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Cronaca

Como | Arresto per furto e immigrazione clandestina: un algerino irregolare finisce in manette

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ADN24

Nel pomeriggio del giorno di Natale, la Polizia di Stato ha arrestato un uomo di origine algerina, irregolare sul territorio italiano, con precedenti di polizia. Il 33enne è stato accusato di furto aggravato e violazione delle norme sull’immigrazione clandestina, a seguito di un’incursione avvenuta in pieno centro a Como.

L’incidente è avvenuto verso le 21:00, quando la centrale operativa del 112 NUE ha ricevuto una segnalazione riguardante il furto di una borsa da parte di un uomo, in un bar situato in piazza Volta. Approfittando di un momento di distrazione della cliente, l’algerino aveva sottratto la borsa, per poi darsi alla fuga per le vie circostanti. Un gruppo di passanti, accortosi del furto, ha inseguito il ladro, riuscendo a fermarlo e a trattenere l’uomo fino all’arrivo delle forze dell’ordine.

Gli agenti delle volanti, giunti sul posto, hanno preso in custodia l’uomo e, dopo aver ascoltato i testimoni, hanno restituito la borsa alla legittima proprietaria, che nel frattempo era tornata sul luogo del reato. Le indagini immediate hanno permesso di ricostruire l’accaduto, confermando la dinamica del furto.

Portato in Questura, l’uomo è stato identificato come richiedente asilo proveniente dalla Svizzera, ma con dati anagrafici che indicavano una minore età, contrariamente a quanto emerso durante l’esame in ospedale, che ha confermato la sua maggiore età (superiore ai 19 anni). Ulteriori accertamenti hanno rivelato che l’uomo era già noto per un ordine di espulsione emesso dal Questore di Cagliari a settembre, che gli vietava di rientrare in Italia per tre anni. Nonostante ciò, il soggetto aveva fatto ritorno nel paese, violando così il divieto di reingresso.

A seguito della denuncia per furto e della violazione del divieto di reingresso, l’algerino è stato arrestato. Il Pubblico Ministero di turno ha disposto il suo trattenimento nelle camere di sicurezza della Questura, fissando il processo per il rito direttissimo il giorno successivo alle 12:00.

L’arresto rientra nell’ambito delle attività di intensificazione dei controlli sul territorio, voluti dal Questore di Como, Marco Calì, per garantire maggiore sicurezza e contrastare la criminalità. Le operazioni di controllo hanno visto il rafforzamento delle pattuglie appiedate in centro e l’impiego delle diverse specialità della Polizia di Stato, nonché la collaborazione con altre forze di polizia locali.

Cronaca

Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose

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I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.

Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.

Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.

Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.

È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.

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Cronaca

Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.

L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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