugiato politico, iniziava a inveire e a sputare contro l’autovettura di servizio, per poi denudarsi e urlare frasi in lingua araba non comprensibili. L’aggressività del soggetto e la presenza di numerosi passanti in Piazza, intimoriti dall’atteggiamento del 25enne, indussero i poliziotti a trasferirlo negli Uffici della Questura.
Una volta giunto in Questura, l’uomo ha continuato la sua condotta violenta, tentando di colpire con una testata uno degli agenti. Nonostante la presenza di quattro poliziotti, il soggetto ha continuato a dimenarsi, tentando di colpirli con testate, calci, morsi e sputi, riuscendo infine a ferire uno degli agenti, che è stato trasportato al Pronto Soccorso, dove è stato dimesso con una prognosi di 10 giorni.
Il 25enne, identificato come C. M., con numerosi precedenti penali, è stato arrestato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale, nonché per lesioni aggravate. Dopo l’arresto, è stato trattenuto nelle Camere di Sicurezza della Questura a disposizione della Procura della Repubblica.
Il Questore Paolo Sartori ha sottolineato la gravità dell’accaduto e ha sollecitato la Commissione Territoriale per i Rifugiati a revocare lo status di protezione internazionale concesso al 25enne, affinché possa essere emesso un Decreto di Espulsione dal Territorio Nazionale. Il Questore ha anche espresso il suo disappunto riguardo l’aggressione, sottolineando che non è accettabile che chi lavora per lo Stato e per il rispetto delle leggi debba subire insulti e violenze.
“Non è ammissibile che chi rappresenta lo Stato debba subire sistematicamente insulti e violenze,” ha dichiarato Sartori, confermando la fermezza dell’azione della Polizia di Stato.
Cronaca
Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose
I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.
Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.
Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.
Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.
È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.
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Cronaca
Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale
Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.
L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.
La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.
Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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Cronaca
Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale
Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.
L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.
La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.
Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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